Intervista all’ex presidente dell’Inps: “Ho accettato l’offerta di Conte: corro come indipendente e guiderò la scuola politica del Movimento”

(di Francesco Bei – repubblica.it) – Pasquale Tridico, 48 anni, economista, ex presidente dell’Inps, ha deciso di candidarsi in Europa con il Movimento Cinque Stelle. Schierato a sinistra, è convinto che il futuro del Pd e dei 5S sia quello di far «fronte comune per un’alternativa di governo alle destre».
Dunque il dado è tratto…
«Sì, ho accettato la proposta di Conte, sarò capolista nel collegio del Sud. Sono contento e emozionato. È il mio il battesimo politico».
Si iscrive ai Cinque Stelle?
«Intanto mi candido come indipendente e ho accettato di guidare la scuola di formazione politica del Movimento, poi si vedrà…».
Una scuola di formazione politica, la Frattocchie grillina…
«È una cosa seria, lezioni universitarie. Un incarico a cui tengo moltissimo, perché dalla formazione nascono non solo le classi dirigenti ma nascono anche le idee. Ho cercato di coinvolgere eccellenze, persone indipendenti. Partiamo il 15 di febbraio».
Mi faccia quattro nomi di docenti?
«Chiara Saraceno, la sociologa più attenta alle diseguaglianze, Mario Tozzi per la transizione ecologica, l’ex assessore di Veltroni e Marino, Marco Causi sull’amministrazione pubblica, l’ambasciatore Piero Benassi sull’Europae. Sarà una scuola di impronta progressista».
Sono giorni difficili tra Pd e Cinque Stelle. Conte ha detto che il Pd ha una linea bellicista, dal Nazareno rispondono che lui non sceglie tra Biden e Trump. Esiste una strada per la costruzione dell’alternativa?
«Lo dico sinceramente, io sono sicuro che questa possibilità ci sia. I temi convergenti sono tanti, soprattutto sull’economia. Del resto mi sembra che in Sardegna si sia raggiunto l’accordo, così come in Umbria».
È l’ottimismo della volontà?
«Ma no, l’importante è lasciare stare il passato, con tutte le sue differenze. Se parliamo della prospettiva futura si troveranno molto più convergenze e spianeremo la strada spianata per creare un fronte comune contro questa destra».
Si potrebbe immaginare un contratto di programma, come si fa in Germania?
«Oddio, se parliamo di contratto a me viene in mente quello tra Lega e Movimento del 2018, durato solo un anno visto che le differenze erano enormi. Quel modello ricorda un fallimento mentre io sono certo che, dopo le Europee, arriverà il tempo giusto per le convergenze, quando cominceremo a confrontarci più concretamente sui temi».
Su cosa è più facile l’accordo?
«Parlo del mio campo, l’economia. Crediamo tutti che la crescita sia legata alla lotta alle diseguaglianze. Storicamente le società europee avanzate sono cresciute perché la classe media aumentava continuamente i salari e si riduceva il gap di diseguaglianza. Oggi accade l’opposto: secondo Banca d’Italia il 5% della società ha aumentato negli ultimi anni la sua a quota di reddito dal 40 al 47%, mentre il 50% della società ha visto una diminuzione della ricchezza dall’8 al 7%. Questo non solo è intollerabile sul piano morale, ma comprime i consumi, porta a una scarsa crescita e alla stagnazione».
Vi obietteranno che prima di pensare a redistribuirla, la ricchezza va creata…
«Ridurre la povertà e far ripartire i salari serve anche a creare ricchezza. L’obiettivo principale di una classe politica progressista deve essere proprio quello di riattivare la crescita riducendo le diseguaglianze. E su questo penso Pd e Cinque Stelle abbiano tutte le carte in regola per marciare nella stessa direzione».
Come ha ricordato Ezio Mauro su questo giornale, se non si condivide una stessa linea in politica estera non può esistere una coalizione di governo. Oggi tra Pd e 5S non si vede una posizione in comune, dall’Ucraina al Medio Oriente…
«La convergenza possibile la dobbiamo cercare all’interno delle politiche dell’Unione europea, dove M5S e Pd stanno quasi sempre dalla stessa parte, senza dimenticare che il M5S votò la Commissione di Ursula von der Leyen».
Il punto di attrito più forte resta quello sulla guerra in Ucraina…
«Si, ma attenzione: in Italia la posizione pacifista c’è sempre stata, ha la sua dignità, è fortemente radicata nel campo della sinistra. Lo abbiamo visto in passato, con le critiche all’intervento Nato in Jugoslavia all’invasione Usa in Iraq. Non stiamo parlando di atteggiamenti estremistici, che vanno criticati e isolati, ma della posizione persino degli ultimi Pontefici, compreso quello attuale. Mia moglie è ucraina, io sono filo ucraino, questa invasione russa l’ho vissuta con grande sofferennza anche personale, ma una forza progressista deve sempre mantenere un’orizzonte alternativo alla guerra».
Finora i 5s hanno bussato a diverse porte senza trovare ospitalità: a quale gruppo dovrebbero unirsi in Europa?
«Penso che la naturale collocazione del Movimento siano i Verdi. E sono sicuro che si approderà lì, anche se qualcuno ancora ostacola questo processo».
Intanto il M5S ha votato contro il Mes in Parlamento. Non sembra tanto europeista.
«Ha fatto bene, il Mes a questo punto, per come è fatto, rischia di essere un ostacolo a una maggiore integrazione europea. Noi invece proponiamo di portare al 5% il bilancio dell’Ue, ora inchiodato a un ridicolo 1% del Pil dei 27. E poi dovremmo fare come gli Stati Uniti con l’Inflation reduction act, un gigantesco piano di investimenti pubblici che stanno trainando la transizione green. Per fare questo dobbiamo trasformare la Bei in una Best, una Banca europea per la sostenibilità e la transizione».
Conte quando l’ha conosciuto?
«Qualche mese prima delle elezioni del 2018, quando eravamo entrambi nella squadra di governo del Movimento 5 stelle. Io ero indicato per il lavoro, lui per la Funzione Pubblica».
I suoi detrattori dicano che sia un uomo spregiudicato, capace di essere indifferentemente di destra o di sinistra. È così?
«Niente di più falso. La nostra prima chiacchierata, pensi un po’, fu su Keynes, l’economista che ha lasciato l’impronta più duratura sulla cultura progressista. Le politiche del governo Conte, dal superbonus, al blocco dei licenziamenti fino al reddito di cittadinanza, sono state politiche keynesiane».
Un giudizio su Elly Schlein?
“È la persona giusta per riportare al Pd quanti se ne sono andati”.
Stefano Feltri ha scritto che potrebbe essere proprio lei il nuovo Prodi, il federatore tra Pd e 5S.
«Quell’articolo mi ha divertito, ma io davvero penso solo a far bene per i prossimi cinque anni in Europa, sempre se sarò eletto s’intende».
quando i nomi cadono dall’alto e sono senza il sostegno della base normalmente si sfracellano sul pavimento, per cui una prece e non parliamo più del mv5s ma parliamo del partito di conte&c.
Una prece.
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Penso che di sostegno dal basso ne prenderà a valanga specialmente al sud non dimentichiamo che è stato uno degli ideatori del reddito di cittadinanza e che è stato cacciato a malo modo dall’ inps dai diversamente democratici al governo per mettere un cavallo che galoppava a destra.
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intervista al foglietto degli Agnelli-Elkann???
si sente la puzza anche attraverso il cavo della connessione internet
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Cambiare tutto perché nulla cambi.
«Noi fummo i gattopardi, i leoni: chi ci sostituirà saranno gli sciacalli, le iene; e tutti quanti, gattopardi, leoni, sciacalli e pecore, continueremo a crederci il sale della terra. »
Sipario.
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E gia’, una destra tira l’altra, un genio questo, l’IMPORTANTE E’ ESAGERARE
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Sarà anche un ottimo economista e una persona per bene. Nulla da dire su questo.
Ma se non riesce a proferire una parola contro le politiche di guerra della Nato e della Von der Leine in Ucraina, c’è qualcosa che non torna.
Filo ucraino? E che cavolo vuol dire?
Qui si rischia la terza guerra mondiale e il prossimo voto alle Europee è importante per avere qualche possibilità di scongiurarla.
Mica si può mandare un superficialone qualsiasi in Europa.
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Si è bruciato con una manciata di parole.
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Oltre a migliaia di voti inceneriti.
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I verdi, basta vedere cos’hanno e cosa stanno combinando in Germania e paesi bassi, una banda di idioti in preda ai fumi della cannabis ed altre sostanze allucinogene
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Già meglio i trattoristi🤔
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Una bravissima persona
Preparato, competente, servitore dello stato
Non andrebbe bene perché non dice cosa?
Ciò che è chiarissimo, cioè stop all invio di armi e cessate il fuoco in Ucraina.
La posizione del M5S, che secondo i duri e puri dovrebbe essere ripetuta a pappagallo ogni volta.
Altrimenti non si supera l esame di ammissione
Per quello amano gli opinionisti alla santoro, i gladiatori alla dibba, pedine di un gioco cui partecipano volentieri e ben pagati.
Se è vero che si candidano, finalmente qualcuno da votare senza mamaismi.
Trifico sarebbe un ottimo ministro dell economia, tra l altro. Chissà..
O è meglio santoro?
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Santoro, buono quello!! Che non capisce la politica del M5S!! Che non ne ebbe pietà nel criticarlo! Quando è l’unica compagnie politica che cerca di pensare veramente alla gente!! Gli ultimi soprattutto, ma non solo anche alle industrie, agli agricoltori che votano lega ma che vengono fregati dalla stessa, alle piccole e medie imprese dedicandogli dei fondi dei parlamentari.. Tridico, brava persona, perlomeno ha lavorato e dato il massimo per il rdc… Tridico sinora ha lavorato per migliorare… Santoro? Non mi pare!!
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@ brambillaottavio
Il M5*, rispetto al 2018, ha dimezzato il consenso ed è bloccato al 16% da settembre 2022. La vetta elettorale è stata raggiunta dal movimento ANCHE grazie ai duri e puri, molti dei quali se ne sono andati perché non si riconoscono più nella “cosa” attuale: sei milioni di voti fumati, puff. Senza i duri e puri (cosa vuol dire?) MAI il movimento avrebbe ottenuto certi risultati.
Vedremo il prodotto di questa linea/strategia attuale, che è molto apprezzata dagli elettori “moderati e liberali”.
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mi scusi…se ne sono andati?O hanno cambiato casacca…una bella differenza!
Gli unici che ne se sono andati,nel vero senso della parola, sono stati due: Toninelli e Di Battista!
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Io non me ne sono andato, è il mv5s che se n’è andato,
Questo finge di essere il mv5s ma è una società per azioni gestita da fico, crimi, lombardi e con la testa di legno conte, lo ami? Votatelo, io con il PD non voglio niente a che spartire, ci sono tanti sistemi per votare non votando
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Mi sembra che Toninelli non abbia abbandonato il mv5s e anzi sia sempre un iscritto,
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Moderato si liberale manco per scherzo.
Il liberismo è la feccia del pensiero politico, per essere chiari.
Nel 2021, quando Conte si propose come continuatore dell esperienza 5S, il movimento era stimato dai sondaggi tra il 4 e il 5%. Una ipotetica lista Conte tra il 10-12% (il 15 disse vespa).
È indubbio che con Conte in campo con una sua lista i 5s non sarebbero entrati in parlamento.
I duri e puri se n’erano già andati, nell assenteismo oppure sul carro dei futuri nuovi vincitori, a dx.
Ad urlare contro il sistema, chiunque tenesse il megafono.
La mia domanda: alleanza col pd a parte, se mai esisterà, perché il movimento di Giuseppe Conte non può essere la continuazione dei principi e dell azione politica dei vecchi 5S?
Qual è il difetto imperdonabile?
Draghi non lo volle Conte, ma grillo e di maio, che poi accettarono la distruzione del portato legislativo dei due governi conte, col pd, e tentarono più volte di estometterlo dal movimento.
Conte è un sopravvissuto che ha fatto sopravvivere il movimento.
La Meloni è stata eletta dagli astenuti.
Pochi seggi ad altri ed al Senato non avrebbe avuto la maggioranza.
Questo è storia.
Toninelli lo vorrei domani a fianco di Conte. Anche Dibba, con molti dubbi
Ma con Conte, non contro Conte.
Io sono un vecchio berlingueriano che si è schifato di Renzi e ho votato 5S nel 2018. Per protesta. E per alcune idee.
Che ho visto realizzare dai Governi Conte, non nei talk show.
Conte mi ha ridato passione per la politica. E con lui tante brave persone che hanno occupato con onore e dignità ruoli istituzionali complessi.
Questa è la mia scelta politica e rivoglio Conte pdc. Con la Schlein e Bersani? SI
Con Fratoianni? Si Con Bonelli anche no.
Il pd senza renziani? Certo.
Con gli elettori pd? Certo, veniamo dalla stessa parte della storia.
Come tanti di noi
Scusate la prolissità
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brambillaottavio
Bravo!
Siamo circondati dai cultori dell’arzigogolo, dai professionisti del “distinguo”, dai discettatori dei ma e dei se.
Quelli insomma che fanno tanto fumo e poco arrosto.
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Se il partito di conte si allena, com’ è intenzionato a fare, con il PD fa la solita figura di tolla che ha fatto con il conte2 e con il governo draghi,
Fino ad oggi ha fatto solamente una pseudo posizione di facciata, si è detto un convinto sostenitore dell’ atlantismo e e strenuo fautore delle sanzioni,
Grazie, di politici così è pieno il parlamento e io ne faccio volentieri a meno.
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Cagliostro
Al mio paese c’era una donna molto bella, molto desiderata e molto corteggiata.
Ma dei corteggiatori uno non lo voleva perchè era basso, l’altro perchè era contadino, l’altro ancora perchè gli puzzava l’alito insomma non si sapeva decidere perchè per ognuno c’era sempre qualcosa che non andava.
Morale della favola? (per altro vera):
è rimasta zitellona e come tutti i zitelloni è inacidita.
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Meglio soli che mal accompagnati,
Di partiti come quello di mr tentenna ne sono passati a decine nel parlamento italiano, non hanno lasciato alcuna traccia,
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Il problema è che da soli non si va da nessuna parte con il nostro sistema elettorale.
E facciamo il gioco di chi non ci vuole al governo.
Poi…. il nemico del mio nemico è mio amico
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Ottavio
Ripetere a pappagallo una dichiarazione di condanna dell’invio di armi del proprio Paese per la guerra della Nato all’Ucraina non è facile per nessuno.
Ci vuole più coraggio di quel che credi tu.
Se permetti per me, che già schifo quest'”Europa supina ai diktat americani e che sta prendendo una direzione che ci porta dritti ad una terza guerra mondiale, è un discrimine sul quale non derogo in queste elezioni.
Voterò un candidato che ripete a pappagallo quel concetto in modo chiaro e forte.
Non voglio rischiare di vedere eletti coi miei voti dei voltagabbana alla di maio o scilipoti che si intruppano subito e allegramente con l’esercito di soldatini dei guerrafondai anglo-americani.
Sono elezioni europee.
Tridico, se vuole fare il ministro dell’economia si candidi alle politiche.
Di politica internazionale, da quel che mi pare di interpretare da quel che dice, mi sembra ci capisca poco o niente.
D’altra parte non sarà l’unico candidato del M5S, no?
Questo, per quanto mi riguarda, non mi convince
Gli altri stiamo a vedere chi sono.
A differenza del buon (e incorreggibile) Cagliostro, il voto non ho intenzione di buttarlo.
Le mie attenzioni, a oggi, sono ancora sul M5S di Conte che può essere serio portatore, nel parlamento europeo, di una richiesta motivata, seria e soprattutto INDEROGABILE di contrarietà ad ogni nostra partecipazione alle follie criminali della Nato in giro per il mondo.
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@ nessuno e tutti
Io ho parlato di percentuali, voti ed elettori. Mi scuso io se sono stato poco chiaro e fuorviante.
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Dice tutto lui
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“Ma il M5* è di dx o di sx?”
Negli anni scorsi questa domanda è stata posta quasi ogni giorno, ad ogni intervista o comparsata TV.
Per gli sguatteri dei media avere a che fare con una forza politica fuori schema era una cosa da manicomio; restava una sola via per agevolare la decisione di schierarsi: la cooptazione, cioè inserire i ribelli in posti chiave, fare annusare la “potenza della forza”.
La più grande scissione politica della storia repubblicana (di maio) non è stata forse organizzata da un protetto di draghi (supportata dal PD)??????????
Castaldo (ora con calenda) non era forse ben inserito in EU?????
Andarsi a ficcare in un fantomatico campo progressista è la resa incondizionata, bandiera bianca.
È servito a rendere il movimento più simile al futuro alleato e rendere ovvio e scontato il rapporto col pd.
L’omologazione forzata ha vinto.
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Toninelli è un probiviro del M5S… Tutt’ora iscritto.. e anche se era contrario all’entrata del movimento allo sgoverno draghi, votò a favore per responsabilità tappandosi il naso come la stragrande maggioranza di noi io in primis! Potessi tornare indietro non voterei più ma ahimè è impossibile!! 😢
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Cosa che invece fece la lezzi e tanti altri
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Puoi dire che Toninelli non ha lavorato bene? Alessandro smettila di rompere le palle!! La lezzi sarebbe andata via con di maio!! Opportunismo vs responsabilità!!!
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Toninelli è uno d i migliori ministri che l’Italia ha avuto negli ultimi 50 anni,
Ma come tanti è scivolato su una buccia di banana, la sua accondiscendenza al governo draghi, ciò lo inserisce tra gli opportunisti, avrebbe dovuto fare come la lezzi ed altri e mettersi fuori ma la paura di elezioni e la perdita dello stipendio da parlamentare ha prevalso.
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Premesso che considero Tridico persona degna e capace, vorrei approfittare per fare una riflessione sui commenti di coloro che mi hanno preceduto. Chissà perché,quando M.T. esprime concetti molto critico se non al limite del turpiloquio nei confronti dei PD i nostri cari blogger infosanniti sono d’accordo per lo più e in qualche caso esultano,come anche il sottoscritto,poi però quando gli stessi concetti li esprime un commentatore lettore del blog,allora non d’uscita gli stessi entusiasmi. Tipo Di Battista o lo stesso Santoro che io spesso non condivido.
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Sono un accanito oppositore della Melona urlatrice, e questo discorso avrei voluto sentirlo da mr tentenna ma purtroppo lo scudiero è e rimane uno scudiero.
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Se il “dado è tratto” per voce di Tridico ( che comunque stimo) vuol dire che il M5s avrà il mio voto solo in un “gioco della torre”.
Chi butti, questo centrodestra ( invotabile) o questo centrosinistra ( imbarazzante, perché insieme al PD l’imbarazzo trionfa)?
Non appoggerò questo progetto.
Attendo Di Battista.
O convergo su DSP con l’ottimo Cabras.
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Io esprimo solo le mie idee. Leggo, ascolto, mi informo e ragiono sui fatti.
Tridico nell intervista non ha tratto nessun dado.
Ha espresso la speranza, che io condivido, che si possano creare le condizioni per un futuro accordo politico col pd. Per tornare al governo del paese.
Ho sbagliato a infilarlo come un buon ministro dell economia. Intendevo ministro del lavoro, in una squadra di governo che abbia Giuseppe Conte candidato premier.
Una speranza mia, certamente non condividile.
Io parlo di un accordo che oggi è impossibile
Alcune posizioni 5s sono irrinunciabili, per me per primo. Armi, guerra, Gaza, l etica politica, la giustizia, la dignità del lavoro, ecc
Su questo non si transige, come su renzi e calenda. E su Bonelli, il chicco testa 2.0 .
Ma sarei di dx se non volessi perseguire questo percorso, senza il quale il.paese è stato messo nelle mani di Meloni Salvini & Co. Innanzitutto da chi di è astenuto convinto che i politici siano tutti uguali.
Schlein farà il suo. Sit in stand up in, quello che vogliono.
Lei, Bersani sanno che gi sono posizioni oggi inconciliabili. E che Conte non si muoverà un millimetro dalle sue convizioni.
I renziani non se ne andranno da soli.
Un test saranno le candidature per l Europa.
Magari candidassero persone come Tridico.
Che non può essere sottoposto al test del dado. Perché per me è un onore essere rappresentato da una persona come lui, o come Patuanelli, che sono diverse, non uguali dagli altri politici.
Hanno idee proprie, come noi, giusto?
Non vi piacerebbe una bella sfida tra Conte Meloni e Renzi candidati premier, da eleggere col nuovo sistema elettorale? Che passerà coi voti dei renziani del pd.
E tutto inizierà da lì.
A me sì. Credo anche a tanti elettori pd che conosco.
Grazie per il confronto
P.s. Travaglio fa il giornalista
È una persona che si è sempre dichiarata di dx. Non mi piace, ma fa il giornalista, almeno.
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“Armi, guerra, Gaza, l etica politica, la giustizia, la dignità del lavoro, ecc
Su questo non si transige”
Non ti piace Travaglio perché si è professato di “destra” eppure ti dici intransigente come lui sulle sulle stesse tematiche.
Non credi sia ora di abbandonare il vizio delle etichettature e guardare alla sostanza delle cose?
Travaglio fa barba e baffi ad un sacco di gentucola che si proclama “di sinistra” e che poi fa tutto il contrario delle cose su cui tu pretendi intransigenza.
D’accordo con te sul rapporto virtuoso che si dovrà cercare col PD della Shlein (al netto dei renziano), ma senza deflettere dal rimarcare la netta contrarietà sulla politica che il PD oggi, condivide col governo Meloni in merito al nostro apporto di armi all’Ucraina per tenere in vita la guerra che la Nato sta conducendo in quel paese contro la Russia.
E Tridico dev’essere più chiaro di quanto è apparso in questa intervista su questo tema su cui l’intransigenza è d’obbligo.
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