Il volo della tregua. Meloni, Salvini e Tajani insieme verso la Sardegna, confronto ad alta quota su Putin e terzo mandato

(repubblica.it) – Tensioni da smaltire in un’ora scarsa di volo. Tutti e tre insieme. La premier Meloni e i due vice Tajani Salvini raggiungeranno Cagliari per il comizio di chiusura della campagna del candidato governatore Truzzu a bordo del medesimo volo (di Stato), al termine del Consiglio dei ministri previsto nella tarda mattinata. Sarà una riunione rapida su provvedimenti fiscali, ma è quel che avverrà a margine del Cdm a segnare la giornata politica.

La tensione è altissima fra i tre leader della coalizione. Su due fronti. La linea morbida di Matteo Salvini su Putin nella vicenda Navalny, innanzitutto, che ha portato perfino l’Unione europea a intervenire, esponendo l’esecutivo a una pessima figura sul piano internazionale. In seconda battuta, il caso terzo mandato dei governatori e dei sindaci. La Lega ha deciso e annunciato che non rinuncerà al suo emendamento e domani in commissione Affari costituzionali al Senato la maggioranza potrebbe ritrovarsi alle prese con una imbarazzante conta interna. La conseguenza più probabile: la sconfitta del Carroccio e la bocciatura della sua proposta, con conseguenze politiche a cascata ancora tutte da decifrare.

Giorgia Meloni avrebbe fatto volentieri a meno del comizio congiunto nel capoluogo sardo. E non solo per le tensioni degli ultimi giorni. Il fatto è che le quotazioni del candidato Truzzu, il sindaco di Cagliari fortemente voluto da FdI per l’Isola – a spese del governatore uscente Solinas, targato Lega – appaiono pericolosamente in discesa. Una sconfitta in Sardegna sarebbe doppiamente problematica per la leader e il suo partito. Intanto, perché segnerebbe una prima pesante battuta d’arresto della destra dalle politiche del 2022 e in vista delle Europee l’evento si trasformerebbe in un pessimo viatico. In secondo luogo, perché il centrosinistra al voto di domenica si presenterà spaccato: con l’ex sottosegretaria Todde sostenuta da Pd e M5S e Soru, in corsa solitaria. E l’eventuale passo falso del centrodestra, al contrario unito, segnerebbe una sconfitta doppia, appunto.

Chissà se basterà quell’ora di volo per smussare gli angoli e siglare l’ennesima tregua obbligata fra i tre alleati.