
(ilfattoquotidiano.it) – “Il governo Meloni favorisce la sanità privata a discapito del servizio sanitario pubblico? È sotto gli occhi di tutti. Chi ha le cliniche private finanzia le campagne elettorali e i giornali. E non solo i governi centrali, ma anche le Regioni depauperano la sanità pubblica per poter dire che non ci sono i servizi sufficienti in quella pubblica e che è necessario fare convenzioni con le cliniche private. Gino Strada disse che, se fosse diventato ministro, avrebbe abolito completamente i soldi pubblici al privato“. Sono le parole del direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio che, a Otto e mezzo (La7), stigmatizza la manovra finanziaria del governo Meloni e i pochi fondi riservati alla sanità pubblica, ovvero 3 miliardi già ampiamente mangiati dall’inflazione.
Travaglio sottolinea: “Allo stato attuale, c’è sempre la scusa che mancano i soldi. Quando è partita questa manovra finanziaria fatta coi fichi secchi con la scusa che non ci sono i soldi, abbiamo provato a prendere un po’ di esempi virtuosi da altri paesi europei e alcune proposte avanzate da economisti e da associazioni importanti, come Sbilanciamoci e Oxfam. E abbiamo tirato giù una lista della spesa, anzi del recupero che ammonta a 37 miliardi“.
Il direttore del Fatto spiega: “Questo elenco include 11 miliardi ottenibili tassando per un paio d’anni 5mila super-ricchi col 2 o 3%. La tassa di successione, che da noi fa ridere, porterebbe 5 miliardi; la Tobin tax 3 miliardi e mezzo; la tassa sullo zucchero e sulla plastica, che è presente dappertutto in nome del Green, porterebbe 650 milioni; la riduzioni delle nuove spese militari 3 miliardi ; le concessioni balneari e autostradali da ritoccare un miliardo; gli extra-profitti delle banche e dei big del fossile, che hanno fatto affari d’oro sulle speculazioni, sugli aumenti dei tassi e sulle guerre, porterebbero a 13 miliardi“.
E conclude: “Non è che non ci sono i soldi, non si vogliono andare a prendere i soldi per non disturbare le lobby che poi finanziano i partiti o che si spera che li finanzino o li sostengano. Questa è la verità”.
Fantastico MT.
Purtroppo, grazie agli astensionisti Lettiani ecc.ecc., abbiamo un governo che se ne frega di quello che scrive MT e gli altri 25 mln di italioti!!!
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Nulla di più vero: è una politica eletta dagli interessi privati di pochi. I tanti, ormai stanchi di lottare contro i pochi,non vanno più nemmeno a votare. Tanto chiunque si voti, i pochi vincono sempre.
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È no non si può disturbare chi nel paese se sta’ a fa’ solo li ¢assi sua..Era nel programma di governo e và rispettato.
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Travaglio il montanelliano dice quello che gli eredi del pci non dicono e non direbbero mai neanche sotto tortura: come è lontana la terza via di Berlinguer, per non dire della terza internazionale.
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E’ il solito problema, il conflitto di interessi. I partiti dell’establishment (tutti) ne hanno agevolato l’evoluzione e il M5S quando poteva farlo non ha avuto la forza di affrontarlo.
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Quello che afferma Travaglio lo avevo letto sul FQ un pò di tempo fa.
Alcune voci possono produrre un gettito che fa capo a chi attualmente ne beneficia; vedi tassa di successione, tassa sui redditi/patrimoni dei super ricchi.
Le tasse sulle imprese ( extraprofitti, tobin tax fatta da Tremonti, sugar e plastic tax) sono aleatorie nel senso che essendo tasse sulle imprese queste hanno la possibilità di traslare i costi sui cienti finali.
Quindi se le imprese assorbono questa tassazione allora sono loro che pagano; se invece decidono di traslare i costi sui clienti a pagare siamo noi.
Non è difficile arrivarci, basta un minimo di empatia, ci si mette nei panni di un imprenditore e ci si chiede cosa farei io imprenditore se mi aumentassero le tasse? Semplice, le scaricherei quanto più possibile sui clienti.
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