MEDIO ORIENTE – Voci non autorizzate

(DI TOMMASO RODANO – ilfattoquotidiano.it) – C’è un gruppo di notabili del giornalismo italiano, volti televisivi, editorialisti e firme dei quotidiani dei ceti produttivi e delle classi egemoni che stanno sempre dalla stessa parte, a prescindere. Vanno dove si schierano gli Stati Uniti, dove sta l’Occidente, dove sono le democrazie “liberali” con i loro capitali e con i loro eserciti; dove sta il mercato. E anche sulla guerra in Palestina hanno preso posizione in blocco.

Maurizio MolinariPorta a Porta, 25 ottobre: “Le parole del Segretario generale dell’Onu hanno sposato la narrativa di Hamas che legittima i propri crimini orrendi con la causa palestinese”.

Paolo Mieli24 Mattino, 30 ottobre: “Io vorrei fare una riflessione sugli ‘ipocriti’ italiani: ricordate quando fu invasa l’Ucraina, dicevano a Zelensky ‘ritirati’ perché la Russia è troppo più potente, ora nessuno dice al capo di Hamas di arrendersi. Sono propagandisti a cui non frega niente”.

Claudio CerasaIl Foglio, 26 ottobre: “Delegittimare Israele legittimando l’odio contro Israele. La tesi dell’Onu non è una gaffe, ma il frutto di un’ideologia avvelenata portata avanti da anni senza senso del ridicolo (pronti ad applaudire l’Iran capo di una commissione dei diritti Onu?)”.

Antonino Monteleone, giornalista delle Iene, 26 ottobre, tweet poi rimosso: “È l’idea stessa di ‘Palestina libera’ che è un pensiero tossico. Visto che la Palestina senza uno Stato ebraico non è più Palestina. Mentre la Palestina senza gli arabi è già esistita. E mai uno Stato di Palestina (arabo) è mai esistito nella Palestina fisica. Quindi chi parla di apartheid o ‘occupazione’ parla senza sapere di cosa parla”.

Mario SechiOtto e mezzo, 26 ottobre: “La popolazione palestinese a Gaza ha offerto protezione, festeggiato, partecipato, Gaza non viene da Marte. Questo è il momento della risposta di Israele, deve essere per forza dura, si tratta di strategia militare. Cingere d’assedio, fare un’operazione di terra: devono mettere nel conto che ci saranno forti perdite, probabilmente verranno uccisi molti ostaggi, forse tutti, ma questo è il momento in cui Israele deve reagire”.

Pierluigi BattistaStasera Italia, 25 ottobre: “Perché, Dresda quando è stata bombardata per battere Hitler, quanti bambini tedeschi c’erano lì? Perché non li ricordiamo? Il problema è che se ti ammazzano i bambini nelle soffitte e ti bruciano le case, devi capire che c’hai di fronte qualche cosa di inaudito. Ce l’hai a fianco, a pochi chilometri di distanza. Questa è la premessa”.

Goffredo BucciniX, 25 ottobre: “Dallo stupro impunito dell’Ucraina avevo dedotto che l’Onu fosse un ente inutile. Sentito Guterres sul 7 ottobre e Hamas, ho il sospetto che sia anche dannoso”.

Francesco SpecchiaAgorà, 13 ottobre: “Lo dico a mo’ di provocazione, ma io, contro Hamas, delle bestie che non hanno alcun diritto di parola, alcun diritto umano, io userei la bomba atomica. Eradicherei il campo”.

Maurizio Crippail Foglio, 26 ottobre: “C’è qualcosa di peggio delle dichiarazioni del capo dell’Onu Guterres giustificazioniste di Hamas? Sì, l’Unicef, che ieri ha definito i bambini morti a Gaza ‘una macchia crescente sulla nostra coscienza collettiva’. Sui bambini israeliani si era limitata a frasi di circostanza”.

Francesco MerloRepubblica, 2 novembre: “Zerocalcare neppure si rende conto di somigliare ad Hamas e gli pare una gran figata buttare i suoi razzi di fumo-fumetto su Israele, così si decora la coscienza e si sente come le pantere nere alle Olimpiadi del 1968”.

Jacopo Iacoboni, 28 ottobre: “La sinistra italiana è letteralmente implosa, dinanzi alle guerre criminali della Russia e di Hamas. È un black out epocale, anche per gli standard mediocri dell’Italia. Afasica, nel migliore dei casi, o addirittura tante volte schierata dalla parte tremenda della Storia”.

Giancarlo Loquenzi il 21 ottobre twitta contro Greta Thunberg, che pubblica una foto pro-Gaza in cui si vede un polipo di peluche con l’espressione arrabbiata. Viene usato dalle persone con sindrome di Asperger per comunicare le proprie emozioni, Loquenzi non lo sa e sentenzia: “Il richiamo antisemita della ‘piovra’ è evidente, lei, andando poco a scuola, potrebbe non saperlo, anche se mi pare strano che sia messo così in bella vista nella composizione fotografica. Forse aggiunto da qualcuno che invece lo sa…”. Sullo stesso tema Maurizio Crippa, apodittico: “Piccola stupida nazistella”.

Maria Teresa MeliTagadà, 28 ottobre: “Ma quale cazzo di informazione siamo, che parliamo di 50 ostaggi uccisi dalle bombe di Israele. Chi è la fonte, Hamas? Sciapò a Schlein… ogni tanto si fa questa caricatura di Schlein che non riesce a prendere le decisioni… formalmente il Pd ha deciso di non aderire alla manifestazione, andranno singoli esponenti, ma pochi”.

Alessandro SallustiÈ sempre Cartabianca, 30 novembre: “Io escludo – lo esclude la storia – che Israele bombardi un campo profughi per il gusto di ammazzare, a differenza dei palestinesi che sono andati in un raid per uccidere dei civili. Israele è una democrazia civile, non bombarda un campo profughi per uccidere dei civili, vuol dire che Hamas è radicata in quel campo. Se Hamas è così vigliacca da nascondersi in un campo profughi, o se gli abitanti del campo profughi sono così complici da accettare di proteggere i terroristi di Hamas… Se sono dei soldati come dicono, stanno nelle caserme. È un paese civile, Israele, oh!”.

Molinari bisStasera Italia, 28 ottobre. “Carmen Lasorella è una nostra collega, fa il nostro stesso lavoro, dobbiamo a ogni collega grande rispetto. Il tentativo da parte sua di minimizzare i crimini di Hamas è molto grave. Io voglio dare a lei l’opportunità di correggersi e di scusarsi. Prego, Carmen” (Lasorella, invece di cogliere l’opportunità concessa dal direttore di Repubblica, replica con calma invidiabile: “Io non ho fatto assolutamente questo. Non ho minimizzato. Ho detto semplicemente che i bombardamenti e quello che si sta facendo sono un crimine di guerra”).