Gli esordi con la Fgci, i dieci anni al governo della Puglia, la passione per la poesia. Primo parlamentare dichiaratamente omossessuale. Negli ultimi anni le polemiche per il figlio nato con la maternità surrogata

(di Riccardo Ferrazza – ilsole24ore.com) – Il richiamo della politica come quello della foresta del racconto di Jack London: una chiamata alla quale non ha saputo resistere Nichi Vendola, l’ex governatore della Puglia per due mandati che si era fatto da parte dopo il coinvolgimento nel procedimento penale sull’ex Ilva (in attesa del processo d’appello dopo la condanna in primo grado per concussione aggravata). Così “Nikita” – vero nome Nicola Maria – oggi 65enne torna alla sua vecchia passione: sarà presidente di Sinistra italiana, eletto per acclamazione al congresso del partito da lui fondato e guidato dal riconfermato segretario Nicola Fratoianni. Ma – ha chiarito – non si candiderà alle Europee del prossimo anno.

Dalla Fgci a Sinistra italia, alla guida della Puglia

I primi passi nella politica risalgono agli anni ’70 con l’iscrizione nella Fgci di Terlizzi (paese dove è cresciuto, anche se nato a Bari), poi il passaggio a Rifondazione comunista dopo la fine del Pci e la stretta collaborazione con Fausto Bertinotti. Nel 1992 è deputato e primo parlamentare dichiaratamente omosessuale. Seguiranno cinque legislature fino alla sorpresa del 2005: sconfigge alle primarie del centrosinistra per la Regione Puglia Francesco Boccia e poi viene eletto presidente prevalendo sul candidato del centrodestra Raffaele Fitto. Cinque anni più tardi farà il bis: batte alle primarie per la seconda volta Boccia e si conferma governatore. Nel frattempo aveva lasciato Rifondazione per intraprendere una nuova strada con Sinistra e Libertà (più tardi diventata Sinistra Ecologia Libertà). Nel 2015 rinuncia a correre per il terzo mandato e sostiene la corsa di Michele Emiliano.

La poesia

Lo slogan della campagna elettorale con cui è stato confermato governatore della Puglia nel 2010 recitava: “La poesia è nei fatti”. Accanto alla politica l’altro mestiere di questa figura di spicco della sinistra italiana è stata la poesia. Una laurea in lettere con una tesi su Pier Paolo Pasolini, ha pubblicato raccolte di versi, l’ultima nel 2021 dal titolo “Patrie” (Il Saggiatore). Per Vendola «la politica è un’arte nobile e ricca se si nutre di cultura, di cura della memoria, se coltiva sentimenti forti, se è animata da pensieri lunghi e da lotte collettive. Altrimenti la politica diviene l’arena del carrierismo e del cinismo». Poeta ma anche attore: nel 2022 ha debuttato a teatro con un monologo (“Quanto resta della notte”).

Il figlio nato con la maternità surrogata

Ma dell’ex governatore pugliese negli ultimi anni si era parlato anche per le sue vicende private. Nel 2016 con l’allora compagno canadese Ed Testa fecero ricorso alla tecnica della maternità surrogata per la nascita del loro figlio, Tobia Antonio, in California. Un lieto evento accolto da polemiche. «Non c’è volgarità degli squadristi della politica che possa turbare la grande felicità che la nascita di un bimbo provoca», aveva sottolineato Vendola, respingendo le accuse di «disgustoso egoismo» del leader della Lega Matteo Salvini o del senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, che aveva puntato il dito contro «questa sinistra che usa il turpe metodo dell’utero in affitto per inventarsi genitori dei figli degli altri». Nel novembre del 2017 dopo 13 anni di convivenza, Vendola e il compagno si sono sposati con un’unione civile celebrata, a Rivalta, comune dell’area metropolitana di Torino guidato dall’amico sindaco Nicola De Ruggiero. La famiglia vive a Castelforte (Latina), dove ha scelto di risiedere lontano dai riflettori. «Non permetteremo che il corpo di nostro figlio diventi una bandiera dei diritti civili. Vogliamo soltanto poter vivere in pace».