La scrittrice: «Certa sinistra per troppi anni è stata cieca. Devo ringraziare Meloni e Salvini per come difendono Israele»

(di Paolo Conti – corriere.it) – ROMA— Edith Bruck, scrittrice, poetessa e regista, 92 anni, sopravvissuta ad Auschwitz: lei ha cambiato idea sull’immigrazione, le sue dichiarazioni stanno aprendo un dibattito…
«Sì, è vero, ho cambiato idea dopo il massacro dei bambini a Kfar Aza. Per anni, in Italia, abbiamo accolto tutti coloro che arrivavano dal mare. Io stessa dicevo: poveretti, dobbiamo aiutarli. Ma adesso è molto diverso».
Perché, Bruck?
«Perché l’antisemitismo sta attraversando la Palestina e l’intero mondo arabo. Sono totalmente avvelenati non solo contro Israele ma contro tutti gli ebrei. Hanno imparato e copiato dal nazismo le espressioni più atroci. Dicono: stermineremo tutti gli ebrei, li annienteremo fino all’ultimo. Sono le stesse frasi, esprimono la stessa volontà. Quindi stiamo accogliendo i nostri stessi nemici in casa. Ma vediamo cosa è accaduto in Francia? Quasi otto milioni di immigrati e sono loro i più antisemiti di tutti».
Quindi secondo lei bisognerebbe fermare l’immigrazione? Però lei è stata sempre a favore dell’accoglienza.
«Lo so bene. Io non avevo alcun pregiudizio, ho sempre difeso i più deboli, chi fuggiva dalla fame e dalla guerra. Mi sono sempre schierata dalla loro parte. Però ora tutto è cambiato. Io stessa sono cambiata. Sì, sono cambiata. Quelle atroci immagini delle teste di bambini decapitati usate per giocare a calcio sono le stesse di Auschwitz. E ora, in mezzo a chi arriva, è facile immaginare che ci siano terroristi, militanti antisemiti. Davvero non so come si possa fare, difficile selezionare chi arriva. Ma far entrare tutti, ora, è assurdo».
Perciò lei ha cambiato idea anche sulle posizioni della presidente Meloni e del ministro Salvini.
«Non avrei mai voluto dovermi augurare che Salvini sostenesse così le posizioni di Israele, parlando di modello di democrazia, l’unico in quell’area. E così fa Meloni. Dobbiamo ringraziarli per come difendono Israele: il mondo si è capovolto. Noi prima ce l’avevamo con loro due per come la pensavano sull’immigrazione. Oggi per me non è più così. Una certa sinistra per troppi anni è stata cieca, ha difeso le posizioni palestinesi come se fossero tutti santi. E quale è il risultato? Ci ritroviamo in casa veri e propri fascisti, neonazisti. Ma lo vedono cosa è accaduto ad Azzate, vicino Varese? Nel nome di Hamas c’è chi parla di svastica, di fascio littorio, di odio per gli ebrei e per Israele. L’ondata di antisemitismo sta attraversando l’Italia, anche l’Europa, si registra in tante parti del mondo. E poi la disumanità di Hamas mi ha riportato alla mente un’altra cosa…».
Quale?
«Dopo la Shoah si disse che occorreva cambiare il vocabolario per descrivere l’orrore. Oggi penso ci sia la stesso problema, dopo la strage dei bambini massacrati nel kibbutz. Nemmeno i barbari furono capaci di questo. Quali parole si possono usare?».
Alcuni intellettuali ebrei cominciano a pensare che, un domani, possano addirittura ripetersi le condizioni per una nuova Shoah. Lo ha detto per esempio la scrittrice Lia Levi a La Repubblica .
«No. Io non credo sia possibile. Per un fatto evidente a tutti. C’è Israele. C’è uno Stato libero e democratico molto forte. Quando nacque, gli ebrei erano pacifici, non erano pronti alla guerra. Ma sono stati costretti a diventarlo. Qualcuno disse che gli ebrei si lasciarono deportare dai nazisti come pecore. Oggi non sono pecore. L’ebreo è pronto a difendere Israele a tutti i costi: è pronto a farsi ammazzare e, se necessario, ad ammazzare. Questa è la grande novità per cui penso sia impossibile un’altra Shoah».
Lei per anni ha raccontato la sua tragica testimonianza di sopravvissuta ad Auschwitz nelle scuole. Pensa di aver aiutato i ragazzi a capire i pericoli dell’antisemitismo?
«Sono sicura di sì. Basta rileggere le lettere che mi mandavano dopo ogni mia visita. Oggi non posso più muovermi, purtroppo. Ma quelle lettere sono lì».
un mostro…
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Rimedio x l’odiatore Seriale.
Ok scrittrice, poetessa e regista, apriamo il valico di Rafah e li transumiamo getilmente tutti tutti, sti Nazzistoidi bombardoni di fosforo bianco nonché discoli,
nel deserto del Sinai, lì li recitiamo ad alta tensione (vedi Jurassic Park)
e forse insieme a un 7-e di pentole ci regaliamo pure ‘na
MEGAGALATTICA tenda.
AZZ voglio di più!
lu cano? e ci diamo pure quello!
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Allora è proprio vero, in vecchiai si diventa tutti di destra. Diventeremo tutti Salvini? Come diceva un tifoso di Totti…spero de morì prima. Un solo commento:” Per anni, in Italia, abbiamo accolto tutti coloro che arrivavano dal mare. Io stessa dicevo: poveretti, dobbiamo aiutarli”. Ma domandarsi perché e da cosa scappano, quali ingiustizie li costringe? Magari scopre che in molte di quelle ingiustizie c’è lo zampino del nostro mondo lindo e patinato. Non è che prima era a favore dell’immigrazione indiscriminata solo perché confinata nelle periferie e ora che invade la ztl e disturba la sinagoga non va più bene?
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Ti prego, ogniuno di noi ha un angioletto!
https://www.tomshw.it/automotive/area-c-di-milano-solo-per-residenti-limprovvisa-proposta
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Lo sterminio di esseri umani non sembrerebbe più una mostruosità secondo costei ma una giusta azione se a cometterla siano taluni anzichè talaltri.
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Vada da un neurologo, ma uno bravo
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fin da bambino sono sempre stato amante dei film Western, ci sono due temi ricorrenti: andare a ovest, la conquista del West, un’ epopea iniziata subito dopo la guerra di secessione e durata circa 10 anni con il raggiungimento della ferrovia al Pacifico,
e le guerre indiane, iniziate con varie avamposti fortificati e terminate quando le popolazioni indigene sono state quasi del tutto decimate ed i superstiti sono stati rinchiusi nelle riserve, carceri a cielo aperto.
L’odierna PALESTINA sembra ricalcare le GUERRE INDIANE o i ghetti ebraici.
Purtroppo anche le vittime passate hanno la memoria a soggetto.
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Ora basta! Ci hanno rotto gli zebedei tutti, la nota (ex-saggia) intellettuale ebrea compresa. E pensare che la soluzione per uscire dall’impasse sarebbe facile facile da capire e adottare: tagliare gli estremismi di ambo i lati del conflitto per apparecchiare un tavolo permanente di trattative con persone di buona volontà. VIA quegli assassini di Hamas e VIA Netanyahu che, incomprensibilmente, è ancora al suo posto pur essendo stato il responsabile principale della crescita dei terroristi (anche con finanziamenti) in funzione anti-Anp che ne è risultata indebolita e quindi delegittimata a rappresentare con moderazione tutti i palestinesi in vista di un sempre possibile accordo. Accordo che infatti non rientrava nei progetti del perfido capo del governo israeliano.
Cosa aspetta Biden a delegittimarlo, urbi et orbi, e farlo sostituire da un politico, in questo frangente più adatto al ruolo richiesto dalla parte più avveduta della popolazione israeliana??
Smettiamo di blaterare senza fine sulle colpe storiche da addebitare ora a israeliani, ora a palestinesi. NON SERVE A NIENTE! L’unico tema da trattare in ogni luogo in cui si dibatte e uno soltanto: NETANYAHU DEVE DIMETTERSI SENZA SE E SENZA MA! Punto
Raggiunto questo fondamentale obiettivo, verrà da sé la tregua umanitaria da stipulare tra Abu Mazen (o chi per lui) e il nuovo premier israeliano, contemporaneamente all’insediamento di truppe Onu in quelle contrade per garantire la fine delle ostilità armate.
Chi si rifiuta di aderire a questa richiesta, anche se in buona fede, è un responsabile della immane catastrofe umanitaria che si sta profilando e che, giocoforza, prima o dopo indurrà l’Iran a intervenire suggellando un’alleanza inedita tra sciiti e sunniti.
Se non si procede con saggezza, la pagheremo anche noi europei con una miriade di Bataclan!!! Do you understand??!!??
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Bravo Gae, sono con te. Come troppe persone della Diaspora, la signora Bruck è incapace di indignarsi per i soprusi dei governi israeliani (e dei gangsters chiamati coloni) verso i Palestinesi. Elevano alti lai quando i misfatti sono ai danni di Israele, altrimenti zitti.
Notare che in tutta l’intervista non c’è un solo riferimento allo sterminio degli abitanti di Gaza.
È comprensibile che, specie per i pochi sopravvissuti all’Olocausto, Israele sia un faro di luce in un mondo che con gli Ebrei è stato tutto meno generoso ed umano. Ma atteggiamenti tanto ciechi e di odio verso un popolo che obtorto collo deve condividere le sue terre con Israele aiuteranno l’ antisemitismo a perdurare e, temo, a crescere.
Non esistono percentuali, ma sono convinto che ci sono più Israeliani che si oppongono alle politiche dei loro governi degli Ebrei della Diaspora . E questo, passa un insano pedaggio
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Sta str on za rubare la terra ai palestinesi non è antisemitismo no vero?
Sionista de mer da
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Si rimane increduli nel leggere (tra l’altro su un giornale senza dignità) le parole di guerra di una donna di ben 92 anni con un passato da internata in un campo nazista.
Noi, nati dopo la fine guerra, siamo cresciuti nella convinzione che un mondo di pace fosse possibile anche se sapevamo che per arrivarci avremmo dovuto lottare, fare la nostra parte contro i seminatori di odio e guerre.
E l’abbiamo fatto, lottando e partecipando per quel che potevamo, sorretti da ideali e passione accompagnati pure da bellissime colonne sonore che potevano essere, di volta in volta, quelle degli Inti Illimani per solidarietà alle vittime del golpe Pinochet, “Bella ciao” che ci ricordava le vittime delle prepotenze fasciste e derivava da un’antica melodia yiddish.
E le canzoni di Guccini come la sua Auschwitz, perché ci ricordava che le vittime innocenti dei campi di concentramento non hanno avuto la possibilità di vivere in un mondo di pace proprio perché sulla loro strada hanno incontrato la belva nazista.
Questo brano si concludeva con queste parole:
“Io chiedo quando sarà che l’uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare e il vento si poserà…”
Gli ebrei di Auschwitz, quindi, in un corpo solo con nuove generazioni che sognavano Pace e non guerre.
Ed ora?
Ora le parole di una persona che ad Auschwitz c’è passata e che, invece, (attraverso le pagine di un giornale osceno) ci riportano non a quell’ultima strofa auspicio di Pace, ma alla penultima strofa della canzone di Guccini che recita così:
“Ancora tuona il cannone, ancora non è contento di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento e ancora ci porta il vento.” Auspicio di guerra.
Non è possibile.
Ma nemmeno Lei, Signora, riuscirà a distruggere i nostri sogni.
https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://m.youtube.com/watch%3Fv%3DTh-5JTdE64c&ved=2ahUKEwiuj_7cmK2CAxXwhf0HHQr1B3cQwqsBegQIDBAG&usg=AOvVaw1vizJWVfYvJL13u6FG5hYo
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diciamo che non possiamo accogliere chi odia e basta!!
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”’C’è Israele. C’è uno Stato libero e democratico molto forte. Quando nacque, gli ebrei erano pacifici, non erano pronti alla guerra. Ma sono stati costretti a diventarlo. ”’
AH, ma certo! Tipo la strage del villaggio di Dir Yassin, dove i nazisionisti accopparono un paio di centinaia di indifesi civili arabi, iniziando così la Nabkha (catastrofe) palestinese.
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Einstein a proposito del nuovo e democratico stato mediorientale:
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