L’INFORMATIVA AI PM – Il dem a Fiumicino “intasca” il profumo e lascia il duty free Lui in radio: “Sto male, è solo un malinteso: si chiarirà tutto”

(DI VINCENZO BISBIGLIA – ilfattoquotidiano.it) – Roma. Sul caso Fassino ora indaga anche la Procura di Roma. Come ha svelato ieri il Fatto, il deputato del Pd – nonché ex ministro della Giustizia – il 15 aprile è stato denunciato dai responsabili del duty free dell’aeroporto Leonardo da Vinci, con l’accusa di essersi messo nella tasca del giaccone un profumo da donna del valore di oltre 100 euro e aver provato ad allontanarsi senza pagare. La Polaria di Fiumicino nei giorni scorsi ha consegnato ai pm un’informativa in cui sono messe in fila la ricostruzione dell’episodio e le dichiarazioni a caldo del politico dem.
Oltre alla relazione degli agenti, la polizia di frontiera ha acquisito e trasmesso all’autorità giudiziaria i filmati (ce ne sono almeno due) della videosorveglianza: le telecamere, infatti, hanno ripreso tutta la scena e le immagini, sul momento, hanno convinto i manager dell’area commerciale a sporgere querela. Alla comunicazione della notizia di reato seguirà l’apertura di un fascicolo, con la conseguente delega delle indagini alla polizia giudiziaria. Ieri Fassino ha confermato alle agenzie quanto già spiegato il giorno prima, ribadendo con forza la sua versione del misunderstanding: “Questa storia mi fa stare male, in vita mia non mi sono mai appropriato di nulla”, ha detto.
La verità sui fatti, come spesso accade, è racchiusa nei video. Che al momento sono stati secretati. A quanto riferiscono al Fatto fonti informali di polizia, i filmati hanno immortalato Piero Fassino aggirarsi con il suo trolley tra gli scaffali dove si vendono i profumi, mentre era al telefono. Il momento chiave è quando il deputato si ferma, posa la valigia, prende in mano la confezione di una nota marca, la guarda e se la mette letteralmente in tasca. Questa scena è stata confermata dallo stesso Fassino, che nella sua replica afferma: “Lunedì scorso, prima di imbarcarmi, ho fatto un passaggio al duty free di Fiumicino per acquistare un profumo per mia moglie. Avendo il trolley in mano e il cellulare nell’altra, non avendo ancora tre mani, ho semplicemente appoggiato la confezione di profumo nella tasca del giaccone, in attesa di andare alle casse”.
Secondo il racconto dell’ex ministro, è a questo punto che “si è avvicinato un funzionario della vigilanza che mi ha contestato quell’atto segnalandolo a un agente di polizia”. Insomma, secondo Fassino, sarebbe stato il gesto di mettersi la confezione in tasca ad allertare la vigilanza.
Fonti del Fatto, tuttavia, su questo punto spiegano invece che il deputato dem, forse distratto dalla telefonata, si è allontanato dall’area dirigendosi fuori dal duty free, dunque oltre le casse. È a quel punto che sarebbe scattato il sistema antitaccheggio, allertando il personale dello spazio commerciale. Tanto che, sempre secondo le stesse fonti di polizia, nel tentativo “sempre civile, mai fuori le righe” di giustificarsi, Fassino avrebbe anche detto: “L’esercizio commerciale non è ben delimitato, non si capisce dove andare a pagare”.
Ieri, come detto, il deputato è tornato sulla vicenda. Intervistato da Rtl 102.5 ha esternato la sua sofferenza: “Non sto bene, non vivo bene questa vicenda, che mi suscita disagio e molto malessere – ha confessato –. È tutto frutto di un equivoco, di un malinteso che spero si chiarisca. È un episodio che mi mette profondamente a disagio. In vita mia non ho mai rubato nulla. In 50 anni di attività politica non ho mai compiuto gesti simili. Spero che questa cosa possa chiarirsi”. Fassino ha detto di non aver ricevuto ancora atti formali e di aver comprato un altro profumo alla moglie. Nonostante ieri la notizia abbia fatto il giro del web e dei siti d’informazione, dal mondo politico non sono arrivati commenti, nemmeno dal suo partito, il Pd. L’unico moto di solidarietà l’ha avuto il deputato di Forza Italia, Ugo Cappellacci: “Siamo certi della buona fede di Fassino, la sua storia personale parla per lui”.
“la sua storia personale parla per lui”
appunto…
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olezzante a sua insaputa
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lo smemorato del duty free
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La moglie a Fassino: “hai il profumo in tasca o sei solo contento di vedermi?”
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fosse che fosse la volta buona per liberarci di un caxxone…?
pardon, volevo dire cacicchio…!!!
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In 50 anni di attività politica non ho mai compiuto gesti simili.
Se Fassino vuole aprire una profumeria perché non lo fa? Poi vediamo quanti voti prende.
Che poi fa ridere il doppio, pensare che uno fa il politico per 50 anni e pensa di NON essere un arraffone…
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Il tipo di profumo e’ quello preferito da sempre dagli apparati del PD : “ Eau de inciucio “, un classico.
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questo se non faceva il politico sarebbe stato un povero mendicante
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Un gesto tipico di chi pensa di potersi permettere di assumere la tasca del proprio cappotto come carrello della spesa
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Fassino è uno di quei politici lontano anni luce dalla mia idea di politica. Uno che ne vive da 50 anni, non può essere che un prepensionato a spese nostre truccato da parlamentare. Le sue idee sono precarie, oppure dannose e grottesche. Tuttavia sono propenso a credere nell’incidente, non avrebbe senso rovinarsi la reputazione che da sola farebbe già suonare gli allarmi se essi rivelassero gli stipendi rubati. Se il presidente degli US stringe la mano all’aria, non vedo perché lui che è un teenager non può dimenticare un profumo.
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Non ho grande simpatia per quest’uomo, tuttavia credo nella sua buona fede. Secondo me la sua ricostruzione è esatta anche se penso che si sia addirittura dimenticato di di passare alla cassa distratto com’era dalla telefonata. Mi rifiuto di pensare al dolo. Sarebbe da deficienti pensare di poterla fare franca, almeno per come sono state raccontate le immagini dei video.
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speriamo che alla luce del furto questo parassita esca finalmente dalla scena e si gode l’immeritata pensione.
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Non avrà rubato il profumo ma di sicuro gli stipendi da parlamentare di sicuro. Non si può neanche dire braccia rubate all’agricoltura con quel fisico disgraziato.
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Grillo, “Fatti un tuo duty free e vedremo quanti profumi ruberanno”.
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«“Questa storia mi fa stare male, in vita mia non mi sono mai appropriato di nulla”, ha detto.»
A parte, s’intenda, dello stipendio ricchissimo, del quale ho anche sventolato il cedolino qualche tempo fa in Aula. Cioè, dai, no, cioè… via. Eh!
Una cosa è chiara: ora si parlerà di questo pidokkio (in buonafede, sia chiaro) e si smetterà di parlare di tutto il resto, che sono poi le cose importanti. Che trucchetti da prestigiatore, oh! 💪🏼
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“in vita mia non mi sono mai appropriato di nulla”. Falso come Giuda Iscaridiota: lui, con i suoi degni sodali di qualsivoglia partito, si è appropriato – citando il titolo di un bellissimo film – de “la vita degli altri”.
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