INCHIESTE E DIBATTIMENTI – Ecco tutti gli appuntamenti. Quest’anno finirà il processo Consip e quello sul Morandi E si conoscerà anche l’esito dei fascicoli su appalti pilotati Anas e su alcuni politici di FdI

(DI VINCENZO BISBIGLIA, SAUL CAIA, MARCO GRASSO, VINCENZO IURILLO, DAVIDE MILOSA E LUCIO MUSOLINO – ilfattoquotidiano.it) – Il 2024 potrebbe essere l’anno di una sentenza importante: quella sul Ponte Morandi, il cui crollo ha spezzato in due la città di Genova. Si saprà se la responsabilità di quella tragedia del 2018 sarà in capo agli ex vertici di Autostrade (Castellucci e Donferri), oggi accusati di disastro colposo. Quest’anno, poi, inizierà anche il probabile processo a Venezia a carico di Filippo Turetta, femminicida reo confesso della 22enne Giulia Cecchettin. Un caso che ha portato in piazza migliaia di persone per chiedere maggiori tutele per le donne.
Nel 2024 si conoscerà l’esito di processi che hanno coinvolto la politica. A cominciare dall’indagine sulla Fondazione Open: vedremo se i reati contestati finiranno in prescrizione e se Matteo Renzi e gli ex ministri Luca Lotti e Maria Elena Boschi verranno prosciolti o meno dall’accusa di finanziamento illecito. A Roma, invece, inizierà il processo ad Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia, accusato di rivelazione di segreto per il cosiddetto “Caso Cospito”. E proseguono nella Capitale anche le indagini su Tommaso Verdini, figlio del più noto Denis e fratello di Francesca (la compagna di Matteo Salvini, completamente estranea alle indagini). Tra Roma e Macerata poi ci sono le inchieste a carico del sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, mentre a Milano prosegue l’indagine su Daniela Santanchè. Sempre a Milano è indagato anche Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato, accusato di violenza sessuale. Stesso reato contestato a Ciro Grillo, figlio del fondatore del M5S: per lui però il processo è già in corso e presto potrebbe arrivare la sentenza. Novità sono attese anche nell’inchiesta su Matteo Messina Denaro, il boss arrestato nel gennaio 2023 e morto il 25 settembre 2023. “Stiamo indagando su una serie di soggetti che lo hanno aiutato durante la latitanza”, ha detto il procuratore capo di Palermo, Maurizio De Lucia, al Fatto.it.
Lazio verdini “lobbista” e poi il sottosegretario alla giustizia imputato
Il 12 marzo inizia a Roma il processo al sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, imputato per rivelazione del segreto d’ufficio in relazione a delle informazioni riservate sul “caso Cospito” passate al deputato di FdI, Giovanni Donzelli. Per marzo è invece attesa la sentenza del processo Consip, col rischio prescrizione per alcune posizioni: la procura ha chiesto l’assoluzione per Tiziano Renzi – padre dell’ex premier Matteo – e la condanna dell’ex ministro Luca Lotti e dell’ex deputato Italo Bocchino. A breve i pm decideranno se chiedere l’archiviazione o il processo per il sottosegretario Vittorio Sgarbi, indagato per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, accusato di non aver pagato al Fisco circa 715 mila euro, mentre la sua compagna acquistava quadri all’asta al suo posto (il critico d’arte poi è indagato anche a Macerata per riciclaggio di beni culturali, in merito a un quadro ritenuto rubato e taroccato). Nel 2024 si saprà anche quali accuse resteranno in piedi dell’inchiesta su alcuni appalti Anas ritenuti dai pm pilotati: il 28 dicembre sono finiti ai domiciliari Tommaso Verdini – figlio di Denis (anche lui indagato) – e tre imprenditori. Con altri due dirigenti Anas sono accusati di corruzione. Poi le inchieste sul calcio e sulle “plusvalenze fittizie” di Juventus (coinvolto l’ex presidente Andrea Agnelli), Roma e Napoli (indagato il patron Aurelio De Laurentiis), mentre a Tivoli è indagato il senatore di FI, Claudio Lotito, per gli scambi tra Lazio e Salernitana. Il 20 febbraio, infine, riparte il processo sull’omicidio di Giulio Regeni.
Lombardia Visibilia, la “pitonessa” nel mirino
La stagione dei grandi processi milanesi si apre domani con un caso di femminicidio. Alla sbarra Alessandro Impagnatiello, il 30enne ex barman accusato di omicidio volontario aggravato, anche dalla premeditazione, per aver ucciso con 37 coltellate la fidanzata Giulia Tramontano, incinta al settimo mese, nella loro abitazione a Senago, nel Milanese, il 27 maggio. L’imputato rischia l’ergastolo.
Sempre in tema di violenza sulle donne, potrebbe andare a processo per stupro Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato, che allo stato è indagato con un altro ragazzo per violenza su una 22enne.
E ancora: in ipotesi potrebbe andare in aula il ministro del Turismo Daniela Santanchè, indagata per falso in bilancio e bancarotta rispetto alla gestione del gruppo Visibilia. Le indagini, però, sono in corso e ancora non vi è stata una chiusura.
Entro fine mese, poi, davanti al Riesame si celebra il ricorso della Procura per l’indagine Hydra sul consorzio mafioso. Indagine bocciata dal gip.
Il 1 º marzo, invece, davanti ai giudici della Corte d’appello di Brescia inizierà il processo di revisione per Olindo Romano e Rosa Bazzi condannati in via definitiva all’ergastolo per la strage di Erba dell’11 dicembre 2006. Strage in cui furono massacrate quattro persone, tra cui un bambino di due anni. Un quarto grado, dunque, nel quale la difesa tenterà di smontare il granitico impianto dell’accusa che in tre gradi di giudizio ha retto l’accusa dell’ergastolo.
Liguria Il ponte e le accuse agli ex vertici autostrade
A Genova si concluderà il maxi-processo per il crollo del Ponte Morandi e i suoi 43 morti. Da gennaio il tribunale ha cominciato a sentire i testimoni difensivi, mentre in primavera si aprirà la discussione tecnica sulla tesi difensiva principale, quella che ipotizza come causa del cedimento un vizio occulto della struttura. La chiusura del dibattimento è attesa entro la fine dell’anno, la sentenza a metà del 2025. Sotto processo ci sono 59 tra ex dirigenti di Autostrade per l’Italia e Spea, e dirigenti del ministero delle Infrastrutture, accusati a vario titolo di omicidio colposo plurimo e disastro. I nomi più noti sono quelli del l’ex ad di Aspi Giovanni Castellucci e il suo ex braccio destro Michele Donferri Mitelli. Quest’anno partirà anche il processo Morandi-bis: 47 indagati a cui sono contestati migliaia di falsi report sulla sicurezza di gallerie e viadotti. A Genova nel 2024 si potrebbe aprire inoltre il processo per il cold case di Nada Cella, un delitto per cui per anni era stato sospettato il datore di lavoro, il commercialista Marco Soracco, poi prosciolto. Dopo 25 anni la Procura di Genova chiede di processare Anna Lucia Cecere, donna che all’epoca sarebbe stata innamorata di Soracco e avrebbe ucciso la ragazza per gelosia.
Sicilia Open arms, salvini attende la sentenza
A Palermo è in corso il processo al vicepremier Matteo Salvini per il sequestro dei migranti a bordo di Open Arms nell’agosto 2019. A febbraio sapremo se a Ragusa, il no global Luca Casarini e sei membri della Ong Mediterranea saranno processati per l’accusa di aver intascato 127 mila euro dai danesi Maersk Etienne per il trasbordo di 27 migranti sulla nave Mare Ionio. Per l’ex paladino dell’antimafia Antonello Montante (condannato in appello a 8 anni) invece si attende la fissazione dell’udienza in Cassazione, ma nel processo ordinario resta imputato l’ex governatore Rosario Crocetta e potrebbe prescriversi l’accusa per il governatore Renato Schifani. Prosegue anche l’appello sul depistaggio di via D’Amelio, che vede imputati i poliziotti Bo, Mattei e Ribaudo, accusati di aver istruito il finto pentito Vincenzo Scarantino per sviare le indagini sulla morte di Borsellino. A Messina si attende l’inizio del secondo grado per l’ex senatore Denis Verdini, condannato nel filone ‘Sistema Siracusa’ per corruzione.
Toscana Renzi e open, Dell’Utri e le stragi
L’anno giudiziario di Firenze vede due scadenze che interessano la famiglia Renzi. Matteo Renzi è coinvolto con l’amico Marco Carrai e l’ex ministro Luca Lotti nell’udienza preliminare per i presunti finanziamenti alla fondazione renziana Open. In questi primi mesi è attesa inoltre la sentenza di primo grado nei confronti dei genitori dell’ex premier, Tiziano Renzi e Laura Bovoli, imputati nel processo per le bancarotte a catena delle cooperative di volantini che lavoravano per la società di famiglia, la Eventi 6. Renzi senior e la moglie sono accusati di concorso in bancarotta e fatture false. Nei loro confronti la Procura ha chiesto cinque anni di carcere. Il 12 aprile comincerà invece l’udienza preliminare per la “terra dei fuochi” toscana: l’inchiesta Keu, che ipotizza lo smaltimento illecito dei rifiuti della concia da parte di aziende vicine alla ‘ndrangheta. La Procura ha chiesto il processo per 24 persone, fra cui Giulia Deidda, ex sindaco di Santa Croce, il consigliere regionale del Pd Andrea Pieroni, e Ledo Gori, ex capo di gabinetto del governatore dem Eugenio Giani. Firenze inoltre indaga sulla delicatissima indagine sui presunti mandanti esterni delle stragi mafiose del 1993, in cui è indagato Marcello Dell’Utri.
Campania Quali rivelazioni farà il boss imperiale?
Il 24 gennaio andrà a sentenza a Salerno un processo per la bancarotta di una società d’affari che vede tra gli imputati anche il deputato Pd Piero De Luca, figlio del governatore Vincenzo De Luca. Il pm ha chiesto due anni di condanna. Bisognerà attendere invece almeno il 19 marzo per sapere la sorte del narcotrafficante Raffaele Imperiale, imputato a Napoli per uno dei più grandi e strutturati traffici internazionali di droga. Imperiale sta collaborando con la giustizia, ma il pm ha chiesto per lui 15 anni di reclusione. Sempre a Napoli si trascinano stancamente un paio di processi sul presunto ‘sistema Romeo’ messo in piedi dall’immobiliarista Alfredo Romeo, editore dell’Unità e del Riformista. Nel 2024 proseguiranno poi una serie di indagini che hanno attraversato la classe dirigente napoletana di FdI: il sindaco di Melito Luciano Mottola (appoggiato da FdI) è stato arrestato ad aprile 2023 nell’ambito di un’inchiesta sullo scambio elettorale politico-mafioso; il sindaco di Palma Campania, Aniello Donnarumma, è ai domiciliari per corruzione e turbativa d’asta. Da Salerno infine si attendono decisioni sull’inchiesta per l’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo.
Piemonte Il “pistolero” Pozzolo indagato
L’attenzione delle ultime settimane è stata catturata dagli spari al cenone di capodanno di Rosazza: a Biella sono in pieno svolgimento le indagini che vedono indagato il deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo. Due testimoni puntano il dito contro Pozzolo: si sarebbe presentato con l’arma e avrebbe premuto inavvertitamente il grilletto, ferendo così a una coscia uno dei presenti, il trentenne Luca Campana. Pozzolo nega e sostiene che a sparare non sia stato lui. Al festone era presente il sottosegretario Andrea Delmastro: secondo la sua versione non avrebbe assistito ai fatti perché in quel momento era fuori dalla sala. C’è po la Procura di Torino che indaga sullo scandalo “calcioscommesse”, vicenda in cui sono già iscritti vari giocatori, tra cui Sandro Tonali, Nicolò Fagioli, Alessandro Florenzi e Nicolò Zaniolo. Fagioli e Tonali hanno ammesso di aver fatto puntate anche sul calcio, mentre gli altri al momento ammettono di aver scommesso, ma non sul calcio. A Verbania invece è in corso di discussione l’udienza preliminare per la strage della funivia del Mottarone, la cui rottura, il 23 maggio 2021, ha provocato 14 morti. Tra i principali indagati l’ex capotecnico dell’impianto Gabriele Tadini, il direttore d’esercizio Enrico Perocchio, e l’imprenditore Luigi Nerini, titolare della concessionaria Funivie del Mottarone. Mentre a Ivrea i pm indagano sull’incidente ferroviario di Brandizzo, che a settembre ha provocato 5 morti, operai travolti da un treno mentre sostituivano i binari.
Calabria Graviano attende le motivazioni del verdetto
Se il 2023 è stato l’anno in Calabria in cui si sono chiusi importanti processi, il 2024 è l’anno in cui si cercherà di capire le motivazioni di quelle sentenze. A partire da “Rinascita-Scott”, contro cosche vibonesi, che qualche settimana fa ha portato a oltre 200 condanne tra cui quella, a 11 anni di carcere, dell’ex senatore di FI Giancarlo Pittelli, accusato di concorso esterno con la ‘ndrangheta. In attesa delle motivazioni, a Reggio Calabria, è anche il boss di Brancaccio Giuseppe Graviano che a marzo è stato condannato all’ergastolo nel processo “’Ndrangheta stragista”. E aspetta di conoscere le motivazioni della sentenza anche l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano che dai 13 anni e 2 mesi, inflitti in primo grado, è passato a una condanna di 18 mesi con pena sospesa, assolto poi da molte accuse contestate. Ma nel 2024 inizieranno anche altri importanti processi. A Reggio Calabria comincerà in Appello il processo “Epicentro”: in primo grado, il rito abbreviato nel 2022 si era concluso con 55 condanne di boss e loro luogotenenti. Mentre l’ex parlamentare del Psdi Paolo Romeo, condannato a 25 anni nel processo “Gotha”, attende che venga fissato l’appello.
Ma neanche la BANDA BASSOTTI è arrivata a tanto. Qui si fa fatica a trovarne uno che non sia alle prese con il codice penale.
"Mi piace""Mi piace"