L’intervento di un lettore nella rubrica di “Repubblica”. Francesco Merlo: “È l’intervistatore seriale di Meloni”

(di Valentina Conte – repubblica.it) – ROMA — Il vino prodotto da Bruno Vespa nella sua masseria pugliese, nota per aver ospitato la premier Meloni e alcuni ministri, viene venduto sul Frecciarossa. Lo nota un nostro lettore che scrive alla posta di Francesco Merlo, innescando così una polemica tra il giornalista Rai e il notista di Repubblica. «Succede dalla fine dello scorso decennio», si difende Vespa. «Cosa cambia? Vespa è l’intervistatore seriale di Giorgia Meloni in Rai», risponde Merlo.
La lettera di Manuel Orazi
Tutto parte da un lettore di Macerata. Scrive Manuel Orazi al nostro giornale: «Giovedì sera sul Frecciarossa Milano-Ancona, alla carrozza bar, ho chiesto che vino avessero e mi hanno mostrato quattro mezze bottiglie diverse fra cui “Il Bruno”, primitivo del Salento dell’azienda di Bruno Vespa. Certo, deve essere proprio buono il vino vispo per venire selezionato, fra tanti possibili, nell’offerta del bar di Trenitalia».
Risponde Merlo, ironizzando: «Sta forse insinuando che il vino di Bruno Vespa è “raccomandato”, come al tempo dei gerarchi vignaioli, quelli del vino “bello e bellicoso”? Lungi da me il sospetto che anche le cantine delle Ferrovie siano “orientate” dal ministro dei Trasporti Salvini, dal Lollo del mangiare italiano… e dagli altri avventori di Porta a Porta».
La replica di Vespa
Lo scambio di missive viene ripreso da Dagospia, il sito di gossip, a cui subito risponde piccato Vespa. «Il vino che porta il mio nome compare sui Frecciarossa ogni tanto e a rotazione con decine di altre cantine dalla fine dello scorso decennio (quindi da molti governi fa) perché fu a suo tempo apprezzato da Elior, la società che cura il catering di questo tipo di treni. E deve essere piuttosto apprezzato visto che venerdì scorso rientrando da Verona ho dovuto dividere con un amico l’ultima piccola bottiglia».
La controreplica di Merlo
Non si fa attendere la controreplica di Merlo. «Non so da quanto tempo e quante “piccole bottiglie” abbia piazzato, ma cosa cambia? È vero che Vespa non è stato inventato dal governo Meloni. Però, tra tutti, è il governo Meloni che ne fa un uso davvero intensivo, persino più dei governi Berlusconi. Vespa è l’intervistatore seriale di Giorgia Meloni in Rai. Il logo della masseria Li Reni Vespa, che produce anche quel vino venduto adesso sui treni di Stato, splendeva dietro Giorgia Meloni che, da lì, dove soggiornava con ben otto ministri, attaccava la politica di Elly Schlein. I cantinieri responsabili delle Ferrovie sono sicuramente innocentissimissimi. Ma solo i più monelli e i più maligni potrebbero pensare che attorno al vino di Stato ci siano crediti da esigere, cambiali di gratitudine, posti riservati nelle puntate di Porta a Porta. Honni soit qui mal y pense».
é tutta una “famigghia….”!!!
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Certo che per uno che guadagna da anni milioni di euro da contratto RAI, come artista della slinguata, ridursi pure a piazzare il vino di produzione…..al peggio non c’è mai fine…..Speriamo che il vino sia al pari del produttore che quanto a lingua e a biascicamenti non ha rivali ! Il retrogusto di piscio sarebbe il danno oltre la beffa…..e ci starebbe, perché quel profluvio di informazione/ arte detta Po@@a a po@@a, dedita a rinfrescare la mente del teleutenti, non è rugiada del mattino……
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mi dispiace ma non può proprio essere così 😁
il ns di sicuro non si sporca le mani a coltivare la vigna e ancora meno ad ammostare l’uva.
chi lo fa(trattandosi di vigna e vino non biodinamico o almeno naturale) puoi stare certa che si avvarrà di tutti quei prodotti che……
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facce sape’ il prezzo quanto Costa na’ mezza bottiglia di vino del moscolone sopra le frecce rosse 🤔
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