Dopo un esposto presentato dal deputato di Avs, Angelo Bonelli, dalla segretaria del Pd, Elly Schlein e da Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italia

(ilsole24ore.com) – Un fascicolo di indagine, senza ipotesi di reato e indagati, è stato aperto dalla Procura di Roma dopo un esposto presentato dal deputato di Avs, Angelo Bonelli, dalla segretaria del Pd, Elly Schlein e da Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italia, in relazione al progetto sul Ponte dello Stretto di Messina. La denuncia di 9 pagine era stata depositata a piazzale Clodio il primo febbraio e riguarda «l’attività di progettazione e realizzazione» della infrastruttura.
Salvini: il Pd mi ha denunciato? Il Ponte è un diritto
«Solo in Italia si riesce a fare battaglia politica su un ponte, una autostrada, sulla Tav. Quello sullo Stretto serve a unire milioni di siciliani, inquinare di meno, viaggiare più in fretta. Il Pd ha fatto una denuncia alla Procura perché vogliamo fare il ponte, che è un diritto di milioni di italiani». Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenendo a Mattino 5. La probabilità che si faccia il ponte sullo Stretto da zero a 100?: «È 100», ha detto il vicepremier.
il ponte non e’ per l’ambizione velleitaria del salveni, la tecnologia attuale non e’ sicura, tantomeno il suo ideale l’ideale politico, a volere unificare l’italia mentre cerca di dividerla, vuole solo passare alla storia per quello che fecit il ponte, grande presunzione per un buzzurro padano, nel sud non hanno ancora finito di costruire una decente rete stradale in 20 anni, figuriamoci il ponte, che porta imprevisti ogni giorno, disastri, e malaffare, col rischio che alla fine non funziona, come di solito vanno le cose in italia…
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Sul piano prettamente tecnico il ponte in zona sismica si può costruire ed è sicuro
Ne è un esempio il ponte Akashi-Kaikyo in Giappone; che oltre ad essere zona sismica è pure soggetto ai tifoni.
Il progetto che si vorrebbe realizzare da noi prevede un ponte a campata centrale lunga.
Una struttura del genere è di per se flessibile ed è in grado di attenuare la potenza delle scosse proprio perchè è deformabile; inoltre sui piloni si possono installare dissipatori sismici.
Tutto questo in teoria.
La pratica emerge quando si arriva in Italia, come poi tu sottolinei.
Che probabilità ci sono che il ponte venga realizzato rispettando i criteri di buona pratica costruttiva? ( senza magna-magna, tradotto in italiano moderno)
Visto lo stato in cui versa l’autostrada Messina Palermo, inaugurata da Berlusconi , quindi relativamente recente, direi che il ponte sullo stretto serve, con buona probabilità, solo a dare lavoro, quello vero, alle procure e poi a concludersi con un nulla di fatto grazie alla prescrizione.
Al limite ci andranno di mezzo solo i pesci piccoli; un pò l’andazzo del ponte Morandi, per intenderci.
Le infrastrutture, in generale, vanno fatte su questo non c’è dubbio, ma devono essere inserite in un piano di sviluppo/rilancio economico più ampio.
Fare un ponte tra due aree depresse e che, demografia docet, tenderanno ad essere ancora più depresse, significa buttare via i soldi.
Potrei fare altre considerazioni, ma meglio non dilungarsi.
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tutto nel senno del poi,,,,
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Personalmente sono contrario al ponte , credo si comprenda se uno legge il commento per intero.
Tale contrarietà non è dovuta a ragioni tecniche. nasce da ragioni finanziarie contestualizzate alla realtà in cui il ponte si dovrebbe costruire.
Nasce dal fatto che realizzare il ponte significa tirare via il pane di bocca alla mafia e alla ndrangheta che gestiscono la compagnia di navigazione Caronte e quindi ritengo sia difficile che riescano a farlo; la mafia non si lascia tirare via il pane di bocca tanto facilmente.
Nasce dal fatto che il project management sarebbe americano.
Io mi chiedo perchè dovrebbero farlo i giapponesi o il PM dovrebbe essere americano.
Sarebbe meglio, se si dovesse fare, che lo facessero società italiane per intero E FATTO COME DIO COMANDA.
Fare BENE un’opera del genere sarebbe un fiore all’occhiello, ma le imprese coinvolte, specie quelle in SUBAPPALTO (capisci a me) non hanno tanta lungimiranza.
Quindi è meglio che non lo faccia nessuno.
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io non sono un ingegnere ma qualche nozione d’impiantistica ce l’ho, e se sono capaci di costruire isole dèstrazione sottomarina sul fondo del mare, possono costruire una torre che sostine il ponte a bilanciere senza sostegni fissi, per compensare le eventuali oscillazioni, questa e’ un idea da studiare, per esempio
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volevo dire…allora lo chiedano ai giapponesi di costruirlo…avrei piu’ fiducia in loro
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Vuole passare alla storia dici? Dubito fortemente, anche perchè sa benissimo che il ponte non si farà.
Ritengo molto più probabile che voglia passare alla cassa.
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finira’ come il ponte sul fiume kway…
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E vai si comincia alla grande🤔👍
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Per pietà, anche basta magnare sulle opere pubbliche , nessuno riesce a fargli entrare nella zucca che agli italiani tutti del ponte sullo stretto non frega una mazza !
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Il ponte sullo stretto Messina Denaro serve a collegare Salvini e la banda di rancorosi al governo a un apparato che si mangerà un altro miliardo di euro senza fare proprio un bel nulla, tant’è vero che non si sono nemmeno presi la briga di fare un nuovo progetto pur di mettere subito in moto una macchina che inevitabilmente girerà a vuoto.
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Peccato. Cominciavo a divertirmi.
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Al netto delle solite bojate ruttate dal buzzurro magnasarcicce, l’ho detto e lo ridico: il ponte IN SÉ potrebbe pure essere una cosa valida. Leggo sopra che Lionheart70 dice che il problema sismico non sarebbe poi un problema, e non ho alcun problema a fidarmi di quel che scrive; io non ne so nulla di questioni sismiche: leggo solo “cose” in giro in rete, ma a sbagliar ‘fonte’ oggi ci vuole un attimo. D’altra parte se lo han fatto in giappone, mi fiderei più di ingegneri nipponici che non italiani. Ma vabbè.
Come appunto ho già scritto in passato qui su IS, mi preoccupa una solra questione: è matematico che prima o poi (PRIMA O POI) ci sarà un incidente, anche considerato che sul ponte ci magneranno a sazietà i soliti furbi italioti protetti dalla politica mafiosa, pertanto vorrei solo sapere cosa succederà quel maledetto giorno lì. Qualcuno si farà male, per un motivo X o Y, e nessuno pagherà, come è successo col ponte Morandi, tale e quale. Alché inzieranno i solito piagnistei, i soliti politici che “correranno” sul luogo del disastro (corrono sempre tutti, i politici, quando c’è un incidente, a iniziar dal Presidente Smattarella per proferire le sue solite, (però profonde, eh!), parole di cordoglio; vedeste qualche giorno fa quando c’è stato il crollo dei piloni a Firenze come ha corso il Presidente della Regione Giani, e non parliamo di Nardella il syndaco. Anche lui pareva d’essere alla Formula 1, da quanto correva! Come sempre dopo alcune ore… silenzio di tomba – e non uso la parola “tomba” senza un certo disagio, credetemi) a dire male della parte politica opposta, quale che essa sia, o sarà. Quindi insomma, il ponte potrebbe pure starci se non fosse per questo: che è roba fatta male in partenza, al risparmio e per favorire amici e amichetti, che ovviamente per aumentar il profitto tireranno sulla sicurezza. La solita fregatura, il solito pacco all’italiana… Ecco il mio timore.
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