Alessandro Di Battista ha depositato 78mila firme per una legge d’iniziativa popolare che chiede di riconoscere lo Stato della Palestina.
![Il ritorno di Di Battista: depositate 78mila firme per il riconoscimento dello Stato palestinese](https://www.lanotiziagiornale.it/wp-content/uploads/2024/06/FOTOA3_369905-scaled.jpg)
(lanotiziagiornale.it) – Una legge d’iniziativa popolare per il riconoscimento dello Stato della Palestina. Alessandro Di Battista ha depositato in Senato 78mila firme raccolte da lui insieme all’associazione Schierarsi, di cui è vicepresidente. Di Battista è stato accolto in piazza Vidoni, a Roma, da decine di manifestanti al grido “Palestina libera”.
L’ex parlamentare del Movimento 5 Stelle sottolinea come, “in un momento di grande disaffezione rispetto alla politica e di mancanza di partecipazione”, l’associazione sia riuscita “a raccogliere quasi 80mila firme per una legge di iniziativa popolare”. Al fianco di Di Battista c’erano anche l’ex ministra del Movimento 5 Stelle, Barbara Lezzi, oltre che Elena Fattori e Michele Sodano.
DI BATTISTA DEPOSITA FIRME PER LEGGE CHE RICONOSCE STATO DELLA PALESTINA
Di Battista ricorda di essere uscito dal 2018 dal Parlamento per sua volontà: “Non ci ho mai rimesso piede e oggi rientrerò a nome dei cittadini che sono indignati per quel che sta facendo il terrorismo di stato israeliano e per la risposta ipocrita stomachevole da parte delle istituzioni italiane”. Un attacco anche alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: “A cominciare da questo governo pavido, composto dalla madre, donna, cristiana, che tace di fronte a una strage di bambini palestinesi”.
L’ex deputato continua: “Quando Tajani e Meloni non sanno che dire, oltre a essere politicamente vigliacchi, si dimostrano particolarmente ignoranti sulle questioni medio-orientali, sulla questione palestinese. Dovrebbero studiare, oltre a tirare fuori un po’ di coscienza, posto che ne abbiano ancora una”.
La vera opposizione, purtroppo, è fuori dai palazzi.
Rallegriamoci, c’è vita!
"Mi piace"Piace a 5 people
e i mv di opposizione che dicono che dicono
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie Dibba, avanti
"Mi piace"Piace a 3 people
Dibba quello che si potrebbe definire per sora Garbatella e la sua combriccola al governo un dito ar ¢ulo🤔
"Mi piace""Mi piace"
“Elena Fattori”
Se non ricordo male, era la più odiata dai no vax.
Per me è una brava, ma se un domani facesse parte di un eventuale governo Di Battista, parte di chi oggi lo acclama come vero patriota gli darà del “venduto a big pharma” e cretinate simili.
E ricomincia la giostra della ricerca del “partito perfetto” , che è solo un’idea soggettiva personale e difficilmente può essere uguale per tutti gli astenuti/delusi.
Ciò rende impossibile il 51%, quindi ricomincia la giostra delle alleanze/compromessi e parte di chi oggi lo acclama come vero patriota gli darà della “stampella di x partito del male”.
"Mi piace"Piace a 4 people
dalla foga che metti nel voler difendere un partito oramai parte integrante del sistema oserei dire: ti meriti il governo che hai.
"Mi piace""Mi piace"
Il Savio Anziano di Volturara Appula deve essere sposato con una azdora…
"Mi piace""Mi piace"
Sono sicuro ch con quest temi D Battista al governo ci arriva e pure col 67%
La gente che fa fatica a portare il piatto intavola 3 volte al giorno, l’aumento a razzo dei cassintegrati, le aziende che chiudono sono un bacino elettorale enorme per chi porta avanti questo tipo di battaglie.
Non c’è che dire quando la realtà supera la fantasia e l’LSD supera la realtà
"Mi piace""Mi piace"
Una battaglia culturale, di consapevolezza politica, soprattutto geopolitica, di sensibilità umana su temi etico/morali ha il valore della battaglia in sé. Non ha, né vuole avere un riscontro elettorale. Quindi non credo che a Di Battista interessi se la sua passione civile, politica, culturale, si traduca nel…67% dei consensi. È un’ironia fuori luogo. Se Alessandro un giorno deciderà di ricandidarsi con un nuovo progetto politico avrà tante altre cose da dire e da proporre. Il “bacino elettorale” valuterà allora.
"Mi piace""Mi piace"
Adesso è chiaro, si tratta di una battaglia di consapevolezza politica e geopolitica; su temi etico/morali.
E io che ho sempre pensato che prima si affrontano i problemi di casa e poi quelli di fuori; non si finisce mai di imparare.
Ti chiedo una cortesia; non è che mi sapresti dire quante tra quelle 78.000 firme raccolte appartengono ai cassintegrati, ai disoccupati e a chi non arriva a fine mese?
Grazie
"Mi piace""Mi piace"
cosa c’entrano le questioni sociali con lo stato di Palestina? Il problema palestinese non è alternativo ai diritti degli italiani. E poi se nessuno ne parla si viene accusati di subalterna compiacenza.
"Mi piace""Mi piace"