(ilfattoquotidiano.it) – La versatilità del Matteo Renzi conferenziere è nota. Il mondo merita però di conoscere gli immani sforzi che l’ex premier sta compiendo per portare la pace tra i popoli. Ieri Renzi ha ritagliato qualche ora del suo tempo per volare a Lisbona dove era tra gli ospiti d’onore del Kaiciid Global Dialogue Forum, lodevole iniziativa internazionale con un obiettivo ambizioso: “Promuovere la pace attraverso il dialogo interreligioso”. Come non pensare a Renzi, quindi, che ha portato il suo prezioso contributo intervenendo in plenaria tra il Patriarca ortodosso di Costantinopoli, Bartolomeo, e l’Imam della Grande Moschea della Mecca, sua Eminenza Salih bin Abdullah al-Humaid, una mezz’ora prima che prendesse la parola il Rabbino Capo di Polonia Michael Schudrich. Un Renzi ecumenico, quindi, pastorale, persino evangelico: “Il dialogo è l’anima dell’umanità”. Ma non c’è tribuna troppo mistica per non elogiare il ben più prosaico governo che Renzi guidò fino al 2016: “Dopo gli attacchi del Bataclan stabilii una regola. Per ogni euro investito in sicurezza, un euro in cultura”. Forse non tornerà mai primo ministro, ma la strada per il Papato è tracciata.