La ministra del Turismo è da un anno sotto indagine per la gestione di Visibilia, il gruppo che ha fondato, e di cui ha detenuto quote e cariche fino al febbraio 2022. Il sottosegretario alla Cultura rischia il processo per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte

(ilsole24ore.com) – Quello del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro (rinviato a giudizio per rivelazione del segreto d’ufficio in relazione alla vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito) non è l’unico caso giudiziario che coinvolge gli esponenti del governo: i fronti aperti riguardano, direttamente, la ministra del Turismo Daniela Santanchè e il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, entrambi indagati.

Santanché sotto indagine per la gestione del gruppo Visibilia

I guai per Daniela Santanchè arrivano da Milano. Da un anno è sotto indagine per la gestione di Visibilia, il gruppo che ha fondato, e in cui ha detenuto quote e cariche fino al febbraio 2022. La senatrice di Fratelli d’Italia risponde con altri ex amministratori di false comunicazioni sociali, mentre le accuse di bancarotta sono in sostanza decadute dopo la revoca delle richieste di fallimento da parte della Procura delle società che compongono il gruppo stesso e il ricorso alla composizione negoziata. Mentre si è in attesa della chiusura dell’inchiesta, i pm milanesi hanno aperto altri fascicoli, al momento ancora contro ignoti, che lambiscono l’esponente di Fratelli d’Italia: oltre a quello su Ki Group-Bioera, il gioiello del bio da lei creato, ci sono una presunta truffa ai danni dello stato in relazione al ricorso, da parte di Visibilia Editore, della cassa integrazione a zero ore nel periodo del covid per alcuni dipendenti, e un filone del caso Negma, fondo con base negli Emirati e alle British Virgin Islands.

Sgarbi rischia il processo per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte

Il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi rischia il processo per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte in quanto, ipotizza la Procura di Roma nell’indagine chiusa lo scorso 22 novembre, nel 2020 avrebbe acquistato un dipinto all’asta facendo figurare la fidanzata come acquirente e con denaro di una terza persona. L’intento, secondo l’accusa, sarebbe stato mettere l’opera al riparo da eventuali aggressioni da parte del Fisco con cui il politico e critico d’arte ha un debito per un totale di circa 715mila euro.