Usa, vertice atlantista: nel 9° pacchetto i missili a lunga gittata per Kiev. Oltre al Samp-T. In arrivo il decreto: l’Italia manderà Storm Shadow. Possono colpire fino a 300 km, anche nel territorio russo
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(DI GIACOMO SALVINI – ilfattoquotidiano.it) – Il nono pacchetto di armi all’Ucraina che il ministro della Difesa Guido Crosetto presenterà al Copasir entro fine mese non conterrà solo il sistema di difesa anti-aerea Samp-T, ma anche una partita di missili a lunga gittata Storm Shadow in grado, potenzialmente, di colpire il suolo russo, spiegano al Fatto fonti autorevoli a conoscenza della questione. Una decisione che sarà messa nero su bianco nel decreto interministeriale che il governo italiano firmerà entro il vertice Nato di Washington del 9-11 luglio.
L’invio di missili a lunga gittata è la certificazione di un cambio di atteggiamento politico da parte di Giorgia Meloni sulla guerra in Ucraina: durante la campagna elettorale per le elezioni europee il tema – molto impopolare nell’opinione pubblica italiana – era stato nascosto dal programma di Fratelli d’Italia e la presidente del Consiglio praticamente non ne aveva parlato. Ora, passato il voto, con un chiaro insuccesso delle forze che hanno puntato sul messaggio pacifista, Meloni è tornata pubblicamente sulle posizioni originarie filo-atlantiche: domenica, alla conferenza di pace in Svizzera, la premier ha detto al presidente ucraino Volodymyr Zelensky che la “pace non è una resa” di Kiev ed entro un paio di settimane il governo licenzierà il decreto armi sparito durante la campagna elettorale.
A fine aprile il ministro della Difesa britannico, Grant Shapps, in un’intervista al quotidiano The Times, aveva rivelato che l’Italia, insieme a Francia e Regno Unito, aveva già inviato missili a lunga gittata che sono “un’arma straordinaria” soprattutto in Crimea, in grado di “fare la differenza”. Il governo italiano non aveva né confermato né smentito la notizia ma il ministro della Difesa Guido Crosetto, rispondendo a un’interrogazione del M5S in Parlamento, a fine maggio ha annunciato la volontà di rimuovere il segreto sulle armi inviata in Ucraina.
Questo non è ancora avvenuto ma nel frattempo, a pochi giorni dalla presentazione del decreto interministeriale al Copasir, si scopre che i missili Storm Shadow ci saranno nel nono pacchetto di armi a Kiev. Ci sarà, come già rivelato dal Fatto, il Samp-T che sarà spostato dal Kuwait per difendere le città ucraine e una partita di missili a lunga gittata: gli Storm Shadow possono arrivare a colpire obiettivi fino a 300 chilometri di distanza. Non è dato sapere dove saranno posizionati: se saranno installati nell’area di Kharkiv, per fare un esempio, potrebbero arrivare a colpire il territorio russo. L’ipotesi è che vengano installati sui caccia Sukhoi Su-24 ucraini. I missili a lunga gittata, fanno sapere le stesse fonti, sarebbero stati chiesti dal governo ucraino che li considera importanti per una ipotetica controffensiva. Nel 1999, l’Italia ne ha acquistati 200 e nel 2023 ha aderito al programma franco-britannico per sostituirli con altri di nuova generazione.
Una decisione che rischia di creare qualche problema nella maggioranza di governo. Il leader della Lega Matteo Salvini, infatti, durante la campagna elettorale, aveva spiegato che non avrebbe più votato decreti con armi all’Ucraina senza sapere prima come sarebbero state utilizzate. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha risposto che l’Italia viene costantemente informata sull’utilizzo dei propri equipaggi e le frasi di Salvini non sono piaciute nemmeno al titolare della Difesa di Fratelli d’Italia, Crosetto.
Il nono pacchetto di armi potrebbe coincidere con la mozione che la Lega sta per depositare al Senato, a prima firma del capogruppo Massimiliano Romeo, che chiederà di “censurare” il segretario generale della Nato, Jens Stolteberg, che aveva proposto l’eliminazione del veto sull’utilizzo di armi dell’alleanza per colpire obiettivi russi. Nel documento si ribadirà anche la volontà di evitare l’invio di “armi offensive” per escludere “l’escalation militare” e una possibile “terza guerra mondiale”. Il nono decreto interministeriale passerà dal Copasir dove la Lega ha Claudio Borghi, senatore che si è espresso contro l’invio di nuove armi all’Ucraina. Non è chiaro cosa deciderà di fare il Carroccio dopo l’informativa di Crosetto ma, passata la campagna elettorale, potrebbe rinunciare a opporsi al governo.
e gli itaGGliani pagano, pagano il pizzo di stato, c’è lo ha confermato pure il presidente del consiglio che trattasi di pizzo.
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Andrea Zhok
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Chiedo venia per portare notizie funeste, ma a tutti quelli che continuano a dire di “Sentirsi Protetti Sotto l’Ombrello Della Nato” temo sia necessario rivelare un’amara verità.
Cari amici, non abbiatevene a male, però non avete capito bene.
Noi non siamo “sotto l’ombrello della Nato”.
Noi SIAMO l’ombrello della Nato.
E casomai non foste adusi all’utilizzo dei parapioggia, mi corre l’obbligo ricordarvi che l’ombrello è proprio la parte che si prende tutta la pioggia.
Dunque, cari amici, davvero vi “sentite sicuri” grazie al fatto che in Italia abbiamo 60 basi militari americane con 70 testate nucleari, sufficienti a cancellare l’Europa dalla faccia della terra?
Ecco, prendete una cartina geografica. Come potete notare, l’Italia è la portaerei Nato in Europa, che si protende ad Est verso la Russia e a Sud verso il Nord-Africa e il Medio-Oriente. Siamo dunque la prima linea del fronte rispetto a qualunque conflitto in cui davvero la Nato sia chiamata ad agire.
Se, come al solito, si tratta solo di sganciare un po’ di “bombe intelligenti” (ed educate) sulle città libiche o irachene o serbe, niente paura, salvo esserci prenotati un posto nel girone degli ipocriti senza vergogna, per il resto non corriamo altri rischi.
Ma il giorno in cui dovesse scoppiare una guerra vera, di quelle per cui la Nato sarebbe stata istituita, il territorio italiano, e nello specifico le basi militari USA, con atomiche annesse, sarebbero il PRIMO obiettivo ad essere colpito, perché rappresentano la prima minaccia nei confronti di un eventuale nemico.
Una volta trasformati in un deserto nuclearizzato, avremo però la significativa soddisfazione di aver protetto, come valente parapioggia, il nostro “alleato” americano all’altro estremo del pianeta, che avrà così agio e tempo per allertare le proprie difese territoriali.
E siate lieti che la gratitudine americana non mancherà di esprimersi: ad Hollywood faranno per anni bellissimi film in nostra memoria (e c’è già chi mormora di Nicolas Cage nei panni di Draghi e Morgan Freeman in quelli di Mattarella).
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Avanti così, piegati a 90°.
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… gabbato lo santo.
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Complimentoni a quelli del “ma tanto son tutti uguali” e “così li delegittimiamo”.
Quanto manca al mondo felice creato dal popolo unico, buono e giusto degli astenuti?
C’è una data o è come le religioni in cui è l’infinito il tempo da aspettare per vedere il mondo felice?
Fate sapere.
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Lemme personali congratulazioni a tutti i Lettiani che hanno efficacemente arato il terreno per avere l’attuale governo.
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perchè questo come definirlo?
“” Mattarella: “Inaccettabile tempesta di disinformazione russa, servono regole internazionali””
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Che giramento di 00, quando l’ho sentito, Adri! 🤬
Le menzogne spudorate degli “amici”, no eeehhh?
Quelle sono accettabili e senza regole…
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Neanche il futuro presidente casini avrebbe potuto dire meglio.
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Mio Dio, dici che sarà lui, il prossimo?
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Infatti LO SBARCO IN LOMBARDIA a reti unificate era una velina RUSSA.
o al Qui rinale captano solo la tv russa oppure QUELLO era IA,
cmq lo si giudichi siamo fottuti
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i russo stanno aspettando con ansia questa infornata di carne
La concentrazione di veicoli corazzati da trasporto truppe ucraini lungo l’intera linea del fronte suggerisce che le forze armate ucraine stanno preparando un’importante controffensiva nei prossimi giorni con il supporto dell’artiglieria a lungo raggio e del MLRS di fabbricazione occidentale.
Venerdì scorso sono arrivati in Ucraina dalla Polonia 5 lotti di missili ATACMS, importati in piccole parti.
Il numero totale è di oltre 75 missili. 32 sono realizzati con una parte di cassetta da combattimento.
Sempre a Odessa, istruttori britannici stanno preparando 8 gruppi di 250-300 soldati per un’operazione di sbarco nella parte occidentale della Crimea.
Molto probabilmente, l’ATACMS con una parte a cassetta viene preparato appositamente per gli attacchi alla Crimea prima dell’operazione di sbarco.
L’affermazione di Stoltenberg sulla prontezza nucleare è del tipo “mi prudono le mani”.
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Il 51% dei potenziali votanti sarà sicuramente soddisfatta di questo sviluppo, no?
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😖
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