Il governatore della Campania alla festa del Riformista in corso a Napoli

(di Alessio Gemma – repubblica.it) – “L’alleato più efficace di questo Governo? Lo individuo nel Pd attuale. Mi pare un’assicurazione sulla vita per l’onorevole Giorgia Meloni, ci possiamo aggiungere anche l’insieme delle opposizioni, in quanto corresponsabile della mancata alleanza politica che ha prodotto questo disastro elettorale”. Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervenuto alla prima giornata de Il Riformista, in corso a Napoli.
“Io sono fra quelli – ha aggiunto De Luca – che ritengono che un’opposizione forte, credibile e autorevole sia necessaria intanto per non far appassire una democrazia, è un’esigenza della democrazia avere un’opposizione credibile e autorevole. Ma soprattutto è indispensabile avere una grande forza politica nazionale per governare un paese come l’Italia, ancora segnato da fratture profondissime sul piano territoriale, sociale, occupazionale, perfino civile. Oggi abbiamo davanti questa sfida: come costruire prima di tutto un programma, poi sulla base di un programma una coalizione che renda credibile e possibile un’alternativa di governo. Oggi sinceramente mi pare che non siamo in questa situazione”.
Vincenzo De Luca risponde alla segretaria del Pd Elly Schlein che ieri a Napoli ha detto che avrebbe titolato il libro del governatore ‘Grazie al Pd’ e non, come è stato fatto, ‘Nonostante il Pd’.
“Io ne darei un altro, di titolo: grazie a De Luca, grazie al quale anche il Pd vince qualche volta” dice il presidente della Regione Campania.
“Io, unico rinnovatore”
“Nel Pd dietro “Elena” Schlein oggi ci sono tutti i capicorrente – aggiunge De Luca – tutti quelli che stavano in segreteria, che stavano nel governo, e li vedo passeggiare di nuovo sulla scena politica come turisti svedesi, capitati qui per caso, il che mi porta a ritenere che l’unico vero rinnovatore del Pd sono io. Lo dico fondatamente, non avendo correnti e sottocorrenti, padroni e padroncini. Sono un uomo libero, e oggi un uomo libero è incompatibile con la selezione della classe dirigente del Pd che avviene sulle basi del correntismo” dice il governatore campano nel corso di un dibattito condotto da Augusto Minzolini.
“I ministri della sostanza e quelli delle cerimonie”
“Non darei medaglie al valore a questo governo, è governo improbabile, abbiamo una Presidente del Consiglio entrata come novità sulla scena politica, è persona intelligente, con capacità comunicativa ma con capacità di governo quasi zero”. Nel governo “ci sono anche persone di valore, come Giorgetti che ha competenza per esigenze reali, poi Crosetto lo considero una persona perbene anche se non avrei fatto le sue dichiarazioni, Nordio era partito con buone intenzioni ma non so se il suo lavoro potrà essere portato in fondo, vedo prevalere i ministri delle cerimonie, rispetto ai ministri della sostanza”, ha detto De Luca.
Sangiuliano: “ E lui mi sembra Wanda Osiris”
Non si fa attendere la replica del ministro Gennaro Sangiuliano indicato da De Luca più volte come “ministro delle cerimonie”: “De Luca mi diverte, fa un”ottima imitazione di Crozza che lo imita e il cerchio si chiude. De Luca mi sembra Wanda Osiris, gli piace scendere lo scalone e avere l’applauso”.
Intervistato alla giornata de Il Riformista, Sangiuliano difende la concretezza delle sue realizzazioni a Napoli: “Se andiamo alla Floridiana o all’Albergo dei poveri vedete fatti concreti, non cerimonie. Io cerco di avere uno stile istituzionale, se fossi De Luca mi occuperei più degli ospedali della Campania, perché grandi istituzioni come Nomisma dicono che in Campania un cittadino su due non riesce a curarsi adeguatamente. Da parte mia nessuno scontro, solo collaborazione istituzionale come conferma anche il sindaco di Napoli”.
Sangiuliano sarà il prossimo candidato alla presidenza della Campania? “Io sono candidato a fare il ministro della cultura, anche nel secondo governo Meloni che durerà fino al 2032. Poi ho un leader, Giorgia Meloni, e faccio ciò che mi dice lei”.
“Io sono candidato a fare il ministro della cultura, anche nel secondo governo Meloni che durerà fino al 2032. Poi ho un leader, Giorgia Meloni, e faccio ciò che mi dice lei”.
AIUTOOOOOOO!!!!😱😱😱😱
… È una minaccia?
Che prospettiva spaventosa🤦🏻♀️
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In effetti, poteva anche abbondare: un ventennio dovrebbe durare almeno fino al 2042, non pensi?
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E ceeeertoo… 😭😭😭
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Gennarì, ti sei bevuto il cervello? Vogliamo scherzare. Tu così stai messo? Non ti è parso vero di avere una poltrona.
A te, chi avrebbe mai badato… hai ragione, mo’ ti sei impoltronato e chi ti scolla più!
Eppure, Gennarì, mai dire mai… il tuo omonimo lassù, chissà, sai com’è…
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Se non conoscessimo de luca diremmo che sta facendo opposizione interna alla schlein per ricompattarle l’elettorato attorno. Un leader “vittima” del fuoco amico guadagna SEMPRE consenso tra gli elettori del proprio partito.
Conoscendolo sappiamo che sta sfruttando il malumore degli elettori del PD, nei confronti della schlein, per garantirsi la poltrona.
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Di cui al titolo: «De Luca: “Oggi il Pd è l’alleato più efficace del governo Meloni”»
Ecco, per una volta mi fido di questo buffone, e ne ho di ben donde: correva l’anno 2003 e c’era un certo Violante che sulla “sinistra” e i favori che questa faceva a un certo Berlusconi sin dai primi anni 90, ne raccontava di cotte e di crude alla Camera.
Ora, una domanda semplice semplice: quanto mai saranno cambiate le cose in 20 anni (dal 2003 al 2023 insomma), tra le cosiddette “sinistre” e le attuali “destre”, che infatti non si distinguono più da svariati anni nel loro operato? Quanto mai? Facciamoci questa domanda, suvvia…
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De Luca risulta brillante ai più perché non ha molti competitors sul piano delle battute e anche sulla competenza politica. E un politico navigato che conosce bene il territorio e il partito in cui sguazza. Scalare il PD è alla portata di molti, tutti quelli che hanno la medesima caratteristica di base: sputare nel puatto in cui mangiano.
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