(ANSA) “Ho visto che la Meloni ci ha tenuto a comunicare la sua nuova e vera identità e noi non possiamo che concordare ovviamente”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca replicando alle parole rivoltegli dalla premier in occasione della visita a Caivano (‘Presidente De Luca, sono quella stronza della Meloni. Come sta?’). “Ieri – ha detto De Luca rispondendo a margine di un convegno all’ospedale Cardarelli di Napoli – non ho sentito le cose dette dalla premier, ho sentito solo quando si è avvicinata a me per dire ‘presidente come sta?’ e infatti ho risposto ‘sto bene in salute e benvenuta qui’.
Ho appreso nel pomeriggio dai social della performance che era cominciata qualche metro prima ma non avevo sentito sinceramente. Ho appreso dai social della raffinata eleganza con cui si era avvicinata al presidente della Regione che era lì per accoglierla e darle il benvenuto”.
infosannio 
DE LUCA FOR PRESIDENT
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Ecco l’attesa replica:
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🤣😂🤣
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la caciottara urla la “merce” che ha….
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Il primo a usare la “raffinata eleganza” era stato lui, rivolgendosi al presidente del consiglio.
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Non si era “rivolto”, era un fuori onda rubato.
Chi si era “rivolta” al PDC Conte era casomai LEI, a suo tempo, dandogli del “criminale” coram populo.
Della “m3rda”, invece, l’ha dato lei, sempre a Conte, direttamente dai banchi del Governo, denotando un’ altissima postura istituzionale.
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Cara Anail, noblesse oblige!! Borgatari si nasce e si rimane!! Povera Italia 🤬🤬🤬!!
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Tutto vero, con la differenza che Conte è un galantuomo e non si è abbassato al suo livello scurrile. Come detto da Santoro, ci manca solo che si metta a scaccolarsi mentre siede nella poltrona più importante d’Italia e poi siamo a posto.
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Anche a Bruxelles, all’inizio della legislatura, aveva tentato di fare la borgatara. Tutti ricordano la piazzata indegna fatta a Macron su quel terrazzo per questioni di migranti, ricevendo adeguate risposte che la misero subito a cuccia. Forse pensava che in Ue ci si potesse comportare come nella piazza del mercato della Garbatella. Poi capì che non poteva inimicarsi i suoi colleghi, e allora cambio tattica: tutta sorrisi e abbracci e clima amichevole senza rifiutare nulla di quello che veniva deciso dai maggiorenti. Altro che “è finita la pacchia”. Ha accettato tutto e di più senza alcuna protesta, come una brava e disciplinata scolaretta a scuola.
A De Luca era scappata “str..za” in una conversazione fuori onda, per giunta rispondendo alla plateale precedente invettiva meloniana contro i napoletani che si vedevano annullato il RdC e altre sovvenzioni con le parole “Ma andate a lavorare!!!”. Cosa doveva rispondere De Luca? Nient’altro che ciò: ma vieni tu a lavorare, in una zona in cui non c’è lavoro!”. Infarcendo la frase con una “str..za”.
Quando una nasce burina o bifolca… potrà arrivare in cima al potere ma… sempre cafona resta, e per tutta la vita!
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Proporrei d’ora in poi di chiamarla sempre così, visto che non si fa problemi a presentarsi con l’epiteto che la completa……..
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Ah, tu dici che la si deve chiamare stronza?
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Non difendo De Luca primo perché non lo merita, secondo perché non mi interessa e terzo perché non ha bisogno del mio aiuto. Detto ciò in quanto doveroso, bisogna precisare che il suo simil-complimento non l’ha detto in una sede istituzionale, mentre la signora (quasi) ha risposto in sede Istituzionale.
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Siamo diventati ormai il paese dei pulcinella e la barzelletta dell’ italiani furbo rispetto a francesi tedeschi inglesi e americani non fa’ ridere più nessuno.
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