(Andrea Zhok) – La premier estone Kaja Kallas, neonominata responsabile per la politica estera dell’UE al posto di Josep Borrell, in un discorso a fianco dell’uscente presidente della Nato Stoltenberg, si è espressa così sul conflitto russo-ucraino:
“Dobbiamo definire la vittoria come il nostro obiettivo in guerra, perché non si può vincere una guerra se la vittoria non è definita come l’obiettivo”.
Dal che evinciamo, nel caso a qualcuno fosse sfuggito, che siamo già in guerra con la Russia, solo non lo avevamo dichiarato.
La premier estone, capo del Partito Riformatore Estone (liberale), non ha peraltro mai fatto mistero delle proprie posizioni.
Un paio di mesi fa si era espressa a favore dello smembramento della Russia.
Testualmente: “La sconfitta della Russia non sarebbe poi così grave. Allora potrebbe davvero avvenire un cambiamento. Ci sono molte nazioni che fanno parte della Russia. Se ci fossero più stati piccoli, la situazione non sarebbe così grave. Non è poi così male se una grande potenza diventa molto più piccola”.
In altre occasioni la Kallas non ha perduto occasione per manifestare la più viscerale russofobia, espressa tra l’altro in una vera e propria campagna contro la Chiesa Russo-Ortodossa, il cui patriarca Evgeny è stato espulso e di cui è stata chiesta la messa al bando in quanto “organizzazione terroristica”.
(Bisogna ricordare che in Estonia circa un quarto della popolazione è russofona e, non da oggi, viene percepita come una cittadinanza di serie B.)
Rimarchevole anche la rappresentatività democratica della Kallas, che presiede la politica estera UE in quanto premier di un paese con la popolazione del Friuli Venezia Giulia (ma con un PIL inferiore di un terzo).
Si dirà, però è almeno amata dal suo popolo.
Forse, ma direi timidamente, visto che da un sondaggio del dicembre scorso il 71% degli estoni ne chiedeva le dimissioni.
Riassumendo, a capo della “diplomazia” europea, in una fase di potenziale guerra nucleare con la Russia, i vertici europei hanno deciso di porre una figura sostanzialmente priva di legittimazione democratica, patentemente russofoba, e che, come si è espressa, non prende in considerazione alcun piano B nei confronti della Russia: esiste solo il piano A, sconfiggerla.
Ok, poi per piacere non dite che non vi avevano avvertito.
un’altra stron za tanto per cambiare 🤷♂️
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Devo fare mea culpa: mi ero convinto che un maggior numero di donne al potere avrebbe bilanciato positivamente lo strapotere maschile. Mi sbagliavo, sembrano perfettamente sovrapponibili ai maschi e forse anche peggiori.
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Per il momento sono tutte decisamente peggiori ,sarà la brama del potere tanto agognato che le ha particolarmente incarognite ?
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Lo credo pure io. È’ probabile che per riuscire ad emergere nel mondo chiaramente maschilista, solo se sono veramente carogne anche verso le stesse donne (vedi avversione verso diritti tipo aborto) riescono a superare nei consensi i colleghi maschi.
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È la punta dell’iceberg dell’idiozia europea: dichiarare apertamente che non è poi male lo smembramento della Federazione Russa, fa sì che questa si impegni ancor più smodatamente nella guerra, valutando ancor più seriamente, un eventuale uso delle armi nucleari. Del resto, va bene essere sconfitti come avvenne in Afghanistan, però mantenendo comunque l’impero; un altro è essere ridotti al principato di Moscovia sottoposto all’influenza del protettorato della NATO di Kiev.
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Davvero difficile riuscire a capire l’odio russofobo che anima persone come questa femmina che, in buona compagnia di altre femmine malefiche (Vonderstruppen, Metsola, Marin, Sandu, Meloni) stanno, chissà come, ai piani alti di questa Europa ridotta a pattume guerrafondaio.
Mi faccio delle ipotesi ma davvero non ho una spiegazione certa.
Non credo siano solamente corrotte dai soldi della Nato.
Credo che queste donne siano animate da un’ideologia di superiorità razziale. Credo che abbiano reminiscenze naziste in fondo all’anima.
Forse dovuta alla loro formazione derivata dall’ambiente famigliare in cui hanno vissuto.
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Escluderei la Meloni che è anti russa solamente per rispettare il mandato ricevuto dagli ammerigani attraverso il Migliore in occasione del passaggio di consegne.
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Ad occhio direi che la Meloni non sia da appaiare alle altre solo per una questione di livello di ignoranza.
La Meloni non può non essere russofoba in quanto la sua scelta di essere fascista (e quindi in perenne attesa di rivincite dopo le batoste ricevute da nonno Mussolini) è dettata dal suo grado di ignoranza, mentre per le altre pie donne, il loro odio antirusso, è di derivazione di insegnamenti famigliari, di classe sociale, razziale, chiaramente nazista nel caso della Vonderleine.
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“Le notizie che ci prepariamo ad invadere l’Ucraina sono terrorismo mediatico” S. Lavrov ministro degli esteri russo, tutt’ora in carica.
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‘sti cafoni inaffidabili di russi, nemmeno una telefonata prima di invadere…
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Con Trump alla Presidenza USA cambierà qualcosa nella postura di questa ignobile oltre che imbarazzante UE? Non lo so. Ma è l’ultima speranza ( sperare in Trump è già una sconfitta…), visto che il Potere europeo non lo modifichi elettoralmente né con Rivoluzioni armate ormai impossibili. Dopo Trump punterò sul Meteorite…
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