Li ha scelti lei uno per uno perché fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio. Adesso, ancora una volta, la premier deve rispondere di una commedia dell’arte che vede protagonisti i suoi parlamentari e ministri

(di Antonio Fraschilla, Concetto Vecchio – repubblica.it) – ROMA — Mannaggia, Giorgia Meloni. Ogni volta che c’è l’occasione per annunciare al «globo terracqueo» (citazione della premier) le meraviglie del suo governo qualcuno le chiede di rispondere di un Pozzolo.
Anche oggi, nell’attesissima conferenza stampa sul 2023, tutti penseranno soltanto a lui, al cowboy Manny, il deputato pistolero che va in giro con un’arma nel borsello. Non lo si dimenticherà tanto presto. Il suo sparo di Capodanno campeggia sui siti stranieri. Pazzi questi politici italiani, si fanno beffa all’estero. E nei nostri salotti, alle prese con la tombola, non si sa se ridere o piangere. Di cosa ci stupiamo? L’onorevole Emanuele Pozzolo in fondo è l’ennesima maschera della nostra commedia dell’arte.
Tra sei mesi si vota, per le Europee. Il primo cimento elettorale per Giorgia Meloni statista. L’anno però è iniziato col botto sbagliato. Qualcosa di simile era già successo prima di Natale, quando la proposta di legge del senatore di Fratelli d’Italia Bartolomeo Amidei per abbassare a sedici anni l’età minima per richiedere il porto d’armi aveva oscurato fatalmente i provvedimenti dell’ultimo consiglio dei ministri. I baby cacciatori si erano presi la scena. Poi il ministro Francesco Lollobrigida ci ha messo una pezza, imponendo il dietrofront.
E come dimenticare la faccia della nostra presidente del consiglio quando, a luglio, al vertice Nato di Vilnius, le avevano chiesto di Leonardo Apache La Russa sospettato di stupro? Due mesi dopo il suo ancora compagno Andrea Giambruno aveva invitato le donne a non ubriacarsi «perché poi il lupo lo trovi», proprio alla vigilia dell’incontro con la stampa per parlare del decreto Caivano. Anche lì sfortuna nera. Dopo un’iniziale supercazzola Meloni se la cavò citando una frase della propria madre: «Giambruno voleva dire: occhi aperti e testa sulle spalle».
Lei è brava, si sa. Anche a sinistra i più mormorano: «Ce l’avessimo noi una così!». Un bomber che sa bucare la rete. Peccato che tutti questi gaffeur usciti dal cinepanettone San Silvestro a Rosazza li abbia scelti lei di persona personalmente, uno per uno, nella convinzione che fidarsi è bene non fidarsi è meglio, come ci ricordavano le nonne. Vai a sapere che poi si sarebbero montati la testa o avrebbero agito come chi crede di essere impunito. «Io sono un parlamentare!» ha detto Pozzolo ai carabinieri che gli chiedevano di consegnare i vestiti indossati quella sera.
Magari molti italiani quelli come Lollobrigida li trovano pure simpatici. Chi di noi non ha sognato di fermare un treno e scendere alla stazione desiderata? «L’hanno fatto tutti», ha detto Arianna Meloni, la sorella di Giorgia, per difendere il marito ferroviere. Tutti chi? O magari concordano col ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che si è augurato «l’umiliazione» per gli studenti indisciplinati. Probabilmente non pochi sono d’accordo col ministro Matteo Piantedosi che dopo il naufragio di Cutro confessò: «Anche se fossi disperato non partirei». E magari non si scandalizzano che l’onorevole Federico Mollicone possa dire impunemente che «la maternità surrogata è un reato più grave della pedofilia». Chissà.
Come spiegare altrimenti che a dispetto di questi frequentissimi inciampi Fratelli d’Italia è ancora, in ogni sondaggio, saldamente al primo posto?
In un altro tempo, quando la destra meloniana strepitava contro la corruzione, il malaffare, la mafia, le tasse – sono gli urli quotidiani su tv e social che hanno reso imbattibile la premier – una come Augusta Montaruli, l’ex sottosegretaria all’Università condannata anche per avere usato fondi pubblici per acquistare il manualetto erotico Sexploration: giochi proibiti per coppie. Istruzioni per l’uso sarebbe finita ai margini. Invece ha organizzato la colletta tra i parlamentari amici per comprare il regalo di Natale a “Giorgia”.
E poi, carsicamente, viene fuori il fascismo che è in loro. Claudio Anastasio, l’amico di Rachele Mussolini, il primo ad essere stato nominato nel Parastato, si divertiva a mandare per mail al consiglio d’amministrazione della controllata 3-I spa il discorso con cui Benito Mussolini rivendicava la responsabilità politica del delitto Matteotti. Galeazzo Bignami vestito da nazista è ormai un meme.
Invece Andrea Delmastro, il sottosegretario alla Giustizia, e Giovanni Donzelli, il capo dell’organizzazione, hanno movenze che ricordano gli attori comici. Uno, Delmastro, è il protagonista, Donzelli la spalla. Così hanno operato nell’attaccare il Pd utilizzando le informazioni riservate del caso Cospito, l’anarchico detenuto al 41-bis.
E tornando al pistolero Pozzolo, come non notare che il ferito è il genero dell’agente di polizia che abitualmente scorta il sottosegretario, che si aggiunge, senza volerlo, al “cognato” (Lollobrigida) e alla “sorella” (Arianna). Perché il melonismo è una grande famiglia di arcitaliani. Un po’ pasticciona. Un po’ gradassa. Peccato per Giorgia Meloni che è tanto brava, invece quelli che si è scelti…
Come si dice ? Tutti belli i fiori del giardino del re , e quando mai li scolli dalle poltrone questi eletti per grazia ricevuta, a quanto pare le sue scelte private e ufficiali fanno parte di un delirio di onnipotenza che non intacca minimamente i sondaggi farlocchi , sappiamo bene che la suggestione delle favole è un terreno facile per chi racconta palle , il pensiero ” maggicco” prevale inerosabilmente!
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E diciamo pure che l’elettorato destronzo, se in parte ammira queste bravate, probabilmente, invece di informarsi come noi, nei suoi momenti cul-turali occhieggia i titoli di Libero o del Giornale o si dedica a “Ballando con le stelle”…
Siamo noi sinistrati e scappati di casa a dare eccessiva importanza a certe quisquilie… e solo perché siamo invidiosi della bravura della loro Giorgia!
Anche BASTA co’ ‘sta storia della “bravura” di Pinocchia Calimera!!!
… Ma DOVEEEEE!?!?!?
Sta distruggendo il Paese, cz!
🤬😠
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Esatto ,
Io farei pure una richiesta per sapere quanto ci vuole per avere il risultato di uno Stub, ad Afragola l’altro pistolero lo hanno carcerato subito e senza stub a questo punto.
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Ma questi imbecilli di Repvbblica stanno tutti dando per implicito che Gioggia invece sia una donna fine, intelligente e acuta, oltreché dotata di enorme buon gusto. Che proprio non è. Se sceglie male i propri collaboratori, è perché non sa sceglierli bene. Non sa sceglierli, punto. Non sa fare un catso salvo urlare nevroticamente con le vene del gollum (!!) gonfie come zampogne. È una buzzurra come loro e l’ha sempre dimostrato. Chi va con lo zoppo, eccetera e allora i casi son due: o questi sono zoppi e lei sta infine zoppicando anch’essa, o loro eran sani e han imparato a zoppicar da lei. Ma insomma, lei bene non ne esce mai. Questa ennesima cialtronata di narrare questa Q-lona burina con l’alitosi come se fosse una grande statista avrebbe anche rotto le ⚽️🎱…
Eh, però così come raccontan di lei che sia la grande-statista, così ci raccontavan dei cafoni di prima, dal rignanese mediorientale che fa affari con un criminale sanguinario rimasto nel medio-evo, al viscido Berlusconi che sbavava per qualsiasi cosa che avesse anche una vaga forma di fìa, a cui nessuno ha mai torto un capello (see, capello, vabbè) stando a quel che ci raccontava l’intrepido Violante, narrandoceli entrambi come i più grandi statisti dell’umanità nella cul-tura occidentale. Ma allora a sua volta ne deriva che il problema stia nella stampa-stampella, che dice bugie a tutto spiano. Che è quel che si va dicendo da qualche decennio.
Allora è oggettivamente vero che il Mainstream diffonda fake news appositamente per piegare (!) le menti deboli dei bifolchi che ci credono. Eh, ma allora comunque la si guardi, è tutta una caàta pazzesca. Effetto Corazzata Potemkin assicurato! Mè-cojòòò, bella fregatura… 😦
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