Diciamolo una buona volta: che questi lavoratori facciano spesso e volentieri di testa loro, sordi a ogni cortese e responsabile richiamo, lo sanno tutti. Vogliamo parlare di quel Gill che nel marzo del 2022, in quel di Borgo Hermada (Terracina), in piena […]

(di Antonio Padellaro – ilfattoquotidiano.it) – “Avevo avvisato il lavoratore di non avvicinarsi al mezzo e lui ha fatto di testa sua… Una leggerezza che è costata cara a tutti”. Renzo Lovato, proprietario dell’azienda agricola di Latina dove Satnam Singh ha perso un braccio e successivamente la vita
Diciamolo una buona volta: che questi lavoratori facciano spesso e volentieri di testa loro, sordi a ogni cortese e responsabile richiamo, lo sanno tutti. Vogliamo parlare di quel Gill che nel marzo del 2022, in quel di Borgo Hermada (Terracina), in piena pandemia, piantò una grana e pretendeva che i suoi datori di lavoro gli fornissero una mascherina? Richiesta a tal punto insistente che fece scattare, purtroppo, l’inevitabile procedura di licenziamento prevista per chi lavora in nero, privo di permesso di soggiorno: investito con un furgone gli vennero spaccate le ossa con una mazza da baseball e finì gettato in un fosso a meditare sulla propria ingratitudine. Ci fu un qualche eccesso, vero, ma che poi certi atteggiamenti facciano saltare i nervi a chi ti ha trovato un’occupazione è anche comprensibile. Al confronto l’avvisato e avventato Satnam è stato trattato con i guanti gialli (anche se forniti per una mano soltanto). Insomma, si fa presto a strillare contro il caporalato quando invece si dovrebbero apprezzare gli sforzi di coloro che pur di assicurare un lavoro a questi, diciamolo, irregolari e clandestini si adoperano per predisporre efficienti linee di trasporto locale onde dislocare la manodopera straniera nelle varie aziende. Può accadere che considerato l’affollamento dei richiedenti asilo qualcuno nella calca accusi problemi respiratori e che, per motivi di puntualità, i boccheggianti vengano fatti scendere (come da filmati visionati dalla magistratura) e lasciati sul ciglio della strada (situazione analoga verificatasi l’altro giorno sul Frecciarossa, da Roma a Venezia, e senza che i passeggeri facessero tante storie). Del resto, che la vedova Singh non sia stata convinta neppure dagli avvocati a presentare una denuncia (con la scusa che una donna sola ha un bisogno assoluto di quel lavoro) la dice lunga su certi piagnistei orchestrati dalla solita sinistra nemica acerrima del mercato. Bene quindi ha fatto il ministro Lollobrigida ad affermare che non bisogna, per qualche pomodoro marcio, “criminalizzare tutte le imprese agricole” e meno che mai accusare la patriottica “filiera”. È normale che in un sistema che occupa milioni di persone, due o trecentomila di queste siano pagate, in nero, fino ai quattro euro l’ora che tanto scandalizzano le anime belle. Con il che il lavoratore, se nel frattempo non si fa tranciare per sbadataggine qualche parte del corpo, può incassare in una giornata, dopo una ventina d’ore sotto il sole (incentivata da qualche pillolina per tenersi su, utile anche per l’abbronzatura), un gruzzolo niente male. Il governo non perde tempo e si convoca subito un vertice ministeriale che, apprendiamo, pur nella difesa di un “comparto strategico essenziale”, “accende un faro” e annuncia un “giro di vite sui controlli”, mentre “si tratta sui flussi e click day” (qualsiasi cosa significhi). Confortati dalle misure predisposte dall’esecutivo, le comunità indiane, pachistane, bengalesi sono tornate serenamente a spezzarsi la schiena nei campi pregando le rispettive divinità di conservare loro quella invisibilità che rappresenta l’unica garanzia di non finire nelle maglie di un decreto Piantedosi sui rimpatri. Si apprende intanto che il braccio tranciato del lavoratore Singh potrebbe rispondere dei reati di procurato allarme, imperizia, negligenza. Mentre s’indaga sui possibili danni d’immagine procurati alla filiera agricola, vanto del governo e della Nazione.
Ieri, ahimè, mi sono imbattuto (La7) sul bel faccino di Fratoianni, ovvero colui che ha fatto eleggere alle ultime politiche la star del momento (lui sa prendere i voti solo così), Soumahoro, in virtù delle sue battaglie sindacali in difesa dei vari Singh sparsi tra la Puglia e l’Agro Pontino. Uno si aspetta che il partito di SINISTRA di Fratoianni, una volta beccati i voti, resti sul pezzo. Che nel corso della legislatura accenda un faro sull’Alabama italiana. Ma quando mai. A parte la foto patinata dell’eletto in giacca e stivali di gomma da campo di lavoro, e le successive rivelazioni sulla bella vita di moglie e suocera, il nulla circondato dal niente. Solo dopo l’ennesima tragedia, COME SEMPRE, COME TUTTI, COME L’ULTIMO DEI POLITICANTI DI PROFESSIONE, eccolo lì con la faccia come il cul* a parlare di “sistema” eccetera eccetera. Supportato da due giornalisti che, dispiace dirlo, sono molto peggio di lui.
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Soumahoro è stato espulso (o si è dimesso, come “si usa” anche da noi) ed è nel gruppo misto, grazie alla universale condanna mediatica, per via di moglie e suocera, mentre lui non era neanche indagato, diversamente dallo stuolo di delinquenti degli altri partiti che l’hanno infamato e con lui il suo partito.
Perché mai Fratoianni dovrebbe ora tirare fuori l’argomento, che ha consentito a certa gentaglia di gettare m. sul suo partito, ben sapendo che si solleverebbero nuovamente alti lai, tipo i tuoi, come se loro non si fossero occupati del problema… bensì come se addirittura fosse, in qualche modo, colpa loro?
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“Perché mai Fratoianni dovrebbe ora tirare fuori l’argomento…”. Tu come al solito non capisci quello che scrivo. Riduci tutto alle piccole schermaglie della piccola politica dei piccoli battibecchi dei piccoli talk show. Sei fatta cosi. Fratoianni per me non doveva manco presentarsi in tv a commentare quello che è successo a Latina. Ma visto che è un politico politicante di professione (quelli con la faccia come il cul* per intenderci) lo ha fatto, sapendo pure che in studio c’erano due giornalisti da quattro soldi che lo avrebbero trattato coi guanti di velluto e che si sarebbero limitati a condividere la sua Grandissima Indignazione. Quando invece sarebbe stato il momento di chiedergli educatamente: avete preso un sacco di voti grazie alla lotta sindacale di Soumahoro contro il caporalato. Siamo certi che quello che vi interessava davvero era la lotta al caporalato e non la notorietà di Soumahoro. Bene. Cosa caxxo avete fatto da partito de sinistra contro la lotta al caporalato in tutti questi anni? Proposte di legge, manifestazioni, denunce, appelli al Presidente della Repubblica, cosa? Se no la politica a cosa serve? A far eleggere Fratoianni e la moglie?
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Ma che cz stai dicendo?
Cioè, secondo te la responsabilità di ciò che è successo è del partito che PIÙ ha lottato contro il caporalato, perché NON è riuscito, da solo, col suo piccolo seguito e senza governare, a risolvere il problema, NON di chi se n’è fregato, avendo il potere di fare qualcosa e ha buttato tutto in caciara, delegittimando in tutti i modi, alla prima occasione, Soumahoro, con la scusa di moglie&suocera (lui INNOCENTE, ma figuriamoci: nero, sindacalista, di sinistra, mica è un Toti o una Santanché, delinquenti bianchi e di destra), pur di sbattersene dei neri immigrati che ce l’hanno fatta a salvarsi in mare , nonostante le loro leggi/manovre di m. per toglierli di mezzo, e ora, visto che sono qui, gli servono taaaanto come schiavi…
Sei più squallido di come ti facevo, scusa se non immaginavo sino a che punto lo sei… hai ragione, per quanto mi applichi, non arrivo a capire piccole menti tristi come te.
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“Fratoianni: “Sto con Salis, occupare case non sia reato”.
Salutamelo!
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… Il deputato di Avs poi risponde a Marianna Aprile, conduttrice della trasmissione assieme a Luca Telese, sulle due manifestazioni che lo hanno visto al fianco delle opposizioni: il 18 giugno per protestare insieme a Pd, M5S e +Europa contro le riforme di premierato e autonomia, ieri in piazza della Libertà, a Latina, accanto alla segretaria dem Elly Schlein e a delegazioni del M5S, di Azione e di Italia Viva per manifestare contro il caporalato e in memoria di Satnam Singh.
Aprile chiede a Fratoianni: “Come vogliamo chiamare questo? Prove tecniche di unità della sinistra? Campo largo? Campo allargato? Che cosa eravate in queste due piazze?”.
“Non ho proprio nessuna passione per l’aggettivazione del campo – risponde il segretario di Si – Ho passione per LE COSE CHE DOBBIAMO FARE e per la possibilità di offrire un’alternativa in questo paese di fronte a questa brutta destra che spacca il paese con l’autonomia differenziata, che vuole mettere tutto il potere nelle mani della presidente del Consiglio riducendo i poteri del presidente della Repubblica, che sui diritti fondamentali e sul lavoro porta indietro il paese”.
Se a te, mente superiore, piace così, tantissimi auguri!!
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Ti sembrano battute da fare? E tu saresti quello educato, vero?
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Brava Anail, mi hai tolto le parole di bocca anzi di tastiera ,il genero della lestofante si sarebbe dovuto flagellare col cilicio x una settimana ,ma agli analfabeti funzionali nemmeno sarebbe bastato!
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Adesso va bene tutto ma che Soumahoro sia Innocente, che non c’entri proprio un bel niente con gli affari di suocera e moglie… che non si sia mai accorto del cambio si stile di vita, degli abiti e gioielli, di balocchi & profumi, del cambio di immagine quotidiano che la donna gli sbatteva sotto il naso in ogni circostanza (vedi foto di vario tipo), non ci posso credere. (E io non sono di quelli prevenuti a prescindere!)
E infatti non ci hanno creduto i suoi ex colleghi di sventura che lavoravano con lui prima che diventasse Elevato e se ne sbattesse di diritti, leggi e battaglie varie che aveva organizzato prima della solita mutazione genetica che avviene in Montecitorio…
Se ne sono resi conto finalmente anche i suoi nuovi colleghi politicanti e l’hanno cacciato? E ci mancherebbe pure… si può schiaffeggiare sì l’elettorato, ma non fino al punto di tenersi una tale sòla, pena la perdita dei tuoi 4 elettori che già si sono pentiti.
E se l’hanno cacciato è stato perché costui era indifendibile. Perché ogni tanto si deve rispolverare non tanto il principio che anche la moglie di un candidato dev’essere candida, cioè senza colpe. Perché?
Elementare: perché i due hanno in comune la vita e quindi tutto ciò che avviene. Pertanto, i coniugi avendo casa in comune, credo anche prole, dunque il quotidiano e l’intimità… come cavolo faceva il Sumahoro a essere estraneo alla realtà che si svolgeva sotto i suoi occhi? O pensava che la moglie avesse incontrato la fata Madrina che le aveva fatto la magia e l’aveva trasformata da Cenerentola in Principessa?
Nella mia pochezza di non giurista ma di persona con la cattiva abitudine di ragionare terra terra, suppongo sia impossibile che il buon sindacalista dei miei stivali non abbia mai neppure avuto un sussulto di dubbio. Ergo egli sapeva ma ha taciuto, ha fatto finta di non vedere.
In pratica col suo silenzio ha acconsentito che avvenisse tutto quanto. Lui, un deputato della Repubblica italiana, ex sindacalista, difensore di minoranze deboli, vittime neglette e abbandonate, prede di assassini speculatori senza scupoli (Satnam Singh)!
Se questo si chiama essere innocenti ma non essere complici, siamo nel mondo al contrario o in quello farlocco berlusconiano…
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A me fa rabbia la fuffa politica di Fratoianni che dice, udite udite, di voler offrire un’alternativa alla “brutta destra”, e non me ne frega niente di sparare sulla croce rossa, alias Soumahoro & family. Quello che scrivi tu è comunque assodato, certificato, scolpito sulla pietra, a prescindere da quelli che saranno gli sviluppi giudiziari della vicenda.
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