UNGHERIA: PROCESSO ILARIA SALIS, CHIESTI 11 ANNI DI CARCERE

La procura di Budapest ha chiesto undici anni di carcere per Ilaria Salis, la 39enne insegnante italiana, militante antifascista, in carcere in Ungheria dal febbraio dello scorso anno per aver partecipato a scontri con neonazisti europei. Lo riferisce il sito del giornale ungherese Magyar Nemzet.
BUDAPEST, PROCESSO A SALIS APERTO E AGGIORNATO A 24 MAGGIO
(ANSA) – BUDAPEST, 29 GEN – Si è aperto ed è stato aggiornato al 24 maggio il processo che si celebra a Budapest a carico di Ilaria Salis, l’italiana accusata di aver aggredito due estremisti di destra nella capitale ungherese. La militante antifascista milanese 39enne si è dichiarata non colpevole. Lo ha constatato l’ANSA in un’aula di tribunale di Budapest dove si è svolta la prima udienza del processo.
SALIS IN AULA IN CATENE, LEGATA MANI E PIEDI
(ANSA) – BUDAPEST, 29 GEN – Ilaria Salis è comparsa in aula in catene, con le manette ai polsi e i piedi legati da ceppi di cuoio con lucchetti. Lo ha constato l’ANSA in aula a Budapest dove la donna è entrata accennando un sorriso rivolto al pubblico. Una donna delle forze di sicurezza la trascinava per una catena. Salis indossava un maglione chiaro a strisce orizzontali e teneva in mano una borsa scura.
LEGALE ILARIA SALIS, CHOCCANTE, TRASCINATA COME UN CANE
(ANSA) – MILANO, 29 GEN – “È stato choccante, un’immagine pazzesca. Ci aveva detto che veniva sempre trasferita in queste condizioni ma vederla ci ha fatto davvero impressione. Era tirata come un cane, con manette attaccate a un cinturone da cui partiva una catena che andava fino ai piedi, con questa guardia che la tirava con una catena di ferro.
Ed è rimasta così per tre ore e mezza”: così all’ANSA Eugenio Losco, uno degli avvocati italiani di Ilaria Salis, presentedi fianco al padre Roberto alla prima udienza a Budapest per la 39enne milanese. “E’ una grave violazione della normativa europea – ha aggiunto – l’Italia deve far finire questa situazione ora”.
PROCESSO SALIS, COIMPUTATO CONDANNATO A TRE ANNI A BUDAPEST
(ANSA) – BUDAPEST, 29 GEN – E’ stato condannato a tre anni di reclusione un tedesco coimputato di Ilaria Salis nel processo apertosi oggi a Budapest. Lo ha constatato l’ANSA sul posto. Il giudizio immediato è stato possibile in quanto l’uomo, a differenza dell’insegnante milanese, si era dichiarato colpevole. La sua difesa ha annunciato ricorso puntando a una riduzione della pena e ad un un riconoscimento della detenzione cautelare già scontata.
È il mito della caciottara, Orban. Chissà come lo starà invidiando e mordendo il freno, in attesa che anche lei possa trattare così gli antifascisti.
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“La procura di Budapest ha chiesto undici anni di carcere per Ilaria Salis, la 39enne insegnante italiana, militante antifascista, in carcere in Ungheria dal febbraio dello scorso anno per aver partecipato a scontri con neonazisti europei…” O Ilaria Salis è una “wonder woman” in grado di far fuori da sola una banda di neonazisti che certo non sono proprio delle femminucce (in Italia 11 anni non li danno neanche a chi spara e ferisce delle persone a Capodanno: anzi lo fanno sottosegretario!) oppure la Salis è semplicemente vittima di una persecuzione politica perché antifascista in uno stato praticamente fascista. La Salis sembra avere un fisico prestante e probabilmente si allena, ma non ha l’aria di una giustiziera in grado di pestare di botte i nazisti…. QUindi è più probabile la seconda ipotesi.
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