Per Conte il governatore Toti dovrebbe fare un passo indietro. “C’è una responsabilità politica, indipendente dalla vicenda penale”.

(lanotiziagiornale.it) – “Se dovessimo aspettare una responsabilità penale significa che anche per le inchieste dove emergono le accuse più documentate e circostanziate, dobbiamo attendere il terzo grado di giudizio e il passaggio in giudicato? È un follia ed è una follia che un politico rimanga lì. E allora c’è una responsabilità politica, indipendente dalla vicenda penale”. È quanto ha detto il presidente del M5S, Giuseppe Conte, durante un punto stampa a Cusano Milanino tornando sull’inchiesta sul governatore della Liguria Giovanni Toti.
PER CONTE IL GOVERNATORE TOTI DOVREBBE FARE UN PASSO INDIETRO. “C’È UNA RESPONSABILITÀ POLITICA, INDIPENDENTE DALLA VICENDA PENALE”
“Se ci sono dei provvedimenti giudiziari e delle inchieste che non comprovano l’onestà, la correttezza e l’operato di un esponente politico o di un incaricato di servizio pubblico” allora quest’ultimo “si fa da parte, chiarisce la propria posizione e poi ritorna con tutti gli onori del caso a svolgere la sua funzione”, secondo Conte.
“Aspettiamo una decina d’anni e poi ne traiamo le conseguenze?”
“Ditemi voi – ha aggiunto parlando con i cronisti – se un presidente di Regione agli arresti domiciliari, con un’inchiesta che si sta allargando sempre di più e sta denunciando quello che diciamo da tempo, ossia la contaminazione tra affari e politica con sistemi di finanziamento a dir poco allegri e con addirittura il rischio di infiltrazioni mafiose negli affari regionali, può rimanere a fare il presidente della Regione… aspettiamo una decina d’anni e poi ne traiamo le conseguenze?”.
“PARLANO DI GARANTISMO QUANDO INVECE VOGLIONO L’IMPUNITÀ E PRIVILEGI PER LA CLASSE POLITICA”
Replicando alle accuse sul garantismo da parte di politici come Matteo Renzi, Conte ha spiegato: “Più garantista del sottoscritto non ce n’è, non dimenticate che io sono un avvocato… quindi – ha concluso – io so quando si parla di garantismo quali sono le garanzie costituzionali. Ma qui c’è una classe politica, non tutti, ma alcuni esponenti, che fanno i furbi. Parlano di garantismo quando invece vogliono l’impunità e privilegi per la classe politica”.
👏 Fuori dalle Istituzioni!
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E anche dalle 🥎🥎, possibilmente!
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Esatto, “un passo indietro”. Però prima andrebbe posizionato, girandolo di schiena, vicinissimo ad un crepaccio, con una buccia di banana bella grossa dietro le scarpe.
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Mi sembra che ci sia ancora molta paura a dichiarare apertamente che questa classe politica è da archiviare con veramente poche, ma poche, eccezioni.
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Visto l’andazzo italiota, ci sono ottime possibilità che alla prossima tornata elettorale costui prenderà più voti della volta precedente.
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,Giorgia, la benedetta, afferma che è ignobile contestare una ministra durante una riunione in un luogo aperto al pubblico mentre non esprime valutazioni sull’arresto di Toti. Evidentemente per un politico il proprio l’arresto deve essere considerato un’attestazione di nobiltà, un punto d’onore. L’obbligo di rispettare le leggi e la Costituzione, con disciplina e onore, probabilmente deve essere inteso come un flebile indirizzo di comportamento.
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Esattamente come per la criminalità organizzata: la galera è attestato di valore e volano per la carriera.
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dagli eventi venuti alla ribalta si capisce meglio l’astio di toti e di tutto il suo entourage verso il ministro Toninelli.
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ESATTO!!!! Ho fatto la tua stessa considerazione!
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“Aspettiamo una decina d’anni e poi ne traiamo le conseguenze?” Conte.
Il guaio è che questa frase, giusta, è valida da entrambe i punti di vista. Non si può attendere dieci anni per provare giudizialmente che uno è un delinquente in modo che possa essere dimesso, ma neppure l’accusato può dovere attendere i medesimi dieci anni per provare che non ha contravvenuto alle leggi (fin qui è pur sempre l’accusa e non la difesa a parlare).
Da entrambe i punti di vista occorrerebbe che la sentenza arrivasse almeno entro un anno, toh.
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Non è una questione meramente giudiziaria, è un sistema che Saviano, che io non sempre condivido, ha spiegato molto bene : se c’è una parte di italiani che vota, mentre un altro 50% si astiene, per vincere le elezioni devo trovare il modo di comprare il voto almeno della metà di quel 50% votante, e questo si può fare in diversi modi, direttamente pagando ogni voto 50 euro e le organizzazioni criminali con una montagna di soldi possono farlo, fare accordi con imprenditori, cacicchi, affaristi, attivi sul territorio che possono ricattare i propri dipendenti, dispensare utilità, facilitazioni, posti di lavoro e carriera……quindi il problema è che la parte sana dell’ elettorato, quella non in vendita, astenendosi permette il facile acquisto dell’ altra metà, con cui poi vincono gli impresentabili, nel vero significato del termine, che non significa necessariamente colpevoli di reato con sentenza definitiva, ma eticamente impresentabili per il proprio ruolo pubblico che dovrebbe essere esercitato con disciplina ed onore…..la Costituzione indica un comportamento, dando per scontato, ovviamente in un paese civile, che per i reati commessi debba intervenire la magistratura! La questione morale è una cosa , il delinquere è altro……e questo banalmente è ciò che ognuno di noi fa nello scegliere le sue frequentazioni, se il comportamento di una persona è per noi inopportuno ed irrispettoso, non la frequentiamo, non è che aspettiamo che finisca in galera per rompere i rapporti! Il problema Italia è che permettiamo a chi non frequenteremmo mai nella vita privata, di rappresentarci e di gestire i nostri soldi, faticosamente messi a disposizione dello Stato….soldi di chi vota e di chi si astiene!
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