
(ilfattoquotidiano.it) – “Il successo del libro del generale Vannacci? In molta parte è dovuto all’inerzia di chi dovrebbe contrapporsi e alla crisi complessiva dell’attività politica che invece dovrebbe essere il primo dovere di un cittadino, se è vero quello che diceva Aristotele, e cioè che ogni uomo è un animale politico”. Così a L’aria che tira (La7) lo storico Luciano Canfora spiega lo straordinario successo editoriale de Il mondo al contrario, il libro autoprodotto dal generale Vannacci, che ad ora ha venduto 700mila copie.
Canfora fa un parallelismo tra il massiccio gradimento del libro e l’astensionismo elettorale: “Il fatto che si marci verso una metà degli aventi diritto che non va a votare è un segnale preoccupantissimo di disaffezione, di scetticismo complessivo, di sfiducia verso il ceto politico e la politica in quanto tale. A questo scetticismo che porta a un gesto molto grave, come il non esercitare il diritto di voto – spiega – fa da pendant l’abbeverarsi a una voce urlante, che vuole fare chiasso e che si abbarbica a una tematica che è solo una piccola parte della realtà. Si agita con forza un pensiero contrario che presume di essere gradito dalla maggioranza, ma non è così, perché è gradito da tanti che sono insofferenti verso un concetto maturo di libertà“.
Lo storico sottolinea più volte le responsabilità della sinistra: “Quello che si vorrebbe è un’analoga ma opposta presenza editoriale da parte di chi la pensa diversamente. Non c’è impegno a parlare in maniera corretta, sana, storicamente fondata e propositiva da parte di tantissimi, anche di forze politiche, che potrebbero farlo ma non lo fanno. Quindi, lo spazio è vuoto“.
E sul numero notevole di copie vendute, ironizza: “La quantità di libri venduti non è necessariamente un metro cognitivo particolarmente efficace e cognitivo. Potremmo anche consolarci pensando che uno degli strumenti che diedero vita alla grande cultura illuministica fu L’Encyclopédie di Diderot e di d’Alembert, che è una delle nostre Bibbie – conclude – ma che non vendette tantissime copie nel grande pubblico. Però poi ebbe un effetto straordinario sulla storia della Francia, ma anche dell’Europa e del mondo. Quindi, il numero delle copie vendute lascia il tempo che trova”.
Si spiega di più con il fatto che sempre più gente si è rotta di questo “politicamente corretto” ridicolo e per reazione arriva persino ad acquistare un libro pieno di scemenze.
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Con tutto il casino mediatico scatenato potrebbero esserci un sacco di persone che lo hanno comprato per semplice curiosità. Poi ci sono pure le copie comprate dall autore per farne strenne natalizie , esattamente la stessa cosa che fa Vespa da decenni .
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”“Il fatto che si marci verso una metà degli aventi diritto che non va a votare è un segnale preoccupantissimo di disaffezione, di scetticismo complessivo, di sfiducia verso il ceto politico e la politica in quanto tale. ”
Ricordatevi sempre di due cose:
1- quando letta jr si complimentava, con quella faccia da manichino, della vittoria di Gualtieri a Roma, nonostante un’affluenza così bassa, che prese meno voti di quanti ne prese il perdente Giachetti nel 2016.
2- hanno eletto il successore di Berluskaiser a Monza, tale Galliani, con l’11% dei voti disponibili.
Eppure non fanno un plissé.
Nemmeno nel 2009, quando in Abruzzo vinse sForza Italia malgrado che avesse preso solo il 40% del 30% (o qualcosa del genere) dei voti totali.
Semplicemente non gliene frega un caxxo, per loro varrebbe anche che votassero i cognati se si trattasse comunque di mettere le mani sul Potere e la pagnotta.
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