Putin detta le condizioni per la pace sull’Ucraina e lancia la palla nel campo dell’Occidente. Ma per Zelensky quello dello zar è un bluff.
(di Davide Manlio Ruffolo – lanotiziagiornale.it) – Alla vigilia della conferenza di pace sull’Ucraina che si terrà in Svizzera e poco prima della pubblicazione del comunicato finale del G7, Vladimir Putin ha sorpreso il mondo con la sua proposta per arrivare alla fine delle ostilità con Volodymyr Zelensky. Accusato a più riprese di essere l’unico ostacolo alla pace, lo zar ha fatto la sua mossa dicendosi pronto a “un cessate il fuoco e all’avvio di negoziati se le truppe ucraine si ritireranno completamente dalle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson e se Kiev si impegnerà a non aderire alla Nato”.
Il leader della Federazione russa, nel suo intervento, ha esordito spiegando che la conferenza di pace sull’Ucraina in programma in Svizzera è “un altro trucco che mira a distogliere l’attenzione di tutti dalle cause della crisi” e “per dare ancora una volta un’apparenza di legittimità alle attuali autorità ucraine”. Insomma, un summit vuoto e che non può portare ad alcun risultato concreto visto che la Russia non è stata nemmeno invitata.
PUTIN DETTA LE CONDIZIONI PER LA PACE IN UCRAINA
Proprio per marcare la differenza con il vertice svizzero, Putin ha sottolineato che “l’essenza della nostra proposta non è una sorta di tregua temporanea o di sospensione del cessate il fuoco, come vuole l’Occidente, per ripristinare le perdite, riarmare il regime di Kiev e prepararlo a una nuova offensiva” perché “non stiamo parlando di congelare il conflitto, ma della sua fine definitiva”. Un intervento in cui lo zar non ha lesinato critiche anche ai risultati portati a casa dal G7, a partire dall’utilizzo degli asset russi congelati per finanziare un maxi prestito da 50 miliardi di euro all’Ucraina.
A suo dire, “i Paesi occidentali hanno congelato i beni russi e le riserve di valuta estera, ma nonostante tutti i cavilli, il furto rimarrà un furto e non resterà impunito”, facendo notare che questa volta a farne le spese è stata la Russia, ma “il prossimo a essere espropriato dagli Stati Uniti e dall’Occidente potrebbe essere chiunque”.
L’OCCIDENTE RIFIUTA LA PROPOSTA DI PUTIN
Una proposta che i leader occidentali hanno immediatamente bollato come “irricevibile” e provocatoria, mentre al G7 accoglievano Papa Francesco e il suo messaggio di pace dopo aver finanziato nuovi aiuti a Kiev. “Non ci sono nuove proposte di pace e nessun desiderio di porre fine alla guerra da parte della Russia”, ha commentato il consigliere presidenziale ucraino, Mikhaylo Podolyak. Il fedelissimo di Zelensky ha poi aggiunto che “c’è il desiderio di non pagare per questa guerra e di continuarla in nuove forme. È tutta una farsa. Perciò liberatevi delle illusioni e smettetela di prendere sul serio le proposte della Russia che offendono il buon senso”.
Dello stesso avviso è anche il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, secondo cui quella di Putin “non è una proposta di pace, è una proposta di maggiore aggressione e maggiore occupazione e dimostra in un certo senso che l’obiettivo della Russia è controllare l’Ucraina”. Secondo il leader del Patto Atlantico “non spetta all’Ucraina ritirare le forze dal territorio ucraino, spetta alla Russia ritirare le proprie forze dal territorio ucraino occupato e questa proposta in realtà significa che la Russia dovrebbe avere il diritto di occupare ancora più territorio ucraino in tutte e quattro le province”.
Ben più duro Zelensky, che ha chiuso le porte a ogni accordo dichiarando, forte dell’appoggio dei vari leader occidentali a partire da Joe Biden, che la proposta del leader russo ricalca quanto “faceva Hitler, quando diceva ‘datemi una parte di Cecoslovacchia e finisce qui’, non ci si può fidare”.
È che decidono gli USA e getta che non vogliono cedere alcuna fetta e di chiudere la guerra non hanno alcun interesse nè fretta…
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Non è in rima
ma il ragionamento fila che è una meraviglia…👍
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mi sono accontentato di getta fetta e fretta, ma mezza cilecca! 😉
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La proposta di pace Russa mi pare sia stata apertamente ignorata, eppure era secondo me un’ottima occasione per chiudere la guerra e fare un bel passone indietro nell’escalation.
In cambio di un’interruzione definitiva delle ostilità la Russia chiede la consegna delle parti restanti delle 4 regioni russofone (gli lascia anche Odessa e il mar Nero), che sta comunque finendo di prendere con davanti un esercito prossimo al collasso, e la rinuncia ad entrare nella NATO.
Considerando che l’Ucraina ha speranze zero di ribaltare le sorti della guerra, e che rischia di perdere l’intero territorio, e che ha già avuto, si stima, circa mezzo milione di morti e un milione di invalidi, avrebbe dovuto secondo me accettare subito, anche perchè la Russia ha già detto che se si va avanti le prossime condizioni chieste saranno diverse.
Se era un bluff russo era da andare a vedere. Secondo me ha fatto un’offerta esageratamente conveniente sperando che sarebbe stata rifiutata.
Anche se la Russia avesse tutti i torti dalla sua parte (e io sono convinto del contrario), la proposta avrebbe dovuto essere accettata.
Una banda di feroci assassini armati fino ai denti entra in casa tua, ammazza un paio di persone, si prende un pezzo di casa e sta per prendersela tutta e ammazzare tutti, ma si ferma e ti offre di fermarsi se le lasci le stanze che ha occupato: che fai? Rispondi resisteremo fino all’ultimo familiare?
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A parte che non è vero che si è fermato (ma questo è irrilevante), a parte il dettaglio di doversi fidare della parola di uno che ti è appena entrato in casa e ha ammazzato un paio di persone, per giudicare cosa si farebbe nella stessa situazione bisogna prima trovarcisi; siccome siamo tutti diversi, al mondo esiste anche chi (per carattere, storia, cultura o per mille altri motivi) preferisce scegliere resistere fino all’ultimo familiare, piuttosto che cedere alla prepotenza (se così non fosse, praticamente le guerre non esisterebbero e il più forte potrebbe agire sempre indisturbato).
Qualunque decisione è discutibile ma tutte sono lecite, dal momento che chi la compie è anche il primo a sopportare le conseguenze della propria legittima scelta, che come tale andrebbe rispettata.
Curioso come lo stesso ragionamento non valga mai per la Palestina: boh, si vede che da quelle parti la resistenza fino all’ultimo familiare è cosa buona e giusta, oppure che chi lo sostiene è una banderuola che si gira solo dove tira il vento (segnatamente, il vento dell’antiamericanismo).
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“A parte che non è vero che si è fermato”, giusto, infatti non l’ho scritto.
“a parte il dettaglio di doversi fidare”, giusto, ma nella proposta si offrivano garanzie, e comunque se tratti ti devi fidare (chiedendo garanzie).
Che ognuno scelga a suo modo sono d’accordo, ma normalmente, storicamente, a un certo punto il perdente getta la spugna, come nel pugilato, non si fa sterminare fino all’ultimo uomo, a meno che non ritenga che verrebbe sterminato comunque, allora continuerei anch’io.
“ma tutte sono lecite, dal momento che chi la compie è anche il primo a sopportare le conseguenze”, no, qui non sono d’accordo: qui le decisioni le prendono gli USA tramite un governo di corrotti venduti che non vanno al fronte e nemmeno ci vanno i loro parenti. Le conseguenze se le ciuccia il popolo, zelensky ha sue ville in giro per il mondo, una anche a Viareggio se non sbaglio.
“Curioso come lo stesso ragionamento non valga mai per la Palestina”.
Boh. Se Israele offre condizioni accettabili penso che Hamas accetterà. Solo che non le offre, perchè vuole sterminarli o deportarli e prendersi le terre senza loro dentro. Comunque lì non c’è una guerra ma uno sterminio sadico, sono due cose molto diverse, fare il confronto mi viene difficile. Io se fossi la Palestina combatterei fino alla fine eventualmente, tanto ti sterminano comunque tantovale vendere cara la pelle. Poi un civile che ha visto e subito quello che è capitato a loro secondo me l’idea della morte lo spaventa poco.
Antiamericanismo … sì, ammetto. Un paese che da tre secoli combatte ininterrottamente, e sempre in attacco, mai per difendersi, per me è negativo per il pianeta. Sarei favorevole a sanzioni, un commissariamento, e mandare i caschi blu in USA.
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Ho letto i virgolettati della “proposta” di Putin e di garanzie non ne ho trovato cenno; magari me le sono perse, in ogni caso non è questo il punto.
Il punto è che, se Zelensky e l’Ucraina davvero lo volessero, potrebbero scaricare gli americani anche domani; ovviamente, anche in questo caso vale la regola che dovrebbero sopportare le conseguenze della loro scelta (che, come minimo, comporterebbe la perdita di ogni supporto da parte loro, questo è ovvio).
E’ abbastanza evidente che, se Zelensky e l’Ucraina hanno compiuto e compiono determinate scelte, questo significa che a monte hanno fatto le loro valutazioni, e deciso che cosa gli conviene di più.
Se pensi che non sia una scelta particolarmente libera hai ragione, ma quella che ti lasciano i feroci assassini del tuo esempio lo è ancora meno (le decisioni prese con una pistola alla tempia sono tra le meno libere in assoluto).
Sulla Palestina: come sarebbe a dire, che Israele non offre condizioni accettabili?
L’ultima volta le ha offerte settimana scorsa, te le sei perse?
Strano che la cosiddetta controinformazione da cui ritieni di “informarti” non ne abbia fatto cenno, eppure la notizia è stata ripresa da tutti, e sono delle condizioni molto chiare. Anzi, è solo una: il rilascio di tutti gli ostaggi.
Fra l’altro questo è un bel passo indietro, da parte israeliana, visto che le richieste precedenti includevano anche la consegna dei vertici di Hamas.
E’ una condizione abbastanza accettabile, per i tuoi standard, oppure il tuo animo da pacifista col Rolex ti dice che Hamas deve continuare a tenerli in ostaggio, e magari anche che ha fatto bene a rapirli?
Brutta bestia, il pregiudizio…
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