Tutto si svela nell’anatomia di un istante. Non c’è neanche bisogno dello psichiatra per analizzare la faccia, i gesti e la postura di Matteo Salvini inquadrato lungo quei cinquanta secondi in cui Giorgia – la sua mai digerita capitana […]
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(DI PINO CORRIAS – ilfattoquotidiano.it) – Tutto si svela nell’anatomia di un istante. Non c’è neanche bisogno dello psichiatra per analizzare la faccia, i gesti e la postura di Matteo Salvini inquadrato lungo quei cinquanta secondi in cui Giorgia – la sua mai digerita capitana d’avventura – rende omaggio a Satnam Singh, l’indiano morto per amputazione di tutti i suoi diritti e per il dissanguamento del braccio reciso e buttato nella cassetta della frutta, lasciato accanto al corpo abbandonato come si fa con la spazzatura.
Meloni sta dicendo in Aula: “Approfitto di questo passaggio per ricordare l’orribile e disumana morte di Santan Singh, 31 anni, il bracciante che veniva dall’India…”. Accanto a lei si vede Salvini con lo sguardo infossato nel buio della sua stessa ombra che a braccia conserte resta immobile, colto di sorpresa da una compassione che non gli risulta e meno che mai lo riguarda.
Meloni: “Per il modo atroce in cui quella morte è avvenuta…” Trapela dalla lontananza dell’aula, fuori dall’inquadratura, un piccolo applauso che sale. Salvini serra le mandibole e le orecchie.
Meloni: “Per l’atteggiamento schifoso del suo datore di lavoro…”. Si rafforza l’applauso. Il mite Tajani, l’altro cartonato che sta seduto alla destra di Meloni, muove appena le mani accennando anche lui l’applauso.
Meloni getta un’occhiata al Salvini immobile seduto alla sua sinistra, e intanto dice: “È l’Italia peggiore…”. Salvini inspira, restando nascosto dentro al suo marmo identitario, sperando di non essere visto, come i bimbi quando chiudono gli occhi per non essere scoperti. Meloni lo perlustra dal Nord dei piedi al Sud della testa per un lungo istante. La sua è un’occhiata scheggiata di disprezzo che si posa e si allontana. Tossisce. Si volta. Stringe gli occhi. Sta pensando che mentre Tajani ubbidisce, il Salvini truce non si muove, non ha intenzione di assecondare l’inserto umanitario.
Meloni tossisce di nuovo, mentre l’applauso sale. E nel preciso istante in cui si muove sembrando a tutti che stia per applaudire anche lei, l’erbivoro Salvini prende vita, muove la mano sinistra in viaggio verso la destra, credendo di assecondare Meloni che invece non applaude, ma si sta allungando verso il bicchiere. In sottofondo i deputati si stanno alzando tutti in piedi.
Meloni respira l’intera pausa, accoglie l’omaggio, lo impone ai suoi due sottoposti soffiando l’ordine appena bisbigliato a renderlo obbligatorio: “Ehi, rega’, alzatevi pure voi!”. Tajani lestamente ubbidisce. Anzi fa di più, dice piano a Giorgia: “Ho fatto chiedere i visti per la famiglia”. Lei non capisce: “Cosa?”. Lui le si avvicina con zelo: “Ho fatto chiedere agli uffici il visto per la famiglia”. E Giorgia, come fosse il suo scolaro, lo premia con un “Ah, sì, bravo”. Salvini invece ancora niente. Si rinserra nelle spalle, rigira due occhiate a spazzare di nuovo il pavimento per l’insofferenza malamente repressa. Ma davvero deve alzarsi anche lui? Il capo dei popoli padani, il ganzo del Papeete? Il plurimo ministro plenipotenziario del Ponte sullo Stretto e dell’Autonomia differenziata che lo allargherà del doppio?
Salvini fa passare altri secondi di insubordinazione e finalmente – mentre tutte le trombe della Lega gli soffiano dentro la testa, sventolano i bandieroni di Pontida, si alzano in volo le corna e gli spadoni delle feste, i rosari e i crocefissi dei comizi, galleggiano tra le onde i migranti sui barconi e dondolano alla deriva le navi delle odiate Ong, con uomini, donne, bambini a scoppiare di sete e di caldo mentre lui contabilizza i voti guadagnati, al diavolo i 49 milioni di debiti da pagare in 70 rate nei prossimi 70 anni – ecco che finalmente si alza, sale in superficie, finge di tossire per riunire le mani davanti alla bocca e sempre guardando il pavimento, scocciatissimo, con le mani che appena si toccano, concede anche lui lo stentato omaggio dell’applauso al negro.
Difficile leggere un articolo più idiota di questo. Salvini ha dimostrato insofferenza per l’ordine scomposto della psiconana, non per la vicenda del povero Singh o quale sia il suo vero nome
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“Difficile leggere un articolo più idiota di questo”
si, il tuo commento
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esattamente. Al contrario, a mio parere l’articolo descrive perfettamente il disprezzo e l’ insofferenza che alberga nell’animo del cazzaro verde.
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Considerando la statura morale dell’individuo entrambe le cose…..
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Belli i tempi del governo Conte quando i five stars lavoravano e lui si prendeva tutti i meriti ¢azzeggiando da nord a sud per l’ italia con il popolo beota che lo acclamava🤔
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Io non credo che Meloni sia tanto meglio di Salvini. Sono due bugiardi matricolati che si studiano e si guardano nel cubo l’un l’altra.
Ringrazio comunque Corrias per questa telecronaca di una sceneggiata sulla quale, personalmente, ho azionato subito il telecomando.
La mia impressione su quanto riportato è che tutti gli attori che ascoltavano l’ennesima recita della Meloni si stessero chiedendo: “Vediamo a che vette di finto pathos riesce ad arrivare questa fascistella arrivata al governo a colpi di mimica in favore di telecamere”.
Rimane comunque il fatto che al povero lavoratore straziato nessuno ha pensato prima che che trovasse questa morte orribile. Nemmeno la cosiddetta Sinistra che dovrebbe occuparsi stabilmente delle problematiche dei lavoratori e non affidarsi a stanche e rituali dichiarazioni post mortem come quelle della Meloni.
50 anni fa leggevo per la prima volta sull’Unità dell’esistenza del problema del caporalato che doveva essere affrontato e debellato. È ancora tutto uguale nonostante molti personaggi che erano riferimento di quel glorioso giornale si siano avvicendati in vari governi successivi a quegli anni.
E mentre delle tematiche del mondo del lavoro nessuno si interessa davvero, la sinistra con la minuscola vota insieme alla Meloni e la Vonderstruppen per mandare armi e continuare la guerra in Ucraina che strazierà altri corpi come quelli dei lavoratori che rimangono negli ingranaggi di macchinari che devono produrre al massimo regime, senza fermarsi: devono assolutamente sfornare prodotti Competitivi sul Mercato.
Pazienza se si lasciano scie di sangue dietro di loro: si lavano via.
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Chissà se poi a cena l’ha ripetuto a suo cognato, quello che non criminalizza.
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Gsi ❤️
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Si, adesso facciamo a chi è più bravo e chi più cattivo nel governo così siamo tutti contenti ! Il degrado nei campi e nei cantieri è noto a tutti, ma la furbacchiona sa come togliersi le responsabilità, come se fosse una marziana atterrata ieri sulla terra. E cosa fa ? Scarica tutto sul suo alleato , che per conto suo,dati i suoi trascorsi, ha tutte le caratteristiche per fare da parafulmini .
Un’ intera categoria di politici ha per decenni sopportato se non supportato il caporalato e ha combattuto,tra l’altro,il RDC perché con quest’ strumento era più difficile “arruolare” sventurati , e oggi ci vogliamo accontentare di toglierci il sassolino dalla scarpa con un capro espiatorio come fa la Meloni ? Non cadiamo in questa misera trappola. Non facciamoci inghiottire dalla partitocrazia.
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Hai ragione. Per un momento ci sono cascato pure io.
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La scenetta può essere così riassunta:
Non si può buttare via un povero essere umano come fosse spazzatura. Almeno fatelo in albania!
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