Dagli atti dell’inchiesta sulla morte del narcos emergono gli scambi su WhatsApp: “Mortacci loro e degli ebrei. Che ha detto quel porco di Gad Lerner?”

Paolo Signorelli, portavoce di Lollobrigida: frasi antisemite e lodi ai neofascisti nelle chat con l’amico Diabolik

(di Giuseppe Scarpa – repubblica.it) – ROMA — Dall’inchiesta sull’omicidio di Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik — capo ultrà della Lazio, estremista di destra e trafficante di droga ucciso a Roma il 7 agosto 2019 — emerge una chat imbarazzante per il governo, in particolare per il Ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida. È quella nella quale il suo attuale portavoce Paolo Signorelli scambia messaggi su WhatsApp con l’amico Diabolik, tra commenti antisemiti, elogi ai terroristi dell’eversione nera e felicitazioni per l’assoluzione di un altro esponente del grande crimine romano. Il tutto condito da deliri sui matrimoni pagani e toni nostalgici.

Signorelli è felice quando gli danno la notizia che «Elvis» è stato assolto, è proprio il giorno in cui Elvis Demce tra i più potenti malavitosi capitolini è stato prosciolto dall’accusa di omicidio. Al contrario è infuriato se si parla di ebrei, in particolare di Gad Lerner. Ma ecco che l’umore cambia se il discorso piega sui più sanguinari terroristi neri come Valerio Fioravanti, Pierluigi Concutelli, Luigi Ciavardini e Mario Tuti. «Onore a loro», scrive. Onore anche al nonno defunto, Paolo Signorelli, l’ideologo neofascista da cui ha ereditato il nome e anche le porte aperte negli ambienti della destra governativa.

Antisemitismo, neofascismo, amicizie nella mala che conta e anche un pizzico di puro paganesimo. Sì, perché nella chat ci sono i racconti dei riti consumati a favore del sole con qualche ex terrorista dei Nar sulla cima del Soratte. Non una montagna qualsiasi, ma quella in cui Mussolini fece costruire il suo bunker. È un mix di estremismo nero, quello che tracima nella chat da metà dicembre 2018 sino a pochi giorni prima dell’uccisione di Diabolik, che Repubblica ha potuto leggere. La conversazione è una di quelle contenute nella copia forense del telefonino del criminale, agli atti dell’inchiesta che sta cercando di fare luce sull’omicidio del “Diablo”.

Piscitelli e Signorelli si conoscono per la comune passione calcistica, la Lazio. Uno è capo-ultrà, l’altro all’epoca era speaker di una delle tante radio sportive della Capitale. Le loro confidenze nascono quindi in quell’ambiente torbido di Roma dove il tifo più violento incontra l’estremismo di destra.

Ma ecco cosa si dicono quando parlano di ebrei: «Mica è colpa nostra se i romanisti sono ebrei», dice Diabolik in un vocale. «Tutti ebrei», afferma sprezzante Signorelli jr. E ancora «mortacci loro e degli ebrei», scrive il portavoce del ministro in risposta a Piscitelli, che aveva postato un articolo sui soldati tedeschi morti nei campi di prigionia alleati durante la Seconda guerra mondiale. C’è poi il capitolo Gad Lerner: la posizione assunta dal giornalista nel dicembre 2018, dopo la morte di un tifoso a San Siro, a Piscitelli proprio non piace: «Quell’ebreo di Gad Lerner…», scrive letteralmente. Immediata la replica di Signorelli: «Cosa ha detto quel porco?».

Non mancano, nell’agenda del portavoce di Lollobrigida, le amicizie pericolose. Così, quando viene a sapere che «Elvis» è stato assolto dall’accusa di omicidio, a dicembre 2018, in un’inchiesta che cerca di fare luce sulla guerra per lo spaccio che sta insanguinando Velletri, chiede conferma a Piscitelli: «Ma hanno assolto Elvis? Fantastico dajee». «Sììì», replica felice Diabolik. La procura di Roma scoprirà, negli anni successivi, che Elvis Demce, ultrà della Lazio, era uno dei componenti della feroce batteria al servizio proprio di Piscitelli, e il boss albanese subirà diverse condanne per traffico di droga e tentato omicidio. L’ultima solo nel gennaio scorso.

In un’altra conversazione di taglio più “politico” Diabolik spiega al nipote dell’ideologo nero che «i fascisti e i nazisti sono pagani». Sul tema, il suo interlocutore sembra molto preparato: «A me lo dici? Io festeggio il solstizio, viva il paganesimo» e Piscitelli: «Evviva, dobbiamo spingerlo». «Nonno era pagano convinto. Mia zia si è sposata due mesi fa con rito pagano. Bellissimo. Tutte poesie e riti vari, incensi, cerchi magici, fuoco rivolti al sole. È stato bello». «E dove?», domanda incuriosito Diabolik il 22 dicembre 2018. «Sulla cima del monte Soratte, tutti là siamo andati. Ci stava pure il Ciavarda (l’ex Nar Ciavardini, ndr) si è divertito, anche se lui è molto cattolico». «Le brucerei le chiese», commenta Piscitelli. «I preti, i peggio», ribatte Signorelli. Poi arriva la vigilia di Natale e Diabolik fa gli auguri postando una preghiera che i criminali rivolgono alla Madonna (tratta dal film Educazione Siberiana). «Beata Vergine Maria, madre di Dio, perdona noi, onesti criminali, per i peccati che siamo costretti a commettere. Aiutaci a combattere i politici assetati di potere e i loro tirapiedi, gli sbirri e i soldati e tutti i diavoli in divisa. E consacra noi, così che la nostra ira possa diventare la tua». «Te voglio bene», risponde Signorelli jr.