(ilfattoquotidiano.it) – La relatrice speciale Onu sulla situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, è ufficialmente nella blacklist di Israele. I ministri degli Esteri e dell’Interno israeliani, Israel Katz e Moshe Arbel, hanno infatti ufficializzato che alla special rapporteur italiana non sarà permesso entrare in Israele o nei Territori occupati e chiedono al segretario generale Antonio Guterres il suo licenziamento. Si tratta solo dell’ultimo scontro tra Tel Aviv e le Nazioni Unite, dopo i botta e risposta degli ultimi 4 mesi proprio con Guterres e la diffusione di un rapporto secondo il quale membri dell’Agenzia Onu per i profughi palestinesi (Unrwa) avrebbero partecipato all’attacco di Hamas del 7 ottobre. Versione messa in discussione da alcune inchieste giornalistiche di media che hanno potuto accedere al dossier.

La decisione di Tel Aviv, secondo il giornalista Amichai Stein dell’emittente Kan, è arrivata dopo che Albanese ha affermato che le vittime del massacro del 7 ottobre non sono state uccise a causa della loro fede ebraica, ma in risposta all’oppressione israeliana. In un tweet a commento di alcune dichiarazioni del presidente francese, Emmanuel Macron, che definiva quello del 7 ottobre “il più grande massacro antisemita del nostro secolo”, la relatrice speciale aveva risposto: “Il ‘più grande massacro antisemita del nostro secolo’? No, signor Macron. Le vittime del 7/10 non sono state uccise a causa del loro giudaismo, ma in risposta all’oppressione di Israele. La Francia e la comunità internazionale non hanno fatto nulla per impedirlo. Il mio omaggio alle vittime”.

A quel punto Katz è intervenuto definendo le dichiarazioni di Albanese “profondamente preoccupanti”: “Il tempo del silenzio degli ebrei è finito – ha scritto su X – Se le Nazioni Unite vogliono tornare ad essere un organismo rilevante, il loro leader Antonio Guterres deve sconfessare pubblicamente le parole antisemite della loro ‘inviata speciale’ Francesca Albanese e rimuoverla immediatamente dal suo posto. Impedirle di entrare in Israele servirà a ricordare le atrocità commesse da Hamas, compreso lo spietato attacco agli innocenti”.