Il ventaglio di possibilità è ampio per l’ex ministro sorpreso con una boccetta di Chanel in tasca al duty free di Fiumicino
(di Andrea Ossino – repubblica.it) – Dall’assoluzione nel merito fino alla condanna per furto aggravato passando per il decreto penale di condanna e il colpo di spugna “per tenuità del fatto”. Il rapporto tra Piero Fassino e la procura di Civitavecchia, dopo la denuncia per il furto di un profumo rimediata al duty free dell’aeroporto di Fiumicino, deve ancora essere scritto. Tuttavia basta fare un giro tra le aule dove vengono celebrati i processi monocratici per capire cosa rischia l’ex ministro..

Il ventaglio di possibilità è ancora ampio. Quindi occorre partire dai fatti, dal 15 aprile scorso, quando l’ex ministro viene fermato dalla sicurezza del negozio. Raccontano di essere stati allertati dall’allarme anti-taccheggio, di avere fermato il politico del Partito Democratico. E lo accusano perché avrebbe messo in tasca una boccetta di profumo non ancora pagata: Chanel, 130 euro. Fassino si difende, spiega di aver fatto quel gesto ingenuamente, in un attimo di distrazione, mentre in una mano reggeva il cellulare con cui stava telefonando e con l’altra trasportava il trolley. “Non avendo ancora tre mani, ho semplicemente appoggiato la confezione di profumo nella tasca del giaccone, in attesa di andare alle casse”, è la versione del parlamentare che racconta di essere stato improvvisamente fermato dalla sicurezza. Una narrazione che non ha convinto la controparte: è stata avvisata la Polaria, dunque è partita la denuncia che a breve, come da copione, verrà assegnata a un magistrato della procura di Civitavecchia. Dunque il pm aprirà doverosamente un fascicolo iscrivendo l’ex ministro sul registro degli indagati.
A questo punto le strade che l’inchiesta potrebbe prendere sono diverse. Partiamo dalle più probabili. L’indagine su Piero Fassino potrebbe essere archiviata. O nel merito, se il video dimostrerà la veridicità delle parole del parlamentare, o per “tenuità del fatto”, visto che si parla di un uomo incensurato, che ha subito affermato di essere intenzionato a pagare il profumo della discordia. L’articolo 131 bis del codice spiega: “la punibilità è esclusa quando, per le modalità della condotta e per l’esiguità del danno o del pericolo (…) anche in considerazione della condotta susseguente al reato, l’offesa è di particolare tenuità e il comportamento risulta non abituale”.
Casi più estremi riguardano la contestazione di furto, o peggio di un furto aggravato dalle modalità particolarmente astute, “artatamente” dice la legge. In pratica il pm dovrebbe ritenere che Fassino abbia appositamente fatto finta di telefonare. Avrebbe dunque ordito una recita per rubare un profumo. Questa ipotesi potrebbe portare il magistrato a chiedere il decreto penale di condanna, che prevede una pena pecuniaria a cui il parlamentare potrebbe opporsi. O ancora il pm potrebbe concludere le indagini chiedendo il rinvio a giudizio di Fassino. A quel punto il politico potrebbe decidere di patteggiare, di venire giudicato con rito abbreviato (che prevede la riduzione di un terzo dell’eventuale condanna) o scegliere di essere giudicato con rito ordinario. Ipotesi, queste ultime, che appaiono piuttosto remote.
Quando telefoni trascinando un trolley, mai perdere la trebisonda! Soprattutto quando varchi le forche caudine della cassa di un supermarket. Questo nella migliore delle ipotesi.
Ancora peggio era andata a Nichi Vendola che, a causa del vizio irrefrenabile di telefonare, bruciò perdutamente la sua carriera politica per avere troppo familiarizzato allegramente col padrone dell’Ilva di Taranto. Io abolirei l’uso del cellulare ai politici, per non correre rischi di distrazioni o, peggio ancora, di rubare persino a loro insaputa. Se Fessino (di rigore la e) fosse passato indenne dalla cassa, e poi si fosse accorto della presenza del profumo in tasca, sarebbe tornato indietro per pagare?? Bella domanda, no?
Quando è tornato a casa e avere spiegato l’accaduto alla moglie, questa forse gli avrà detto: peccato… pensavo che fossi “contento” di vedermi. Invece si trattava del profumo in tasca.
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l’articolista sta dicendo che neanche stavolta sto caxxone si riesce a togliersi dai co, dai co…, dai co00ioni…?
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Purtroppo non avverrà mai, ma se questo spaventapasseri screanzato che sventolava il cedolino da stipendio da senatore piagnucolando sull’ indennità troppo esigua, passasse qualche giorno al fresco (e ricordo qui la povera ragazza che fu detenuta per vari mesi perché protestava contro il TAV e nulla aveva rubato), ah come sarei contento
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In questo Paese diventato “sottosopra” abbiamo letto di persone, anche meno abbienti, dove la “tenuita’ del fatto” non è stata presa in considerazione pur trattandosi di “incensurati” ed il costo degli oggetti ben inferiore ai 130 euro….!!!! Forse quelli erano “figli di un dio minore”….????? credo di si’….!!!!
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Per la presidenza del Consiglio è troppo poco, deve impegnarsi di più. Vorrà mica guastare l’immagine del Partito Delinquente? UNa bella rapina a mano armata, corruzione di testimone, sfruttamento della prostituzione minorile. Si dia da fare.
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Rischia l’espulsione dal Partito Delinquente. Un profumo è un furto troppo ridicolo. Deve impegnarsi di più per essere all’altezza degli standard di partito.
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Eh, che ci vuoi fare? Il PD è così: da un lato c’è uno col baffino che tra una gita in barca a vela e l’altra, confabula per vendere armi a un paese del sudamerica, dall’altra c’è uno smilzo che mentre telefona si infila in tasca un profumo da 130 euro al Duty Free shop dell’aeroporto di Fiumicino, ‘na roba tipo tic nervoso, ‘na roba tipo riflesso (in)condizionato. Succede quando sei parlamentare della Repvbblica delle Bananas, che vuoi che sia? In quel partito, è normale routine, dunque ripeto, che ci vuoi fare? Più son grulli, più li desiderano tra le proprie fila. Un esempio per tutti è un tipetto un po’ nevrotico che viene dal grande impero saudita di Rignano, per dire.
Vabbè, a parte le battutine sceme, ora al netto di tutto io ho essenzialmente una sola domanda: ma per questo che lo beccano come un ladruncolo di periferia, come ragazzino che vuole far il ganzo con la fidanzata “regalandole” un profumino, che figura di [beep] (parola che inizia per emme e finisce per erda) è? Voglio dire, prima che per altro, tipo sventolare il cedolino del proprio stipendiuccio da migliaja di euro mensili – peraltro ottenuti senza alcun motivo – io davvero mi vergognerei comeee…, hmmm… comeee… 🤔 Ecco, trovato!: come un ladro. Yeah! 💪🏼
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PS: …“stipendio da migliaja di euro mensili” coi quali – facendo la figura del «io qui vi compro tutta la baracca!» Berluskony style – si sarebbe potuto comprare l’intero magazzino del menzionato Duty Free senza che questo minimamente intaccasse il suo ‘cedolino’, soprattutto… 😜 Che pidocchio… 🤦🏻♂️
PPS: Non son “piddini”; per l’appunto son “pidocchi”… 😅
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