Tenere i propri soldi sul conto corrente costa sempre di più, circa 134 euro l’anno. Ma lo stesso non vale per chi sceglie un conto online

(affaritaliani.it) – Avere un conto costa sempre di più, ma ci sono delle soluzioni. Rispetto al 2023, tenere i propri soldi sul conto corrente costa circa 134 euro l’anno, in crescita del 2,4%. Spesa, in realtà, che può toccare anche i 200 euro con un utilizzo solo in filiale. Ma secondo l’indagine dell’Osservatorio ConfrontaConti.it, la questione è leggermente diversa per chi ha sceglie invece un conto online.

Infatti, discostarsi dalle banche tradizionali può portare al consumatore un risparmio di circa il 5,6% sulla spesa annuale. In ogni caso, il costo del conto corrente varia in base a diversi fattori, sia fissi sia legati al tipo di risparmiatore e al modo in cui questo utilizza gli strumenti bancari messi a disposizione. Per questo motivo, l’indagine ha definito i tre profili di cliente tipo (single, coppia e famiglia) e le tre modalità di utilizzo del conto (online, misto e no Internet).

Costi in crescita per le banche tradizionali
Considerando la media di tutte le combinazioni di tipo di conto, tipo di cliente e tipo di utilizzo, si registra una spesa annuale di 134 euro. Con le banche tradizionali, invece, la spesa annuale è pari, in media, a 161 euro, con un incremento leggermente superiore (+3,3%). L’aumento è più significativo (+6%) per i risparmiatori che adottano un utilizzo solo online del conto aperto con una banca tradizionale. In questo caso, l’esborso annuale medio è di 125 euro.

Aumenti minimi (+1,3%) per l’utilizzo no Internet di un conto corrente con una banca tradizionale che, in ogni caso, resta lo scenario d’uso più costoso, con una media di 200 euro all’anno. Per la famiglia si registra la spesa più elevata con una media di oltre 225 euro all’anno. Con un utilizzo misto, invece, la spesa annuale è di 158 euro, con un incremento del +3,9%.

Come scrive Milano Finanza, nel confronto tra gennaio 2023 e gennaio 2024, l’indagine ha rilevato un aumento del +5,5% del canone annuo dei conti correnti per i consumatori. In media, la spesa per il mantenimento del conto sfiora i 45 euro all’anno. L’aumento è più significativo per le banche tradizionali, con un canone che sfiora i 60 euro all’anno, registrando una crescita del +7,2% su base annua. Molto più accessibili i conti online: il canone è in leggero calo (-1,6%) con una media di circa 29 euro.

Giù le carte di credito
Da segnalare anche una riduzione del costo della carta di credito, pari, in media, a 32,34 euro all’anno (sono considerate le carte entry level, in genere chiamate Classic). Il calo è del -4,7%. Con le banche online diventa sempre più conveniente accedere a una carta di credito: il canone annuo è di poco più di 18 euro, con un calo del -15% rispetto alle rilevazioni precedenti.

Per quanto riguarda la carta di debito, invece, si registra un aumento del costo annuo (pari a 4,25 euro) con molti istituti che hanno introdotto un canone per il mantenimento della carta, in passato quasi sempre inclusa a costo zero per i clienti. Aumentano (+4,6%) le commissioni per il prelievo da altra banca, pari, in media, a 1,63 euro per operazione (in alcuni casi, la commissione è azzerabile superando un certo importo o sono inclusi alcuni prelievi gratuiti).

L’aumento è legato esclusivamente ai conti online per cui la commissione media (pari a 1,37 euro per transazione) è cresciuta del +10% rispetto allo scorso anno. In calo, invece, la commissione per il prelievo richiesta dalle banche tradizionali. In media, il prelievo da uno sportello automatico di un altro istituto è pari a 1,93 euro (-2,5%). Da segnalare anche un aumento dei costi delle operazioni allo sportello (+8% per il prelievo e +6% per i bonifici).