Frecciate a Elly Schlein e sarcasmo sulla sensibilità di genere nella campagna di comunicazione per la kermesse di FdI

(di Matteo Pucciarelli – repubblica.it) – Operazione simpatia coi meme sui social, per lanciare la nuova Atreju – la storica festa della giovanile di Fratelli d’Italia e An prima – dal 14 al 17 dicembre a Castel Sant’Angelo a Roma. Riuscita? Parrebbe proprio di no, in questi casi si rischia sempre di sconfinare nel cringe ma dipende dai gusti, di sicuro nulla di nuovo: sembra di rivedere le tecniche provocatorie della ‘Bestia’ di Luca Morisi, ai tempi della Lega in ascesa, ma senza quell’effetto sorpresa. Comunque: un po’ di presa in giro ad Elly Schlein, e il suo rifiutare l’invito alla festa deve aver offeso parecchio gli organizzatori; ma soprattutto, un altro po’ di presa in giro alle sensibilità di genere (“Atreju è quel posto dove se vai in bagno trovi solo due generi e non vedi schwa da nessuna parte”).
Il titolo della quattro giorni è ‘Bentornato orgoglio italiano’, tra politica, cultura, dibattiti, eventi, si legge nelle card social. Il giochino retorico a uso e consumo delle pagine Facebook e Instagram è appunto quello della provocazione: sulla storia dei bagni si è detto, sulla schwa bandita anche, poi c’è la segretaria pd nel mirino per il suo rifiuto, messa a confronto con altri esponenti della sinistra che invece alla festa c’erano andati: da Fausto Bertinotti a Massimo D’Alema, passando per Enrico Letta e Nichi Vendola. “Elly, per caso hai paura del confronto?”, le si domanda.

Atreju è quel posto dove: “a nessuno importa quanti soldi hai ma quello in cui credi”; “è sempre stato normale parlare di nazione”; “i giovani che qualche anno fa sognavano un’Italia grande ora la stanno facendo davvero”, celebrazione in purezza della cara leader oggi a Palazzo Chigi, con le foto a confronto di lei 16 anni fa e di lei oggi.
Ci saranno anche mercatini e pista di ghiaccio – annuncia felice Giovanni Donzelli – e come detto gli eventuali partecipanti sono avvertiti del fondamentale dettaglio: c’è una politica precisa sui gabinetti.
Per chi come me non sapesse cos’è lo schwa:
La casistica più diffusa per cui si usa lo schwa in italiano riguarda i momenti in cui ci si riferisce a una moltitudine mista. Entrando in una stanza in presenza di, per esempio, dieci persone che non siano dieci uomini o dieci donne, il saluto più corretto sarebbe “Buonasera a tuttə”. In questo modo si mantiene neutro il genere delle persone a cui è riferito l’enunciato.
“Buonasera a tutti”, utilizzato finora in italiano, è figlio di una tradizione linguistica che ha sovrapposto il concetto di genere maschile al neutro, o almeno alla moltitudine indistinta. Una tradizione che, dopo secoli, non ha più ragione di esistere in una società che ha finalmente compreso il valore della parità di genere.
qui il link dell’art. completo: https://www.deejay.it/articoli/come-usare-schwa-in-italiano-lezione-linguaggio-inclusivo-radio-deejay/
A Napoli da mo che si usa: tutt’e femmene, tutt’i masculi, tutt’o munno!
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Per superare il “genere” nei bagni basta farli a fotocellula:
Se vede qualcosa si alza la tavoletta
se non vede un C***o rimane giù. 😋
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Il titolo della quattro giorni è ‘Bentornato orgoglio italiano’,
Orgogliosi di essere Donzelli
” ” Lollobrigida
” ” Giambruno
” ” Piantedosi
” ” Crosetto (questo in ordine di tempo)
Aiuto qualcuno mi sfugge.
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Ragazz(ə) però I fasci stanno migliorando, son passati dal pensiero mono al binario:
Maschi/femmine.
Aho! è il 100% in più di capacità cognitiva eh?
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