Il presidente del M5S: «La destra sul lavoro prende in giro, ne pagherà le conseguenze. La Giustizia? La premier sta cercando di asservirla al potere politico»

(ANNALISA CUZZOCREA – lastampa.it) – Un’azione coordinata in Parlamento. La prima dell’opposizione unita. Giuseppe Conte è convinto che quei cartelli sventolati insieme nell’aula della Camera – «Non in nostro nome» – dopo l’affossamento della legge sul salario minimo così come l’avevano pensata Movimento 5 stelle, Azione e Pd, sia solo l’inizio di un nuovo percorso.
È il punto di partenza di un cammino comune?
«Sono orgoglioso che le opposizioni abbiano condiviso questa storica battaglia del Movimento: abbiamo piantato il seme dell’alternativa al governo Meloni».
Ma non avete vinto la battaglia sul salario.
«Questo seme sta crescendo nel Paese. La stragrande maggioranza degli elettori è favorevole al salario minimo, compresi quelli di centrodestra».
Crede che per la maggioranza quest’affossamento sarà un boomerang?
«Sono convinto che il governo ne pagherà le conseguenze. Sta esagerando con piroette e prese in giro».
Meloni ha un’altra idea: agganciare i salari alla contrattazione collettiva.
«Ha solo finto di assecondare la discussione per poi emarginare il Parlamento, come ha fatto con la manovra di Bilancio. Una blindatura mai vista».
Se l’avesse fatto lei?
«Non avrebbero potuto dirmi niente di peggio di quel che mi dissero quando ero a Chigi: mi diedero anche del dittatore, ma capisco che per alcuni di loro non sia un insulto. È una battuta eh!».
Prese in giro anche sul Pnrr?
«Si sono astenuti 5 volte in Europa, hanno detto che avevo portato troppi soldi, ora la premier si è vantata di aver ottenuto 21 miliardi in più. Per poi scoprire che sono 2,9 esclusivamente legati a Repower Eu. Lei come le chiamerebbe?».
Ripensamenti?
«Il problema del Pnrr è attuarlo. Siamo indietro su tutto».
Perché?
«Il primo errore è stato trasferire la cabina di regia a Palazzo Chigi in corso d’opera, in preda a un delirio di accentramento e controllo».
Tra le revisioni del Pnrr, c’è quella degli asili nido.
«Un taglio di 100 mila posti. Doloroso. Come dolorosi sono i tagli per i comuni e le periferie. Il primo governo guidato da una donna, che straparla di sostegno alla natalità, sabota misure a favore delle donne. Non solo i nidi, anche l’aumento dell’Iva sui prodotti per la prima infanzia e gli assorbenti».
E voi cosa proponete?
«Portare il congedo di maternità obbligatorio da cinque a otto mesi. E rafforzare il congedo parentale paritario, perché crescere i propri figli è un diritto-dovere di entrambi i genitori».
Non è d’accordo con Vannacci.
«All’ideologia di Vannacci che spinge le figlie a non fallire mai altrimenti falliranno, preferisco le sagge parole di un padre distrutto dal dolore, Gino Cecchettin, che ci esorta a insegnare ai nostri figli i valori del sacrificio, dell’impegno e dell’accettazione anche dei fallimenti».
Lei cosa insegna a suo figlio?
«A impegnarsi sempre, ma gli dico anche che nella vita dovrà affrontare momenti di sconforto, rifiuti e fallimenti, e dal modo in cui li accetterà si misurerà la sua qualità di uomo».
Bastano le leggi antiviolenza? O bisogna lavorare dal punto di vista culturale?
«Intanto noi proponiamo anche di portare il reddito di libertà introdotto dal mio governo da 400 a 1.200 euro. Ogni donna deve essere libera di lasciare il suo carnefice. Poi certo, ci sono modelli culturali superati, serve un lavoro educativo che riguardi genitori, docenti, ma anche i punti di riferimento che hanno i ragazzi: influencer, youtuber, tiktoker. Non è solo con le lezioni frontali che risolveremo le cose».
Torniamo all’economia. Teme che la discussione su Patto di stabilità prefiguri un ritorno dell’austerity in Europa?
«Giorgia Meloni si è lamentata dicendo che è facile fare manovre quando ci sono risorse, ma noi quelle risorse le abbiamo generate. Con lei il Pil è fermo allo zero virgola. Non accettiamo vittimismi da chi ha trovato 209 miliardi portati da noi sul tavolo e non sa come spenderli».
Ci sono state una guerra, una crisi energetica, l’inflazione.
«Ma c’è anche la codardia di una premier che si è rimangiata la norma sugli extraprofitti delle banche che noi abbiamo proposto per mesi».
Doveva andare fino in fondo?
«Certo. Il banchiere Draghi è stato più coraggioso di lei. Di cosa ha paura? Non aveva detto che non era ricattabile?».
Forse di una norma che avrebbe creato più problemi al credito che altro?
«Penso che la cosiddetta underdog, che in realtà ha incarichi politici da 25 anni, sia legata ai poteri costituiti più di quanto non voglia far credere».
Sul Mes però siete d’accordo.
«Il problema è che questo governo in Europa non dice cosa vuol fare chiaramente né sul Patto di stabilità né sul Mes. È in un angolo. Meloni dice di vivere giorno per giorno il suo ruolo. Non ha visione. Non c’è cosa peggiore che un presidente del Consiglio possa fare, in una continua alternanza tra arroganza e vittimismo».
Anche sulle migrazioni non siete così distanti. Lei ha criticato l’approccio del Pd, è per una “terza via”. Cosa pensa dell’accordo con l’Albania?
«Che fuori da ogni ideologia, e in base al puro pragmatismo, sia del tutto inefficace. Aumenta i costi in modo esorbitante e rimanda il problema senza risolverlo».
L’Italia è uscita dalla Via della Seta. Lei la giudica una scelta sbagliata ed è stato molto duro. Ma da quando è stata siglata quell’intesa, c’è stata l’aggressione russa all’Ucraina, il mondo si è diviso, la Cina sta con Putin.
«Mi sembra che Pechino non abbia fornito armi e che anzi si sia offerta di giocare un ruolo per contribuire a un negoziato di pace».
È ancora convinto che l’appoggio dell’Italia all’Ucraina e l’invio di armi sia stato sbagliato?
«Se ci fossimo mossi nella direzione di imporre un negoziato di pace non saremmo davanti a quella che l’Occidente chiama con ipocrisia “stanchezza della guerra”».
Cosa pensa che sia?
«Avevamo detto fin dall’inizio che sconfiggere la Russia era assolutamente improbabile. Adesso le democrazie occidentali scappano con l’approssimarsi delle elezioni. Perché da noi le opinioni pubbliche contano».
Le opinioni pubbliche non vanno solo assecondate. Vanno aiutate a capire.
«Se l’Italia avesse tenuto la via del dialogo e del negoziato, pur nel quadro occidentale, avremmo aiutato molto più efficacemente la popolazione ucraina».
Vede nel governo Meloni un bisogno di legittimazione da parte degli Stati Uniti?
«È mancato il coraggio e la determinazione di dialogare alla pari».
Proprio gli Stati Uniti hanno appena detto: non chiediamo il cessate il fuoco a Gaza perché significherebbe non condannare adeguatamente il massacro del 7 ottobre da parte di Hamas. Lei e il Pd chiedete il cessate il fuoco.
«Siamo di fronte a una strategia militare completamente errata che contribuirà ad alimentare l’antisemitismo in giro per il mondo».
L’antisemitismo è alla base di quell’attacco.
«Israele ha la forza tecnologica e militare per combattere Hamas senza uccidere civili e violare le convenzioni internazionali».
Cosa muoverebbe il governo Netnyahu allora?
«Vuole tutto e subito. Ma così facendo non garantirà nessuna sicurezza a Israele. E rischia di infiammare tutto il quadrante».
Vede uno scontro della maggioranza con la magistratura simile a quello vissuto ai tempi dei governi Berlusconi?
«Assolutamente sì. Unendo i puntini, la separazione delle carriere, le misure a favore dei colletti bianchi, le pagelle per i giudici, l’aumento dei membri laici del Csm, si legge il disegno: asservire la magistratura alla politica».
E voi?
«Ci batteremo senza sosta per evitarlo, spero insieme al resto dell’opposizione. Anche se non potrà esserci Italia Viva che è in trincea per favorire quel disegno».
Se Schlein e Meloni si candidassero alle Europee lo farebbe anche lei?
«No, perché noi ci candidiamo solo per i ruoli che intendiamo ricoprire. Non prendiamo in giro gli elettori nel tentativo di aumentare il consenso»
Mr. Tentenna hai avuto il governo conte 1 il governo conte 2 e l’orgia contro natura governo draghi e del salario minimo non ne hai fatto un caso di priorità, adesso speri che la pescivendola Melona urlatrice lo faccia?
Come cavallo di battaglia hai scelto un asino zoppo e bolso,
Uno scudiero eri uno scudiero rimango.
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Rimani
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Rimani,TU.
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Nel governo conte 1 e 2 è stato ostacolato dagli “alleati”, il governo draghi è caduto dopo che ha rifiutato l’agenda di 9 punti inoltrata dal movimento.

Il salario minimo era il punto 3.
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Un ulteriore prova che mr tentenna è un misero quaquaraquà,
Il salario Minimo di cui si vanta di sostenere è qualcosa che lui stesso, forte del 33% non è riuscito a fare, e ora strilla e sbraita perché lo faccia questo governo che è totalmente contrario,
Cavolo, solo un povero venditore di pentole senza idee e senza ⚽⚽
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Per chi dispone del 50% di cervello, è perfettamente normale che il 33% rappresenti la maggioranza assoluta.
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Cagliostro, il 33% sulla carta; sai bene che tra espulsioni e tradimenti quasi la metà degli eletti lasciò il M5S, quindi non aveva i numeri che citi. Considera pure il TRADIMENTO degli elettori che, complice la stampa criminale, si fecero ammaliare dal kapitonzo. Questo causò il crollo di consensi.
Il M5S entrò in parlamento forte, ma entro un anno il suo potere contrattuale si era già ridotto drasticamente. L’inerzia comunicativa fece il resto.
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Ma sempre mr. Tentenna èra a capo della banda,
La sola cosa a suo favore è che solo una banda di iDioti e pochi altri creduloni lo sostengono, e dal momento che è stato totalmente incapace di realizzarlo quando èra PDC adesso strilla contro l’attuale eseguivo al solo scopo di attrarre i grulli e gli iDIOt senza cervello.
Un venditore di pentole ma senza coperchi.
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Apprezzo la tua onestà, Re.
👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
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Povero Conte, costretto a rilasciare interviste alla Stampa/Cuzzocrea…
Signora mia, dove andremo a finire??
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“il seme dell’alternativa al governo”,con piddini,calendiani e persino più europa della Bonino,col cavolo votero’ questa coalizione ,a costo di riavere la Meloni altri 5 anni
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Proprio quella coalizione garantirà altri 5 anni a meloni.
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Sai che fatica faresti…
Mica ci sono dubbi sul tuo voto, visto che sei un evidente destronzo.
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Capirai che sforzo dovrebbe fare una o più forze politiche per aggregarsi al m5* e agguantare il potere: concordare sul salario minimo!
Consiglio a Conte di leggere come si potrebbero reperire risorse. Fatto questo, provi a chiedersi chi sarebbe completamente d’accordo
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Mi perdoni Conte se gli consiglio di porsi anche un altro quesito: come reagirebbero i media sedicenti “progressisti” se lui, essendo al governo, presentasse una raccolta fondi del genere?
Ma sì, i media “progressisti”, quelli dalla parte dei diritti e degli ultimi.
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Si, ma prima di leggerlo si consulti con uno che sa un pò di economia.
Bastano giusto le basi
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I numeri in politica sono tutto, ed è una ovvietà.
Piccoli o grandi, il sistema (abbinato ad una buona dose di spregiudicatezza) consente al/ai detentori di giostrarli in maniera determinante: c’è chi, col 2/3%, fa e disfa governi, ad esempio.
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Questo il io commento al video di MT pubbblicato ieri su infosannio.
Quello che afferma Travaglio lo avevo letto sul FQ un pò di tempo fa.
Alcune voci possono produrre un gettito che fa capo a chi attualmente ne beneficia; vedi tassa di successione, tassa sui redditi/patrimoni dei super ricchi.
Le tasse sulle imprese ( extraprofitti, tobin tax fatta da Tremonti, sugar e plastic tax) sono aleatorie nel senso che essendo tasse sulle imprese queste hanno la possibilità di traslare i costi sui cienti finali.
Quindi se le imprese assorbono questa tassazione allora sono loro che pagano; se invece decidono di traslare i costi sui clienti a pagare siamo noi.
Non è difficile arrivarci, basta un minimo di empatia, ci si mette nei panni di un imprenditore e ci si chiede cosa farei io imprenditore se mi aumentassero le tasse? Semplice, le scaricherei quanto più possibile sui clienti.
Mi ero dimenticato di scriverlo ieri, lo faccio adesso. ed in forma più generale e spero semplice da comprendere
Se tassi un prodotto o un servizio i possibili scenari rispetto a quello preesistente, cioè prima della tassazione, sono 3
1) L’impresa assorbe i costi ed in questo caso si verifica l’ipotesi di MT.
2) L’impresa trasla i costi sul cliente finale ,ma il bene/servizio ha una curva di elasticità molto bassa ( la domanda è rigida) cioè riesco difficilmente a fare a meno del bene/servizio ; questo è il caso tanto discusso sugli extraprofitti bancari.
In questo caso paga il cliente finale; il cittadino per intenderci.
Tu mi metti la tassa sugli extraprofitti ed io banca aumento le spese di gestione conto, commissioni su bonifici, operazioni ecc ecc .
posso fare a meno di un conto corrente? ; si, teoricamente, ma non è una scelta semplice.
3) L’impresa trasla i costi sul cliente finale ma la domanda è elastica cioè riesco facilmente a fare a meno del prodotto/servizio.
E’ il caso della sugar tax; metto la tassa, il produttore trasla i costi aumentando il prezzo, io cliente finale faccio a meno del prodotto.
Quanto gettito ha prodotto la tassa?
Questo potrebbe essere il caso delle bevande gassate.
Se il cliente finale invece compra, sarà lui a pagare la tassa.
Spero che la mia speigazione sia chiara e soprattutto utile
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La economia è una materia molto ostica per me, non ho nessuna difficoltà ad ammetterlo. Però (merito tuo) ho capito perfettamente ciò che hai scritto. Ed ho capito perfettamente il senso del contenuto dell’articolo di MT (merito suo). Lui fa riferimento a prelievi “misti” e con modalità “una tantum” lievemente allargata (un paio d’anni).
Il privato può reagire come crede a fronte della introduzione di una tassa, ma lo scandalo vero è il lassismo del pubblico a fronte di possibili e giuste tassazioni alla domanda “rigida” (transazioni finanziarie, successioni ecc).
In ogni caso, se non si agisce in maniera seria su salari (bloccati da decenni) e paga oraria minima, le imprese private possono produrre beni di consumo finché vogliono ma il mercato interno è destinato a soffrire (mettici anche la inflazione che si mangia potere d’acquisto).
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“Il privato può reagire come crede a fronte della introduzione di una tassa”
La reazione del privato non è una questione di lana caprina, perchè la sua reazione determina l’efficacia di una misura di politica economica; cioè chi paga realmente; non puoi liquidarla così, facendo spallucce.; va bè faccia quello che vuole.
Per me è importante sapere se pago io o paga l’altro.
Per uno che fa fatica a portare il piatto in tavola 3 volte al giorno è una questione a dir poco dirimente sapere se paga lui o paga un altro.
Cosa ben diversa e di portata molto più ampia è il discorso delle politiche economiche che dovrebbero risolvere il problema della bassa crescita e dei bassi salari.
In questo caso la bocciatura di questo governo è senza appelli, perchè va nella direzione opposta; cioè aggrava i problemi anziche risolverli.
Col salario minimo dici tu? e non solo tu.
Allora prova a rispondere a queste domande.
1) Perchè si parla di salario minimo a 9€/h e non 8, 7 o 12 o 15?
da dove arriva questo 9?
2) Chi stabilisce il salario minimo per legge? Il parlamento?
Cosa succede al salario minimo se al governo c’è una forza politica o una coalizione che è avversa al lavoro diependente, quale quella in carica?
3) Ogni quanto si adegua il salario minimo al costo della vita? Sulla base di quale/I parametro/i L’inflazione calcolata dall’ Istat?
E cosa succede se, come recentemente accaduto, c’è stata un’impennata dei prezzi dell’energia e l’inflazione calcolata dall’istat tarda ad adeguarsi. L’indice di inflazione dell’Istat tiene conto oppure no delle componenti cosidette voltili (cibo ed energia)?
4) Come interagisce il salario minimo coi CCNL?
Se il CCNL di una detrminata categoria offre salari più alti di quello minimo cosa succede?
5) Come estendere il salario minimo a categorie professionali che non ne possono giovare ( false partite IVA, stagisti, falsi anche loro, part time involontario, metà in busta e metà in nero…)
Le domande che ho posto sono di un mio precedente commento, che qui ho copia-incollato ,non sono marginali, secondarie.
Ovviamente nessuno mi ha risposto e nessuno mi può rispondere perchè nessuno lo sa; Conte e MT compresi.
In realtà queste domande sono capziose.
Se uno solo prova a rispondermi lo impallino due volte
La prima dicendogli, ma se non sai rispondere a queste domande, di cosa stiamo parlando?
La seconda: uno che parla senza sapere quello che dice, tu come lo classifichi?
Vogliamo parlare di salario minimo? Ok , ma va definito anche il quadro giuridico non solo quello finanziario dei 9€/h
Altrimenti ti stanno solo mettendo l’anello al naso.
La diatriba è il salario minimo va fatto, non va fatto ed i 9€/h (non si sa da dove); non ci vuole molto a capire che detta così è una polemica fatta in funzione delle prossime elezioni europee.
Per dare una sintetica risposta alla crisi socio economica in Italia cui tu accennavi, sono almeno due le azioni importanti
1) Lotta all’evasione fiscale
2) riportare le lancette della giustizia a 40 anni fa almeno.
Il resto è solo un corollario a queste due azioni.
Senza il teorema principale, il corollario non ha ragione di esistere.
Non conoscere un argomento non è un crimine; io non sono un tuttologo; però quello che faccio è pormi delle domande, essere critico.
Io adesso devo andare a lavorare; però vorrei farti un invito; c’è un post appena pubblicato su infosannio: I PENNIVENDOLI, LA MELONI E LA VIA DELLA SETA.
Se hai tempo e voglia vattelo a leggere.
Poi ti invito ad andare a cercare sul web se Francia e Germania hanno sottoscritto il memorandum sulla via della seta o simili ; se si, a quali condizioni.
Poi il giornalista parla di potenze che domineranno l’economia globale; allora prova a cercare sul web quali sono gli sviluppi attuali e potenziali della Cina (demografia e disoccupazione giovanile in primis) e prova a trarre delle conclusioni.
Se conosci l’inglese prova a cercare sui siti in inglese.
Buona Giornata e a risentirci
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E per non dimenticare chi è che l’iDIOta ammira? Indovina indovinello,
Da buon sostenitore dei mafiosi , quelli che l’ombrello te lo infilano nel retto, chi se non l’iDIOta ammiratore di personaggi del calibro del “migliore” !!!!
https://www.facebook.com/share/r/RVf2hSyQ1t35DGn9/
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L’unico lDl0TA certificato del blog, 6 TU, noto fijo di pootteeen incapace di pensieri autonomi ma che preferisce eruttare come slogan le veline ruZZe.
Anche oggi, da quadrupede ragliante, hai trasportato in giro il tuo carico di letame.
E quel fetido olezzo accompagna ogni tua uscita.
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E comunque, volete trovare le risorse mancanti?
1) Lasciate perdere le banche, perché rispondono agli organismi di controllo della BCE e non dei governi europei. Hanno ritrovato la via del profitto dopo un decennio di dimagrimento costosi e rafforzamenti patrimoniali miliardari chiesti agli azionisti.
L’azione Unicredit nel 2010 era arrivata a quotare 230€. Nel 2020 con l’arrivo del Covid e dopo pesanti ristrutturazioni e Aumenti di capitale era precipitata a 8€. Oggi vale 24/25€.
2) Extraprofitto in se vuol dire tutto e niente, perché non puoi imporre per legge quanto debbano guadagnare le imprese ma puoi intervenire se trovassi anomalie nella catena di valore di tutta la supply chain.
3) Dopo l’invasione ruZZa dell’ Ucraina, in combinato disposto con la ripresa economica mondiale post-covid, abbiamo assistito a clamorose speculazioni sui mercati delle materie prime, innanzitutto energetiche. Problema di INFLAZIONE IMPORTATA che ha inciso sulla disponibilità di reddito dei cittadini, su cui l’attuale sgoverno idolatrato dai vari cojostri e rossini ha risposto mettendoci il carico con il ripristino delle accise .
4) Una multinazionale che sicuramente si è arricchita partecipando alle speculazioni sulle materie prime è l’ENI, che in borsa ha raggiunto il record storico di quotazione. Ma essendo partecipata dallo Stato le viene lasciata mano libera perché gira a questi la quota parte dei suoi giganteschi profitti, pari a una mezza finanziaria.
5) Altre anomalie si evidenziano nel comparto agroalimentare, con i contadini e produttori strangolati e prezzi finali raddoppiati. Grossisti e distributori finali stanno barando e RUBANDO.
6) E delle grandi e piccole lobbies corporative, allergiche alla concorrenza ma difese dai destronzi, come tassisti, balneari, ristoratori e albergatori ne vogliamo parlare? Della ministra spiaggiata e fallita che sta dirottando i vacanzieri nostrani verso l’Albania a causa dei costi esosi patriottici?
7) I domicili fiscali delle imprese medio-grandi e grandi, specie le multinazionali,spostati nei paradisi fiscali, anche europei, come Lussemburgo, Olanda, Irlanda ne vogliamo parlare? Tra loro ci sarebbero pure Fininvest e Mexdaset che ogni sera si adoperano a propagandare il patriottico verbo fasciolegaiolo.
8) Oggi tutto è tracciabile e in rete.
Con la digitalizzazione è possibile accedere instantaneamente alle dichiarazioni dei redditi dell’ Agenzia delle entrate, ai Conti correnti bancari e postali, ai fondi d’investimento, alle assicurazioni previdenziali, alle posizioni aperte in borsa, all’ RCA, al Registro nautico, al CATASTO, METTENDO tra loro in relazione consistenza PATRIMONIALE delle famiglie e REDDITI dichiarati ai fini fiscali.
Sarebbe facilissimo intervenire laddove emergessero INCONGRUENZE, perlomeno sulle dichiarazioni future, visti gli innumerevoli condoni adottati per sanare e parare il QLO degli evasori cronici.
9) Ripensare il sistema fiscale passando ad un’impostazione americana, portando in detrazione TUTTO, anche la spesa viveri quotidiana, le parcelle dei professionisti, i costi dei trasporti, telefonici etc con lo stesso sistema finora riservato alle partite iva. Sono certo che qualche decina di miliardi di euro evasi verrebbero recuperati.
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Un commento su cui vale la pena spendere qualche parola; in line a generale comunque condivisibile.
Le banche non rispondono agli organi di vigilanza, ma ai loro azionisti.
Le banche non rispondono agli organi di viglianza della loro situazione reddituale, ma di quella patrimonoale
Se una banca fa 100 o 200 di utile all’organo di vigilanza non gliene frega niente.
Così come non gliene frega niente se fanno 100 o 200 di perdite.
Gli frega se fanno 100 o 200 di perdite e quelle perdite vanno ad “intaccare” la loro situazione patrimoniale.
E’ sacrosanto, non solo vero, quando dici che dopo la traversata nel deserto che hanno fatto ( vedi tassi negativi sui depositi della BCE) hanno bisogno di riprendere fiato.
Però se un delinquente che ne ha fatte di cotte e di crude, una volta tanto ha ragione, è difficile dargliela.
I punti dall’uno all’7 li sottoscrivo col sangue, se serve.
Punto 8 : a nulla serve fare la tracciatura catastale se gli estimi non vengono aggiornati.
Un appartamento in via Vivaldi a Milano che al catasto risulta valere 150 lire in base al regio decreto xyz del 1928 vale 150 lire del 1928 anche se lo tracci con gli spyware; pagherà le imposte in base a quel valore; poi se a me servono 100 vite lavorative per comprarmelo è un altro paio di maniche
9) se hai tempo e voglia di leggerlo, sul sito La voce.info puoi trovare un interessante articolo che smentisce quello che in estrema sintesi è chiamato contrasto di interessi.
Il metodo all’amerikana, per usare parole più vicine alle tue
L’articolo è un pò datato quindi se vuoi farlo armati di pazienza.
Provo a fare un piccolo esempio
Io soggetti sono due, io e l’idraulico (I)
Io chiamo l , questo viene, fa il lavoro e mi chiede 1000 €
Al che scatta l’italica domanda: con fattura o senza?
Io so che se gli chiedo la fattura potrò detrarre 200 euro e so che lui pagherà, ipotesi, 400€ (40% di tasse).
Se I mi dice senza fattura ti faccio 200€ di sconto io sono indifferente; 200 li prendo da te o 200 li prendo dallo stato
Se I mi dice ti faccio 400 € di sconto a me conviene e lui è indifferente; 400 li da a me o 400 li da allo stato.
In entrambi i casi, qualora una delle due soluzioni venisse accettata lo stato ha guadaganto 200€di mancati rimborsi o a perso 400€ di mancate entrate
Tra me ed I la soluzione sta nel mezzo.
I mi dice che se facciamo senza mi fa 250€ di sconto.
A me conviene perchè anzichè incassare 200 ne incasso 250; ad I conviene perchè anzichè pagare 400 allo stato ne paga 250 a me.
Quale pensi sarà l’esito e quanto pensi che lo stato incassa?
Per questo anche negli USA esiste l’evasione fiscale ed è un reato pesantemente sanzionato, altro che pizzo di stato.
Poi sta a me pensare che se faccio senza è vero che incasso sull’unghia 250 però poi mi toccherà pagarmi le visite mediche in una struttura privata, mandare i miei figli in una scuola privata, usare un taxi anìzichè un mezzo di trasporto pubblico; ma qui raggiungiamo l’aulico.
So che tu lo capisci; ma se proviamo a scrivere quest’ultimo punto sul Giornale, o su Libero, o sulla Verità, rischiamo la lapidazione per blasfemia.
Buona serata
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