Le dichiarazioni di Alessandro Morelli dopo le polemiche su Sanremo. Per i dem “è la completa negazione dei diritti e delle libertà sancite nella nostra Costituzione”

(repubblica.it) – “Un’assurdità”. Così Ubaldo Pagano, deputato del Partito democratico, liquida le dichiarazioni rilasciate dal senatore della Lega e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alessandro Morelli che, in una intervista rilasciata a Libero, parlando di Sanremo e delle polemiche sulle dichiarazioni dei cantanti, a partire dai casi legati a Dargen D’Amico e Ghali, dice: “Gli artisti dovrebbero salire sul palco, fare la loro bella esibizione e andarsene”. Morelli arriva a proporre: “Per le prossime edizioni sarebbe utile pensare a una sorta di Daspo per chi utilizza quel palco per fini diversi da quelli della musica. Non solo per Sanremo per tutti i palcoscenici Rai”.

Alessandro Morelli (Lega)

Dura la replica dell’esponente dem: “Quanto dice Morelli è di una gravità inaudita perché è la completa negazione dei diritti e delle libertà sancite nella nostra Costituzione. Ma sono anche esternazioni ridicole, considerato l’uso totalizzante delle reti Rai che proprio il suo governo fa quotidianamente”. E nella commissione di vigilanza Rai un’altra deputata Pd, Ouidad Bakkali, commenta: “Per il sottosegretario Morelli i cantanti sono come i menestrelli di corte: possono cantare ma non hanno il diritto di esprimere opinioni. E se osano parlare devono essere cacciati dall’Ariston”.

Ipotesi che anche Avs definisce “farneticanti”: “Peccato che il ruolo del Servizio pubblico sia proprio quello di informare i cittadini, e non di fare la cassa di risonanza del governo di turno, e quello degli artisti è di far riflettere con le loro opere e le loro parole”, commentano Angelo Bonelli e Peppe De Cristofaro. “Dopo l’editto bulgaro il daspo per gli artisti: tra poco fuori dalle cariche pubbliche chi non si iscrive a FdI”, chiosa un altro deputato Avs, Marco Grimaldi.