A mezzanotte centinaia di persone hanno acceso un joint per festeggiare alla porta di Brandeburg

(repubblica.it) – Dopo Malta nel 2021 e il Lussemburgo l’anno scorso, la Germania è da oggi il più grande paese dell’Ue a legalizzare l’uso ricreativo della cannabis, con una riforma che ha suscitato tante aspettative quante paure. A mezzanotte, l’ora dei primi spinelli “legali”, diverse centinaia di persone hanno festeggiato il cambiamento della legge davanti alla Porta di Brandeburgo, nel cuore di Berlino.

La legalizzazione “light”
La liberalizzazione “light” riguarda quasi solo il consumo privato, non la commercializzazione, che resta vietata, anche se il governo ha annunciato di voler avviare una sperimentazione in alcune zone della Germania per valutare l’impatto dei negozi di cannabis.
In base alla legge che entra in vigore oggi, ogni adulto potrà possedere 50 grammi di cannabis (25 grammi fuori da casa propria) o tre piante. In futuro sarà legale anche ordinarne i semi online, ma solo per il consumo privato.
I cannabis club
La legge istituisce anche i “Cannabis Club”: i membri (fino a 500) potranno coltivarla ma soltanto per uso personale. Venderla o cederla a terzi sarà vietato anche per loro. E in città sarà difficile fondare un “Cannabis Club”: le coltivazioni dovranno essere ad almeno 200 metri da ogni scuola, parco giochi, palestra per ragazzi, insomma, lontana dai minorenni.
Eh, beati loro. Qui siamo al medio evo, comunque. Con questi anti-progressisti di destra, poi… figuriamoci.
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Tema molto delicato.
Si tratta di una scelta e, come tutte le scelte, presenta vantaggi e svantaggi.
Da decenni ormai si combatto il traffico e il consumo di stupefacenti.
Un tempo sufficientemente lungo per poter trarre qualche conclusione; a cosa è servito?
Forse a limitare il consumo? Può essere, ma è tutto da dimostrare.
Quel che è certo è che abbiamo creato la più grande multinazionale: la mafia (o le mafie)
La teoria economica insegna che non va perseguito il consumo degli stuepefacenti, ma il traffico se si vuol intraprendere un’azione efficace di contrasto; in tal senso il governo tedesco sta operando bene.
Si tratta comunque di una porzione di mercato degli stupefacenti, anche se importante.
Inoltre rendere legale la cannabis significa evitare che in commercio ci finiscano droghe ritenute simili (spice, K9), ma che simili non sono per quel che riguarda gli effetti.
Risolto il problema dunque? Direi proprio di no.
A Vancouver stanno sperimentando la liberalizzazione di tutte le droghe; anche quelle pesanti; la situazione sta diventando disastrosa.
Ritengo quindi che il problema non si risolva liberalizzando o inasprendo le pene per il traffico o il consumo.
Il consumo di droghe è un effetto, non la causa; è necessario comprendere perchè si consumano certe sostanze e fare una campagna martellante di dissuasione.
Lo stesso andrebbe fatto con l’alcol ed il tabacco; ma ci sono forti interessi in gioco e quindi non se ne fa niente.
Ognuno per se e Dio per tutti
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