Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, ospite della puntata di Quarta repubblica, in onda questa sera su Rete4

(ilsole24ore.com) – «Noi prevediamo nel documento economico di bilancio 20 miliardi in 3 anni» dalle privatizzazioni, «un lavoro che si può fare con serietà come lo immagino io: possiamo cedere alcune quote di società pubbliche senza compromettere il controllo pubblico, e su alcune società interamente di proprietà dello Stato possiamo cedere quote di minoranza a dei privati. Tipo Ferrovie? Sì anche, è uno dei dossier sul tavolo. Lo Stato mantiene sempre il controllo quando il controllo è fondamentale». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, ospite della puntata di Quarta repubblica, in onda questa sera su Rete4

Meloni: decido all’ultimo se candidarmi alle europee

«Vediamo, vediamo». Così la premier Giorgia Meloni, ospite di Quarta repubblica, ha risposto sulla sua candidatura alle Europee. «Me la cavo così perché non ho deciso, penso che deciderò all’ultimo, quando si formano le liste – ha replicato a Nicola Porro -. Si figuri se non considero importante misurarmi con il consenso dei cittadini. È l’unico elemento che conta per me. I cittadini che dovessero votare per una Meloni che si candida in Europa sanno che non ci va, ciò non toglie che se vogliano confermare o confermare un consenso, anche quella è democrazia. Per me potrebbe essere importante verificare se ho ancora quel consenso». Possibilità di candidatura? «Al 50%»

Meloni: missione Ue nel Mar Rosso prevalentemente di difesa

Quanto alla missione navale Ue nel Mar Rosso «è prevalentemente di politica di difesa. Da lì transita il 15% del commercio mondiale, impedire il passaggio dei prodotti significa un aumento dei prezzi spropositato, non possiamo accettare la minaccia degli Houthi nel Mar Rosso. L’Italia ha sempre sostenuto la difesa della libertà di navigazione, lo facciamo nell’ambito delle nostre normative. Per questa missione europea di difesa non dobbiamo passare in Parlamento, ma quella di iniziativa statunitense avrebbe significato un passaggio parlamentare. L’Italia c’è, si assume le responsabilità». Così la premier Giorgia Meloni a Quarta repubblica.

«Patto stabilità non l’ideale ma miglior compromesso possibile»

La premier è tornata anche sull’accordo sul nuovo Patto di stabilità. E ha commentato: «Non è il mio compromesso ideale ma era il migliore compromesso possibile, altrimenti si sarebbe tornati ai vecchi parametri, che erano decisamente peggiori» ha detto la presidente del Consiglio. «Qualcuno in Europa preferiva i precedenti parametri e lavorava per far saltare il banco». Quanto al lavoro di sponda con Macron, «penso che lì si potesse fare un po’ di più insieme».

«Superbonus più grande truffa della storia a danni Stato»

Meloni ha inoltre definito la misura sul Superbonus «come la più grande truffa ai danni dello Stato italiano della storia». Una misura che «costa a ciascun italiano, neonati compresi e chi è senza casa, più di 2mila euro a testa» e «il 50% di queste risorse è andata alla fetta più ricca della popolazione: gente che non aveva casa ha pagato per la seconda casa del miliardario».