Il presidente della Campania: “Sono scappati tutti”. Poi esprime solidarietà alle forze di polizia ieri in piazza e attacca il ministro Piantedosi

(di Alessio Gemma – repubblica.it) – Arriva al teatro Sannazaro di Napoli con il sottofondo di Bella Ciao. Parla con un filo di voce, afono dopo la manifestazione di ieri a Roma. Vincenzo De Luca non arretra di fronte agli operatori culturali penalizzati dal blocco dei fondi Fsc deciso dal governo.

“Ho letto sui giornali di stamane di un insulto di De Luca alla Meloni – arringa il governatore – Siamo alla follia. Hanno mandato in giro un fuori onda (nel video il governatore replica alla premier “Lavora tu, str…”, ndr). L’unico insulto l’ha fatto Meloni a quelli che hanno manifestato. Non decide lei quando e dove manifestare. Insulto l’ha fatto il governo che non voleva che i sindaci con la fascia attraversassero via del Corso. Un insulto trovare le porte sbarrate del governo”.

Poi De Luca ricostruisce quello che è successo ieri a Roma, il tentativo vano di parlare con qualcuno al ministero della Coesione. E la virata verso Palazzo Chigi. Nulla da fare, l’unico interlocutore è stato il prefetto di Roma.

“È il governo Meloni – Badoglio, se ne erano scappati tutti. Il ministro Piantedosi, purtroppo nostro concittadino, è colpevole due volte per non aver alzato il dito nei confronti della Campania, e per essere stato latitante tutta la giornata. Solidarietà alle forze di polizia, che non sapevano in piazza con chi parlare”.