Con la maternità "cool" di Lavinia Mennuni festeggiamo il Capodanno del 1955: ma i figli poi ce li mantiene lei?

(di Micol Ronchi – mowmag.com) – Se pensavate di festeggiare il 2024 sappiate che parte di questo governo non è nella stessa linea temporale: per una frangia di Fratelli D’Italia probabilmente si festeggia l’inizio del 1955. Secondo Lavinia Mennuni , infatti, una delle priorità delle donne deve essere quella di rendere nuovamente “cool” la maternità, in modo da affrontare nel concreto l’emergenza natalità in Italia. La senatrice ha anche ricordato che diventare mamma dovrebbe essere il vero goal di tutte le femmine del Paese. Chissà se ci perdonerà dell’Epifania per non aver partorito un potenziale infelice e aver invece adottato un paio di cani?

Se pensavate di festeggiare il 2024, per alcuni membri di questo governo probabilmente si celebrerà il 1955. In che senso? Adesso mi spiego: secondo Lavinia Mennuni, esponente di Fratelli d’Italiala prima aspirazione delle donne dovrebbe essere quella di fare dei figli, di diventare madri, cito a grandi linee: “Insieme alle associazioni e al Vaticano, dobbiamo rendere di nuovo la maternità una faccenda cool”. Al netto delle opinioni personali sul fatto che la vera realizzazione femminile arrivi da una gravidanza, vorrei rinverdire alcune ovvietà: tipo che in Italia i giovani non possono permettersi il lusso di anche solo immaginarla, perché è un’impresa eroica e molto molto costosa. Il portafoglio piange e chiede scusa per non avere il grano per permettersi un’altra bocca da sfamare, a meno che a una famiglia non vada bene poi far vivere la prole nella soglia della povertà. A fine 2022 l’Istat se ne uscì con la drammatica previsione: “Nel 2045 saranno più le coppie senza figli che con figli”. E nel 2020 i nuovi nati sono stati solo 400.000. Aumentano i bisnonni ma di potenziali nipoti insomma, nemmeno l’ombra. Un bel casino. Che a onor del vero ci portiamo avanti da decenni, mica solo dal post pandemia. Mentre navigavo nell’internet mi sono imbattuta nel reel di Charlotte Matteini, giornalista seria e sul pezzo, che giustamente ricorda alcune delle più tristi verità: siamo in Italia, non in Francia dove esiste una rete statale forte che agevola per davvero i cittadini ad allargare il nucleo familiare. Siamo nel Belpaese, che lo è solo di nome e non di fatto, visto che tra i vari disagi di cui possiamo vantarci c’è anche quello di essere lo Stato con i salari più bassi dell’Unione Europea. Insomma, cose come asili nido, sgravi per le aziende che favoriscono la conciliazione famiglia e lavoro, assicurazione del sostegno ai nuclei familiari sono pezzi di un puzzle fondamentale sul tema natalità ed elementi sui quali non c’è un’attenzione reale da parte della politica, che, come quasi tutte le mie ex suocere, parla, sottolinea, s’impenna e s’indigna senza proporre soluzioni reali. E per quanto riguarda le donne come me?

Una mamma in dolce attesa

Donne sui 35 anni d’età e senza figli. Mi chiedo quale sia l’accomodamento migliore per evitare di risultare ancora come membri non produttivi di questa società. Arrivati a questo punto secondo voi Fratelli d’Italia ci darà in concessione una serie di scogli monoposto all’Isola D’Elba, o dobbiamo metterci accanto ai bidoni dell’umido finché morte ci colga? Ma soprattutto verrò perdonata per non essermi presa la responsabilità di mettere al mondo individui potenzialmente infelici in un’Italia fatta di dati e numeri che tutto suggeriscono tranne che sia una buona idea riprodursi? Fratelli d’Italia pensa di occuparsi di quel 39% di ragazzi under 18 che soffrono di depressione o vuole assicurarsi solo che entro il 2045 di giovani depressi ce ne siano semplicemente di più? Ai posteri l’ardua senten…ah, no.

Manifesti Pro Vita a Roma
Manifesti Pro Vita a Roma