
(ANSA) – ROMA, 27 FEB – “Questo è il vento nuovo della Sardegna”, che “spira dalla Sardegna verso il continente”. Questo “significa che, se riusciamo a costruire un progetto serio e credibile, convincente per i cittadini, noi possiamo vincere ed essere competitivi” senza “cartelli elettorali”. Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte a L’Aria che Tira. Per Conte questa “è una sconfitta personale” di Meloni”. “Giorgia Meloni qua ci ha messo la faccia, Cagliari e la Sardegna è piena ancora di gigantografie di Meloni fiera e forte”, ha spiegato.
CONTE, MELONI DEVE METTERE LA FACCIA SU SCONFITTA TRUZZU
(ANSA) – CAGLIARI, 27 FEB – Paolo Truzzu, con la sua dichiarazione che si prende tutta la responsabilità della sconfitta, “é stato molto generoso nei confronti della presidente Giorgia Meloni perchè è lei che l’ha scelto. In realtà Giorgia Meloni ha riempito la campagna elettorale di gigantografie con la sua faccia: non so se ha dichiarato qualcosa ma non ci ha ancora messo la faccia, forse è il caso di mettercela personalmente perchè credo abbia gestito questa vicenda un po’ con arroganza”. Lo ha detto Giuseppe Conte a margine della conferenza stampa di Alessandra Todde.
SARDEGNA: CONTE, PER SALVINI PANNI SPORCHI SI LAVANO IN CASA
(ANSA) – ROMA, 27 FEB – “L’interpretazione migliore” delle parole del vicepremier Matteo Salvini è che “i panni sporchi ci sono ma si lavano in casa e non in conferenza stampa”. Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte commentando le parole di Salvini sul voto in Sardegna a L’Aria che tira.
CONTE, CITTADINI STANCHI DI PROMESSE NON MANTENUTE
(ANSA) – CAGLIARI, 27 FEB – “I cittadini, e i sardi lo hanno già dimostrato, credo che si siano un po’ stancati di facili promesse da campagna elettorale che quando si va a governare vengono messe da parte e si fa il contrario: ecco queste cose si pagano”. Lo ha detto Giuseppe Conte a Cagliari per festeggiare Alessandra Todde prima governatrice donna della Sardegna. “Ho visto le immagini della Meloni quando è arrivata ed è salita sul palco, assolutamente prestigiosissimo – ha aggiunto il leader M5s – non si è fermata un minuto a parlare coi cittadini sardi ed è ripartita”.
Fare la super figa avendo il qulo basso non paga😂
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Conte dixit: “Questo è il vento nuovo della Sardegna”
A beneficio di quelli che spaccano il capello in quattro quando tocca agli altri e anche per ridimensionare un po’ l’eccesso dell’ affermazione di Conte, qualche numero (di quelli usati fin qui dai simpatizzanti di quella parte contro i nemici – perché non hanno avversari, ma nemici).
PERCENTUALI
È evidente a chiunque (persino Travaglio lo ha sottinteso) la vittoria, che tale resta, è di un incollatura. Tanto per ricondurla a termini afferrabili nel senso comune, se a votare fossero state 500persone, la ripartizione sarebbe stata questa (con le percentuali definitive e non più ballerine):
227 voti Todde
225 voti Truzzo
43 voti Soru
5 voti Chessa
In pratica, Todde a vinto perché due persone in più su 500 l’hanno votata. Che per questo si possa dire che il vento è cambiato mi pare velleitario visto che parliamo di governo dei cittadini che sono sostanzialmente divisi a metà. Semmai, quello che è successo è che al poso di darsi ancora le martellate sugli zebedei andando separati, la Schlein ha chinato la testa e sostenuto la Todde nel suo inseguimento del grillismo e nella sua visione radicale.
AFFLUENZA
Da questa parti non si fa altro che dire che la Meloni (ma il discorso vale anche per altri) non ha vinto veramente le politiche perché se tutti avessero votato non ce l’avrebbe fatta: ha vinto per il forte astensionismo. A parte che questa affermazione è una castroneria sul piano della statistica (se l’offerta politica non cambia, anche se tutti votano – astensione zero – dovendo scegliere tra quella di offerta, le percentuali si confermano identiche) facciamo qualche considerazione sui numeri.
Se la Giorgia non è maggioranza nel paese perché, come si sostiene qui, ha preso il 29 e slitta percento del 63,91% (affluenza votanti politiche 2023) quale maggioranza avrebbe allora la Todde che non solo ha vinto per un pugno (ma davvero un pugno) di voti, ma oltretutto li ha presi con un’affluenza ancor più bassa delle politiche: un misero (se già era misero 63,91%) 52,4%.
Tutto ciò per amore di verità e per onestà intellettuale che, tra Putin, Israele, vaccini, magari anche terra piatta sembra latitare parecchio in queste pagine.
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Il vento è cambiato perché ora si potrà cambiare il sistema di gestione di una regione mal governata sinora!! Con onore e disciplina, con coraggio e volontà, con umiltà e fermezza!! Ecco il vento com’è cambiato!
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Innanzitutto la Meloni ha vinto col 26 e rotti NON col 29.
Secondo: forse non dovresti considerare che la Todde ha vinto per due persone in più su 500 (e sorvolo sulle proporzioni per seguire il tuo esempio), ma NONOSTANTE che i restanti voti del csx corressero da soli.
Quindi: NONOSTANTE l’assenza dei 43 voti di Soru e dei 5 voti della Chessa.(227+43+5= 275 voti per un VERO campo largo, magari un po’ meno senza Bin Rignan)
Perché NOI non usiamo accoltellarci, per poi correre uniti per il POTERE, come quegli altri.
Altrimenti non ci sarebbe stata storia!
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Certo che ci vuole una certa faccia tosta per venire a dare lezioni di “amore di verità” e “onestà intellettuale” e al contempo:
• aggiungere un bel 3% all’ultima vittoria della Meloni;
• scegliere (appositamente?) la proporzione più adatta a far apparire la vittoria di Todde più risicata possibile (avrebbe volentieri scelto un campione di 250 persone, in modo da far apparire 1 solo voto di scarto, se non si fosse reso conto di correre il rischio di rendersi un pochino ridicolo?);
• far finta di non capire che chi sostiene che l’astensionismo ha favorito Meloni sottintende – ovviamente – che molte astensioni sono dovute alla disaffezione degli elettori di sinistra ai “”propri”” partiti di riferimento (quelli di destra mi sembrano al contrario molto accalorati da SB prima, Salvini poi, e Meloni ora); vero o no che sia, che c’entrano le “castronerie” statistica?
Personalmente poi, io ho parlato di “molte più ombre che luci” in questa vittoria, e non mi pare di essere stato il solo; mi è parso in generale di percepire un’esultanza sicuramente più dovuta alla vittoria che ai numeri, poco esaltanti.
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Ec nonostante che i restanti ELEMENTI (e non VOTI) del csx… etc
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A proposito:
“Carlo Calenda: “Mai più soli alle regionali. Impossibile NON parlare con Conte””
Beh ha imparato… forse.
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Per interesse ovviamente!! Esclusivamente per quello!! Pe..o di me..a eta e pe..o di me..a rimane..🤬
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Però non gli si può dare torto, anzi; meloni è volata in Sardegna e l’isola era tappezzata col suo faccione. Tralasciando che il candidato, odiato, era il suo, meloni era convintissima di stravincere, invece ha perso. E come ormai evidenziano in tanti, è stata spazzata via quell’aura di infallibilità che tv e giornali hanno contribuito a costruire.
Solo quella però, il consenso, anche se scricchiolante, ancora tiene.
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Quello che mi da soddisfa, come detto in altro comm…., 10 liste battono 29 liste….tenuto pure conto anche delll’alto astensionismo.
Della serie andate che mi faccio i cosi miei!
E chisse se per i giovani non c’è futuro!
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Ragazzi, la Todde da sola ha più lauree del triumvirato di mer… che ci governa!
Fosse che gli italiani si stiano svegliando e premiano le persone andando a vedere cosa ci sia dietro gli slogan?
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Spero solo che l’entusiasmo del campo allargato non si allarghi troppo includendo, già dalle prossime tornate, gente che DEVE rimanere fuori da ogni possibile alleanza,anche a costo di perdere.
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Ovviamente contento della vittoria della Todde.
Più ancora della sconfitta della Meloni.
Poi nel merito. Che l’alleanza M5s-PD ( con AVS per me meno imbarazzanti del PD, almeno Fratoianni, già ho più riserve per Bonelli) sia una necessità, soprattutto in elezioni regionali, è oggettivo. Se non ti allei perdi.
Poiché poi devi amministrare una Regione e non indirizzare le politiche del Paese, puoi darti più di un pizzico sulla pancia e accettare un accordo con la Schlein. Alle politiche però è tutt’altra storia.
E ad ogni modo togliersi la soddisfazione di far andare storto il boccone sardo alla Premier, ormai sempre più arrogante, pagliaccia e funzionale ad interessi sovranazionali ( delle oligarchie e delle lobby d’oltreoceano), non ha prezzo.
Che il divario di voti sia minimo è verissimo.
Che il centrodestra, rispetto a questo centrosinistra ( di Calenda e Renzi non so che farmene, anzi lo so…) sia ancora leggermente sopra in termini di voti alle liste è pure questo verificabile. Contesto una sola cosa nettamente. Immaginare che l’astensione possa dustribuirsi equamente sulle due coalizioni è falsissimo. Non c’è controprova, ma chi non vota ( salvo casi rarissimi) tende a non votare soprattutto per il disgusto verso la classe politica che governa ma non trova una proposta fortemente alternativa e credibile in chi si oppone. Ossia voterebbe contro chi governa ( o ha governato la Regione) ma vuole una novità importante su cui puntare. Altrimenti resta a casa.
Quindi sono certo che se apparisse sulla scena una figura guida e quindi un movimento politico lontano dai soliti teatrini cotti e stracotti, che come faceva il M5s delle origini manda afk il Potere destro ( come sinistro quando è lui a dare le carte), quel 47% che non vota, almeno al 70% voterebbe l’alternativa al potere del momento. E oggi il Potere ha la faccia ipocrita e falsa di Giorgia Meloni.
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