
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – La scoperta che Salvini è Salvini e fa Salvini è un classico del giornalismo all’italiana, ma solo quando conviene a lorsignori. Il vicepremier e ministro che definisce lo sciopero “weekend lungo” (senz’aver mai colto la differenza fra settimana lavorativa e weekend) e riesce a trasformare un’ordinaria protesta sindacale in un evento epocale conferma la sua […]
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(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – La scoperta che Salvini è Salvini e fa Salvini è un classico del giornalismo all’italiana, ma solo quando conviene a lorsignori. Il vicepremier e ministro che definisce lo sciopero “weekend lungo” (senz’aver mai colto la differenza fra settimana lavorativa e weekend) e riesce a trasformare un’ordinaria protesta sindacale in un evento epocale conferma la sua irredimibile natura di Cazzaro Verde. Eppure sembra ieri che era l’idolo dei giornaloni, gli stessi che ora lo prendono a pesci in faccia. Correva l’anno 2019 e bisognava buttar giù il Conte-1, che osava combattere la povertà (Rdc), la precarietà (dl Dignità), la corruzione (Spazzacorrotti), la Casta (taglio dei parlamentari e dei vitalizi), la mafia (voto di scambio), la rapina Fornero (quota 100), i fossili (piano rinnovabili), i diktat Ue sull’austerità (due procedure d’infrazione minacciate) e Usa sul golpe Guaidó a Caracas (l’Italia non lo riconobbe, unica in Ue), senza il permesso dei padroni del vapore. Quindi andava bene anche Salvini. I giornaloni iniziarono a ripetere che comandava lui e faceva tutto lui, anche se come sempre non faceva una mazza. Il nuovo Ridolini trasformato in “nuovo Mussolini” e gonfiato come la rana di Esopo fino a fargli vincere le Europee (dal 17 al 34% in un anno). Lui, incredulo di essere preso sul serio, entrò nella parte e si mise a vento di tutte le lobby: da Sì Rdc a No, da No Prescrizione a Sì, da No Triv a Sì, da No Benetton a Sì.
Il vero banco di prova fu il Tav Torino-Lione, l’opera più inutile, costosa e velenosa del mondo, sottoposta all’analisi costi-benefici dei migliori economisti dei trasporti: dopo aver firmato il contratto giallo-verde che lo bloccava, il Cazzaro ne divenne l’uomo sandwich fra gli applausi del partito Calce&Martello e delle gazzette al seguito. Che si spellavano le mani per la sua conversione al “partito del Pil” e delle “madamine”. E quando uscì l’analisi degli scienziati che bocciava il Tav, lo nominarono addirittura contro-perito. Repubblica: “Tav, la controanalisi di Salvini”. Stampa: “Contro-dossier di Salvini: la sospensione della Tav ci costerebbe 24 miliardi”. Messaggero: “‘Non completare la Tav può costare 24 miliardi’. Ecco il dossier della Lega” (che naturalmente non esisteva). La Stampa, già che c’era, promosse Salvini critico musicale, facendogli commentare il Festival di Sanremo. Lui rovesciò il governo e chiese il voto subito per i “pieni poteri”. E Rep titolò meglio della Padania: “Voto subito (ma c’è chi dice no)”. Purtroppo nacque il Conte-2. Ma subito i giornaloni si impegnarono allo spasimo per demolire pure quello e riportare Salvini al potere. Missione compiuta, con Draghi e con Meloni. E ora si permettono pure di piagnucolare.
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La cosiddetta “Salvinistra”.
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Il solo fatto che il Capitone abbia cercato di mettersi di traverso mi ha convinto definitivamente ad aderire allo sciopero.
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Travaglio ci rinfresca la memoria su questo dannoso parassita felpato nullafacente che ci ammorba l’esistenza da trent’anni. L’ennesimo cabarettista mancato degno di Zelig nel circo dei pagliacci diretto da Maria Antonietta.
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Già già. Ma qualcuno mi rinfreschi la memoria, come finì Maria Antonietta?
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Purtroppo la storia non si ripeterà
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Però nonostante gli incartatotani che lo hanno gonfiato il 34 per cento lo ha preso nelle urne.Quindi bisogna cominciare a dire che forse questo governo ed in particolare il segretario del partito di giussano nonche’ la rana pescatrice sono lo specchio della maggior parte degli italioti.
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Ma è ovvio, Salvo, scusa, con tutto il rispetto.
Il problema NON È la politica DI PER SÉ, cioè non in quanto tale (cioè, un po’ sì, ma poca roba), ma l’italianità che ci vive dentro. Sembrerà lapalissiano, ma sono tutti italioti, i politici italiani: mica vengono da Marte. E al solito, il problema non è Salvini o Letta o la Qlona buzzicona della sgarbatella, o il Nano Viscido MdF che finalmente s’è tolto dalle p4ll3 o il rignanese arabo sf1g4to o il magnasarcicce a sbafo d3m3nt3, o chiunque altro, eccezion fatta semmai – escludendo Di Maio e consimili vedi bene – per il M5S (che infatti racchiudeva la parte statisticamente migliore sul piano umano e etico della classe dirigente): il problema è chi vota ‘sta gentaglia da decenni, come la famosa borghesia che negli anni 30 del secolo scorso votava per il fascismo del dvce ritardato. La politica ci mette del proprio, ovvio, ma poi c’è una banda cospicua di imb3c1ll1 che per interesse o per ideali falsi come i soldi del Monopoli pur la vota, orientata e guidata certamente dai politici in primis (che ovviamente stravedono per lo status quo), ma prevalentemente da qualche giornaletto, e soprattutto dalla TV! Non è mica un caso che in Italia la carta stampigliata riceva milioni di euro pubblici ogni anno, né lo è il fatto che la RAI sia la TV statale più lottizzata dell’universo, anch’essa foraggiata con il Canone nascosto nella bolletta per l’energia elettrica, ovvero la più grande truffa mai esistita in questo paese. Come non è un caso che in termini di libertà di informazione, l’Italia stia all’X-esimo posto (non ricordo più, ma bassissimo), statisticamente sotto a certi paesi dell’Africa nera.
Siamo italiani, non abbiamo alcun futuro, punto.
All’infinito ripeterò la mi(s)tica frase di Obi-Wan Kenobi (Alec Guinness) in Star Wars, Episodio IV (ai tempi, 1977, chiamato “Guerre Stellari”): Who’s the more foolish? The fool or the fool who follows him? («Chi è più pazzo? Il pazzo, o il pazzo che lo segue?»). «Segue” e ”vota” in questo senso han lo stesso identico significato. Eccallà!
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come non era feroce travaglio quando partì il conte uno con il razzista padano co-protagonista, con annessi decreti sicurezza e salvataggio fal processo dello stesso razzistello con i voti di di maio & c.
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Ti ho risposto, ma il commento è finito più sotto.
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Ancora una volta i decerebrati commentatori sinistrati dimostrano che sanno leggere (forse), ma sicuramente non capiscono quello che leggono. Anche se, come dice un proverbio, lavare la testa all’asino, si perde l’acqua e il sapone, tocca a un “italiota”, così definito chiunque è stato fornito da madre natura di cervello pensante, spiegar loro la sostanza di quanto scritto da MT. Imbecillotti, MT vi sta dicendo che quelli che scrivono sui giornaloni non sono altro che degli agit-prop al servizio del PD.
Al tempo del governo giallo verde il vero nemico del PD era il movimento grillino per cui gli agit-prop non facevano altro che demolire Conte e i grillini, definendoli ncapaci e incopetenti, mentre esaltavanoal quel grande statista di nome Salvini. Una volta gonfiato al punto da farlo scoppiare e facendo cadere il Conte1, continuarono a maltrattare i grillini del Conte2, mentre ne lodavano le doti da statisti dei pidini che un un giorno si e l’altro pure sparavano ad alzo zero contro Virginia Raggi e Conte che non voleva prendere i soldi del ” MES”. Oggi sparano ad alzo zero contro Salvini perché al PD fa comodo l’aiuto della CGIL.
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il “gonfiaggio” è quello che stanno facendo ora compatti con la Melona.
tra parentesi sogno “proibito” del Padella, oramai perso nelle le sue voglie senili,
ma scrive ancora per il Fatto o è passato a “Libero”?
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Giusto per ricordare:Anche Landini e compani dichiararono guerra ai cinquestelle specie al rdc ubidendo all’ordine di scuderia pd.
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Questo è il titolo, di uno a caso, dei fogli di carta igienica destronzi.
Attaccano ma vigliacca ente, su tutti, si astengono dal pubblicare delle foto.
Con il supporto mediatico di radio e tv vogliono creare un clima di disprezzo per i sindacati e fiducia per i ratti di Sgoverno.
https://www.giornalone.it/g/2023/11/18/libero-075107615.webp
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Su un altro quotidiano, più obbiettivo, tutta la propaganda fognaria viene smentita con dati di fatto che ribaltano la narrazione.
https://www.giornalone.it/g/2023/11/18/domani-000803842.webp
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio
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Salvini parla ad un comizio: “cari cittadini…vi assicuro che da queste tasche non è mai passato denaro illecito…” ed un uomo dal fondo: “Salvini ti sei comprato un vestito nuovo eh?!”
Sapete perché Salvini si è costruito una casa in fondo al mare? Perché qualcuno gli ha detto che in fondo non è tanto stron zo!
La mamma di Salvini con una sua amica:
– “..e pensare che mio figlio, da piccolo, prometteva poco o niente…”
– “e adesso?”
– “adesso promette a tutti…è diventato onorevole”
Salvini prende in mano un dizionario zingarelli, lo apre, legge e pensa: “ah vedi questi zingarelli che nemmeno vanno a scuola cosa riescono a fare!!”
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Salvini va a pranzo con Giorgetti e si porta dietro sua figlia Mirta.
Mentre Salvini ordina, Giorgetti gli espone la manovra economica. La bambina, che si sente trascurata, chiede al padre:
– Papà, mi spieghi come faccio a diventare una brava leghista?
– Tesoro, sono fiero di te, ma aspetta che finisco di parlare con lo zio Giancarlo e poi ti rispondo.
Dopo mezz’ora e dieci piatti di lasagne divorati dal Ministro dei trasporti la bambina chiede di nuovo:
– Papà, come faccio a diventare una brava leghista?
– Hai ragione, scusa, ma qui stiamo toccando un punto importante su come far passare le agevolazioni fiscali agli imprenditori padani senza che i leghisti 73rr0n1 se ne accorgano, è una questione che richiede concentrazione, aspetta un attimo e ti rispondo.
Dopo un quarto d’ora e tre polli allo spiedo ingurgitati da Salvini, Mirta chiede di nuovo, piccata:
– Insomma papà, mi vuoi dire come devo fare per diventare una brava leghista?
Salvini perde la pazienza e sbotta:
– ZITTA E MANGIA!
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Perché nonostante la 5ega e quelle quattro pu774n473 presentate (i decreti sicurezza erano peraltro nella maggior parte inapplicabili), si trattò di un governo discreto, il più progressista in fatto di diritti economici dagli anni ’70. A mia memoria, il primo governo che non mi abbia fatto schifo, tranne quando qualche legaiolo apriva la f06n4. Travaglio, a quel tempo, diceva, secondo me con sano realismo: “State fischiando il baritono, sentirete il tenore!”.
Purtroppo, le forze votate in parlamento erano quella melma che erano, non c’erano grosse alternative.
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Rispondevo a Bartolo.
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