STASERA SU REPORT – Il direttore del personale Paolo Concordia, indagato, coinvolse la ministra: sapeva dei dipendenti in Cig che lavoravano lo stesso

(DI NICOLA BORZI, THOMASMACKINSON, DAVIDE MILOSA – ilfattoquotidiano.it) – Si è sempre dichiarata estranea. Ma la linea del “poteva non sapere” per il ministro del Turismo Daniela Santanchè si sfalda davanti a due pezzi di carta di pochi grammi, come sotto il peso della pila di faldoni con cui la Procura di Milano l’ha avvisata della conclusione delle indagini per truffa sulla cassa Covid e per falso in bilancio in Visibilia, il disastrato gruppo editoriale-pubblicitario di cui la senatrice di Fratelli d’Italia è stata fondatrice e amministratrice sino a novembre 2021. L’accusa di truffa all’Inps verte sul fatto che 13 dipendenti di due società del gruppo Visibilia fossero in Cassa Covid a zero ore mentre in realtà lavoravano in presenza. Entrambi i documenti confermano quanto rivelato dal Fatto il 5 novembre 2022. Il 22 marzo 2020 Visibilia Editore comunicava che nonostante “le misure restrittive e la decisione del governo di chiudere tutte le attività non essenziali” non avrebbe “bloccato la produzione e la vendita dei giornali. L’attività operativa viene garantita in smart working e dove necessario fisicamente”. Il 20 aprile seguente il cda di Visibilia Editore, presieduto da Santanchè, deliberava “di mantenere invariato l’organico, ma di ricorrere allo strumento della cassa integrazione in deroga, con diversi regimi per il personale, dal 2 marzo 2020… La cassa integrazione ordinaria prevede il versamento al lavoratore di un’indennità pari all’80% circa dello stipendio”.
Come mostrerà stasera su Rai3 Report, che torna sul caso, a inguaiare la ministra sono due email inviate da Paolo Concordia, collaboratore esterno come gestore del personale di Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria. Concordia è indagato nel filone dell’inchiesta sull’ipotesi di truffa all’Inps e ha chiesto di essere interrogato dai pm. Le due email fanno riferimento al ruolo di Santanchè o la vedono addirittura tra gli indirizzatari.
La prima è una risposta di Concordia a Federica Bottiglione, ex responsabile dei rapporti con gli investitori di Visibilia. Bottiglione fu la prima ad accorgersi di essere stata posta in Cassa Covid a zero ore a sua insaputa. Il 20 ottobre 2021 Bottiglione chiede lumi sulla durata della cassa a Concordia, manager che mandava anche a lei i cedolini dello stipendio. La manager ha un motivo in più per farlo: deve comprar casa ed è preoccupata perché la cassa non aiuta sotto il profilo delle garanzie necessarie, per cui chiede a Concordia conferma che sia almeno terminata: “Non vorrei ci fossero problemi con la banca”, scrive. Tre minuti dopo arriva la risposta di lui: “Ciao Fede, devo avere conferma dalla dottoressa di questo”. La dottoressa è il nome usato in azienda per Daniela Santanchè, che esce di scena dal consiglio di Visibilia un mese dopo, a novembre 2021, lasciando tutte le cariche.
La seconda email, datata 19 aprile 2022, dimostra che quei dipendenti che non dovevano essere al lavoro sono stati pure premiati per quanto lavoravano in un periodo nel quale di produzione proprio non ce ne doveva essere. La firma sempre Concordia: “L’azienda, per ringraziare tutti della sempre proficua collaborazione e impegno mostrato, anche in questo periodo lavorativo di difficoltà, ha deciso di elargire un premio aziendale per l’anno 2021 a tutti i dipendenti; riceverete pertanto il tutto nei prossimi giorni”. Destinatari sono sei dipendenti e in copia ci sono Santanchè e il suo compagno Dimitri Kunz, indagato con lei nel filone sulla Cassa Covid e pure in quello sui falsi in bilancio.
Tanto estranea alla gestione del personale dunque la ministra non pareva essere, se veniva informata del premio insieme ai destinatari. Ma non basta: nel periodo della cassa Covid, a Bottiglione era stato chiesto più volte di partecipare alle riunioni del consiglio di amministrazione come segretaria, per mandare a Consob e mercati i comunicati aziendali.
C’è poi il filone del falso in bilancio dove spuntano chat del compagno della ministra, Dimitri Kunz, su possibili stratagemmi usati per aiutare Santanchè. Tra questi la sottoscrizione da parte di Antonino Schemoz (anch’egli indagato per falso in bilancio) del 5% di Visibilia Srl, per non lasciare alla senatrice la totalità del capitale che l’avrebbe esposta al rischio di dover ripianare da sé i debiti. In una chat sull’operazione Kunz scrive “Dobbiamo ricordarci che entro il 31 dicembre Schemoz deve versare alla Dott”(oressa, il riferimento usato in azienda per la Santanchè, ndr), “5k”. Gli rispondeva Concordia “Immagino che li prenda da Visibilia” e un altro manager “O dal cavaliere mascherato”. Parole che fanno supporre un’operazione simulata. Parole che ora i tre dovranno spiegare agli inquirenti.
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la PRENDITRICE Garnero
https://youtu.be/MHJec7GYs_o?si=bo_UKOERtXegdxVi
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PITONESSA/ BIDONESSA…
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ecco perchè ballava felice per la truffa riuscita
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Un altro tassello che si aggiunge agli altri già presenti.
Spero che la prossima notizia sia quella dl rinvio a giudizio.
Meloni, se sarà di parola, ma ne dubito, dovrebbe silurarla.
Per lei, politicamente, sono rimaste un paio di spiagge: Calenda e Renzi; sempre che l’ 11 giugno 2024 queste spiagge non risultino erose, seriamo definitivamente.
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La (im)Prenditrice che ogni azienda che ha gestito, va in fallimento.
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