INTERROGAZIONE SU RANUCCI – Il fedelissimo di Fazzolari accusa (con il via libera delle sorelle): servizi con testimoni “inattendibili”. Schlein: “È l’editto ungherese”

(DI GIACOMO SALVINI – ilfattoquotidiano.it) – La decisione di Fratelli d’Italia di presentare un’interrogazione in commissione di Vigilanza Rai sulle inchieste di Report su Ignazio La Russa e Franco Meloni, padre di Giorgia, è stata presa su impulso di Palazzo Chigi, dice una fonte del governo a conoscenza della questione. Nello specifico, della premier a cui non sono piaciute le parti della trasmissione in cui veniva coinvolto il padre – con cui ha sempre detto di non avere rapporti dall’età di 11 anni – accusato di avere un legame con il camorrista Michele Senese. Sull’interrogazione sarebbe stata d’accordo anche Arianna Meloni, sorella di Giorgia che è comparsa nel servizio di Report che le ha chiesto un parere sulla vicenda.
L’interrogazione è stata presentata ieri dai 12 componenti della commissione di Vigilanza Rai di Fratelli d’Italia. In particolare vengono criticate due inchieste della trasmissione di Sigfrido Ranucci: quella dell’8 ottobre sulla “La Russa Dinasty”, in cui veniva intervistato l’ex colonnello dei carabinieri Michele Riccio che, secondo i deputati e senatori di FdI, sarebbe considerato “già inattendibile dalla magistratura”; la seconda inchiesta è uscita il 14 gennaio: i legami tra Franco Meloni e Senese venivano rivelati dal pentito di camorra Nunzio Perrella considerato “non attendibile da due magistrati”.
Così, nell’interrogazione, i parlamentari di FdI in Vigilanza Rai fanno presente che secondo il Testo unico dei servizi di media e il contratto di Servizio Rai i fatti dovrebbero essere presentati in maniera “veritiera” e non è permesso “utilizzare metodologie e tecniche capaci di manipolare in maniera non riconoscibile allo spettatore il contenuto delle informazioni”. Quello che FdI chiama “metodo Report”. Per questo si chiede alla Rai se sia a conoscenza dell’utilizzo di testimoni di giustizia “giudicati inattendibili”, se i servizi non gettino “discredito su una trasmissione di inchiesta così rilevante per la Rai” e quali iniziative si intendano assumere.
L’interrogazione è stata scritta e proposta agli altri componenti meloniani della Vigilanza Rai da Francesco Filini, capogruppo di FdI in commissione e braccio destro di Giovanbattista Fazzolari, potente sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e a sua volta fedelissimo di Meloni. È stato Filini a proporre l’interrogazione nella chat interna di Fratelli d’Italia: a questa proposta hanno dato il via libera tutti i colleghi. L’idea di presentare l’interrogazione alla Rai però non è stata autonoma dei componenti della commissione di Vigilanza, ma è stata presa a Palazzo Chigi tra Meloni e Fazzolari. Alla premier infatti non è piaciuta la puntata di Report sul padre, molto più di quelle precedenti su esponenti di governo di Fratelli d’Italia a partire dalla ministra Daniela Santanchè e lo stesso La Russa, oltre a figure della maggioranza come Vittorio Sgarbi e Maurizio Gasparri. Non a caso non tutti i meloniani erano d’accordo con la richiesta di Gasparri di convocare Ranucci in commissione di Vigilanza per chiedergli dell’inchiesta che riguardava l’allora vicepresidente del Senato.
Da parte di Report, sostengono a Palazzo Chigi, c’è stato un salto di qualità: stavolta il “metodo” della trasmissione è stato usato per colpire la famiglia e quindi lei. E, dice una fonte di governo, era rivolto proprio alla trasmissione d’inchiesta il post con cui Meloni ha parlato di “attacchi gratuiti e polemiche strumentali degli ultimi giorni da parte di certa opposizione” dell’11 gennaio.
A convincere la premier che fosse necessario presentare l’interrogazione sarebbe stato anche il coinvolgimento della sorella Arianna, per la prima volta. Durante il servizio, infatti, il giornalista di Report Giorgio Mottola la raggiunge alla festa di Atreju che si è tenuta a dicembre a Roma e le chiede degli affari del padre: “Come fa a risultarmi se non vedo mio padre da quando avevo 13 anni, mi perdoni?”, replica Arianna furibonda prima di essere portata via dal questore della Camera, Paolo Trancassini. Ieri anche l’opposizione ha attaccato FdI per l’interrogazione. “Meloni ha superato Berlusconi: questi attacchi al diritto di inchiesta nemmeno con l’editto bulgaro – dice la segretaria Pd Elly Schlein – Bisogna inventare altri tipi di editti, non so se editti ungheresi. Sono attacchi non degni di una democrazia”. Per il M5S “FdI è allergica alle inchieste”.
Che soggetti disgustosi. Da vergognarsi per loro, visto che loro non ne sono proprio capaci.
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Rappresentano tutto ciò che è presente nella maggior parte del popolo italiota per questo sono al governo.
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report vuole solo dimostrare le radici mafiose del governo, un fatto ormai chiaro, anche senza report…
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