“Era lì per fare televisione e l’ha fatta a modo suo: guizzi tortuosi, ironie fulminanti e semplificazioni”. Confesso di aver guardato tutto il quasi-monologo di Beppe Grillo a Che tempo che fa scrutando più la comunicazione verbale e non verbale di Fabio Fazio […]

(DI SELVAGGIA LUCARELLI – ilfattoquotidiano.it) – Confesso di aver guardato tutto il quasi-monologo di Beppe Grillo a Che tempo che fa scrutando più la comunicazione verbale e non verbale di Fabio Fazio che Grillo stesso. Travolto dalla deflagrante logorrea del comico, il conduttore ha tentato invano di porre qualche domanda a Beppe Grillo con diversi escamotage: quello dell’inseguimento fisico, percorrendo circa sedici km attorno all’acquario, nel disperato tentativo di entrare se non nel discorso almeno nell’inquadratura. Quello dell’interruzione della filippica toccando malinconicamente il braccio a Grillo, come a segnalare la sua presenza, a ricordagli “ehi ci sono anche io!”. E poi, verso la fine, ponendogli le domande con un’accentuata inflessione ligure, suggeritagli forse dal suo inconscio, per tentare una disperata connessione geografica col suo ospite. Connessione fallita, perchè Beppe Grillo era lì per fare televisione e l’ha fatta a modo suo, con il suo consueto flusso di pensieri sciolti, di battute fulminanti, di guizzi tortuosi e di ingenue semplificazioni. È passato dal parlare di lumache ermafrodite a Luigi Di Maio e sebbene tutto paresse scollegato, un filo conduttore c’è: entrambi, per sopravvivere, possono diventare qualunque cosa. Maschio o femmina, grillino e draghiano, il meccanismo adattivo è lo stesso. E mentre Fazio lo inseguiva come i cani al parco, Grillo parlava di Intelligenza artificiale che ci ruberà il lavoro, il lavoro che forse gli italiani vorrebbero ancora fare. Sbeffeggiava il pubblico colpevole di presunto analfabetismo funzionale, rimproverava Fazio di fare battute del 1933 e poi tornava a parlare di Giuseppe Conte, della condivisione compulsiva della propria vita sui social che ti fa entrare il mondo in casa e di sua madre che siccome vivevano nello stesso palazzo di Donato Bilancia, se Beppe faceva tardi, gli diceva “Fatti accompagnare da Donato, così sto più tranquilla”. Insomma, delle insidie di prima e di oggi, di quando non sapevi chi abitava nel tuo palazzo e di quando tutti sanno in che palazzo vivi tu. Fazio pareva divertito e terrorizzato come quando un figlio piccolo, a una cena con i nonni, inizia a dire che la notte sente rumori strani, tipo un gatto che piange, dalla camera di mamma e papà. E poi c’è stato il passaggio su Giulia Bongiorno, avvocata della ragazza che accusa di violenza sessuale suo figlio: “È un avvocato, presidente della commissione Giustizia, è una senatrice della Lega che fa comizietti davanti ai tribunali dove c’è una causa a porte chiuse”. Lì Fazio è sbiancato, i pesci dell’acquario si sono messi a galleggiare supini fingendosi morti. “È inopportuno anche parlarne, però, di questa cosa in televisione”, lo ha stoppato subito Fazio. Insomma, Grillo solleva il tema di un possibile conflitto di interessi e sarebbe inopportuno parlarne. Probabilmente, se di conflitto di interessi in questo paese si fosse parlato di più e ovunque, oggi Fazio avrebbe ancora il suo programma in Rai, ma questa è un’altra storia. Una storia che in fondo Grillo sfiora appena, perchè poi torna sui gamberetti che fanno il giro del mondo per arrivare nelle nostre tavole, di pesca sovvenzionata, di nuove fonti di energia, di Bill Clinton, di leoni e di futuro, di questo governo che “è una decalcomania: più gli sputi sopra più si appiccica. Devi stare fermo, tanto si asciuga e si stacca da solo”. E alla fine, mentre gli intelligenti del Paese oggi scrivono che “ha ammesso di aver peggiorato l’Italia”, Grillo ha ricordato anche che la capacità di comprendere lo humour è il parametro con cui si può misurare l’intelligenza delle persone. Ecco, a giudicare da quello che si è letto sui social e sui giornali dopo la sua apparizione da Fazio, in pochi capiscono lo humour. Il resto del sillogismo lo faccio completare a voi.
E alla fine, mentre gli intelligenti del Paese oggi scrivono che “ha ammesso di aver peggiorato l’Italia”..
Ho visto. È la solita storia: articoli, ma soprattutto titoli, vengono confezionati su misura per la utenza che ogni giornale si ritrova.
Ogni tanto qualche redazione si accorge del profondo degrado raggiunto; ma poi c’è la pagnotta da portare a casa ..
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E non colgono mai l ironia ! Decisamente una stampa degradata da anni , che non vedevano l ora di dire altre puerili consegne !
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Grillo ha fatto Grillo ne piu ne meno , era ed è sempre stato cosi fin dall inizio , cercava di svegliare gli addormentati , ma i poteri ( di cui oggi si lamenta la melonara ) l hanno avuta vinta ! Brava Lucarelli
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Selvaggia ma concreta, quello che ci vuole per gli italioti!!
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Potrebbero mai gli incartatotani di questo paese pensare che i fogli di carta su cui scrivono devono servire per informare in modo corretto le persone?🤔Penso che all’ indomani dell’ apparizione di grillo in tv ci ritroveremo le pescherie italiane piene di fogli di giornale con la faccia dell’ istrione ligure ad avvolgere pacchetti di pesce da friggere.
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Non.lo so. Ma per certo non serve a una beata m..discuterne !
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diciamoci la verità, un CAXXARO molto furbo
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Gentile Cristiano, ma a lei che gliene frega ? Grillo le ha mai rubato personalmente tasse o stipendi ? Non è mai stato parlamentare e non siede in nessuna partecipata di stato ! Perché non si chiede chi è il vero ladro che ruba , magari è persino lei che evade le tasse da sempre e ancora non è stato beccato ! Una fascina di fatti suoi potrebbe persino farsela ,invece di scrivere p..
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Che sia bene o male… l’importante è che se ne parli!”, e questo Grillo lo sa benissimo. E infatti rimane sulle balle a tutti, lo odiano tutti, ma non riescono a far a meno di parlarne.
Qui su Infosannio han riportato almeno tre articoli su Grillo: ne parla (diciamo “ci prova”) Scanzi, ormai finito come giornalista, ammesso che abbia mai cominciato 😜 (cfr. https://infosannio.com/2023/11/14/e-un-rabdomante-unico-che-si-sabota-da-solo-del-politico-resta-pochino/), ne parla la Lucarelli qui sopra, ne parla Alessio Mannino (cfr. https://infosannio.com/2023/11/13/elogio-funebre-di-beppe-grillo-da-vivo/), ma il succo è il medesimo: ce l’han tutti con Beppe Grillo per un motivo o per un altro – compresi molti sostenitori del M5S che non gli han mai perdonato il “Draghi è grillino!” – ma rimane vero che non si riesca a far a meno di parlarne, perché comunque la si voglia inquadrare, Grillo ha cambiato l’Italia. Per un veloce, fugace momento soltanto, magari, ma di fatto l’ha cambiata.
Che sia stato un lampo inutile, piuttosto che un processo che cambierà il nostro dannato Paese nel profondo, che sia stato a un germoglio dissolto e fagocitato dai rifiuti della discarica a cielo aperto che è la politica m4f10s4 nostrana, ma in ultima analisi un germoglietto finito in insalata, anziché sia stato qualcosa che magari presto prenderà le sembianze di un alberello, e prima o poi diverrà un boschetto e magari una foresta, è ancora presto per dirlo (i risultati parrebbero più lasciar pensare a una gustosa insalatina, in effetti, ora come ora), ma insomma, il futuro non è scritto e chi vivrà (e voterà)… vedrà. 🤞🏼
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Sperem.. ma siamo irrecuperabili , dei pazienti finali
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