Raggi contro Gualtieri, Pd in difesa: “Lei è surreale”

(Di Giuseppe Vatinno – affaritaliani.it) – Virginia Raggi proprio non si rassegna ad essere stata considerata dagli elettori uno dei peggiori sindaci che Roma abbia mai avuto e che l’hanno relegata all’ultimo posto alle scorse amministrative. E così non trova di meglio, ora che guida una striminzita opposizione, di attaccare il sindaco Gualtieri un giorno sì e l’altro pure. Così ieri è uscita una sua intervista a RomaToday che lascia attoniti, basiti e perplessi, nonché abbastanza indignati.
Inizia con un colpo basso di poco fair play: “In molti dicono che questa città un sindaco non ce l’abbia” e poi ancora sulle periferie “Io ci andavo, parlavo e parlo con le periferie”. Come San Francesco con gli uccelli. “Purtroppo”, ci sarebbe da aggiungere. L’ex sindaca è un fiume in piena: “È finita la luna di miele. Io ho avuto 15 giorni, lui due anni. Ora le persone sono stanche delle promesse non mantenute“…
Virginia Raggi: “Gualtieri imbarazzante. Dopo due anni i romani sono stanchi delle promesse non mantenute”. L’ex sindaca a colloquio con RomaToday traccia un bilancio di due anni di governo: “Gualtieri ha solo tagliato nastri di opere che non ha fatto. Sono stati proprio i cittadini a ricordargli che non era tutto frutto del suo lavoro”

(Matteo Scarlino – romatoday.it) – Virginia Raggi torna a parlare di Roma. Lo fa a RomaToday per tracciare un bilancio di due anni di Roberto Gualtieri. L’ex sindaca non si tira indietro e attacca l’attuale primo cittadino: “In molti dicono che questa città un sindaco non ce l’abbia”. In particolare la differenza maggiore, secondo lei, è proprio sull’assenza di Gualtieri in periferia: “Io ci andavo, parlavo e parlo con le periferie”. A suo dire è “finita la luna di miele. Io ho avuto 15 giorni, lui due anni. Ora le persone sono stanche delle promesse non mantenute”. Attacchi frontali che l’esponente cinque stelle non risparmia su nessuno dei temi affrontati.
Virginia Raggi, com’è la Roma di Gualtieri vista dall’opposizione?
È la Roma che vedono tutti. Basta scendere in strada, guardare e chiedere ai cittadini. In tanti si lamentano.
Intravede miglioramenti girando per la Capitale?
Di miglioramenti non se ne vedono. E aggiungo purtroppo. Non fa piacere a nessuno vedere la città in queste condizioni.
Quindi non è cambiato nulla?
Rispetto al 2016 la differenza è legata soprattutto ai fondi: io ho preso una città che usciva da due anni di commissariamento, lo scandalo della corruzione di “Mafia Capitale”, Atac sull’orlo del fallimento e un buco miliardario. Gualtieri ha ereditato quantomeno conti finalmente in regola e gare d’appalto già assegnate. Ora stanno arrivando i finanziamenti legati alle nostre richieste. Ha a disposizione norme ad hoc: ad esempio, è commissario sui rifiuti. Io lo avevo chiesto ma invano. E nonostante tutto questo i pessimi risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Sui rifiuti ci sono stati momenti di difficoltà, ma la certezza di sbocchi sembra comunque garantire una certa tranquillità per gli smaltimenti. Cosa è cambiato rispetto a quando c’era lei?
Gualtieri aveva puntato sui rifiuti durante la campagna elettorale, promettendo una città più pulita entro tre mesi… Sono passati due anni e la città è sporca. Solo annunci e nulla di concreto per i cittadini. Anzi, con Gualtieri la differenziata è calata rispetto al passato. Di concreto c’è che tutti questi conferimenti fuori regione comporteranno un forte aumento della Tari.
Il termovalorizzatore pensa si farà?
Mi sembra che abbia problemi anche su questo. Sia per quanto riguarda il bando fatto male, sia che nella gestione della maggioranza dove c’è chi lo vuole fortemente e chi, come le due liste ecologiste in Campidoglio, formalmente si oppongono.
La gestione di Ama ha visto il sindaco in difficoltà, costretto a cambiare parte della dirigenza. Che idea si è fatta?
Ha già fatto due cambi dei vertici ma nel silenzio generale. Quando ho fatto io i cambi, sono stata attaccata tutti i giorni. Ma la mia giunta e i miei amministratori almeno hanno trovato un buco da 250 milioni: ho avviato l’acquisto dei nuovi mezzi che finalmente girano per la città. Non è un problema cambiare la dirigenza se l’Azienda non va nella stessa direzione del Sindaco. Il problema è che non ha preso alcuna direzione.
Quindi pensa che sui rifiuti la situazione sia peggiore di quella che ha lasciato lei?
È stato Gualtieri a promettere la città pulita entro Natale del 2021. Penso che la città sia sporca e che inevitabilmente la Tari crescerà tantissimo: tutti i costi per l’invio dei rifiuti fuori regione li pagheremo noi cittadini.
Spesso si sente dire da questa amministrazione che hanno riavviato una macchina ferma durante i suoi anni. Che effetto le fa?
Mi sembra una scusa per la loro inerzia. Non stanno facendo nulla. Ho lasciato una macchina che finalmente stava iniziando a muoversi. Se fosse ferma, Gualtieri coerentemente dovrebbe smetterla di andare in giro ad inaugurare opere che ha avviato la mia amministrazione. O vuol far credere che sono sue le gare avviate tre anni fa? I primi due anni di mandato, Gualtieri ha solo tagliato nastri di opere che non ha fatto. Sono stati proprio i cittadini a ricordargli che non era tutto frutto del suo lavoro. Davvero imbarazzante. Vedremo nei prossimi anni, perché questi sono i tempi dell’amministrazione, se ha fatto qualcosa.
Sui trasporti, c’è stato un rinvio delle manutenzioni dei treni, che ha costretto a procedere insieme su metro A e metro B, con inevitabili ripercussioni. Le linee hanno rischiato anche la chiusura. Patané ha denunciato inerzia da parte vostra. Perché non avete provveduto?
Ho l’impressione, ma non solo io, che cerchino scuse per coprire le loro inefficienze. Pensassero a quello che possono fare. Sono passati due anni e stiamo ancora aspettando che facciano qualcosa. Ricorderei che nei 5 anni precedenti ho reperito fondi straordinari per le manutenzioni e le ho avviate dopo anni di stop. Ho avviato le gare europee o quelle per le nuove sette linee di tram. Un lavoro che spesso non si vede ma necessario. Per non parlare del salvataggio di ATAC, dell’acquisto di 900 nuovi bus (senza finanziamenti esterni) che ho messo in strada entro la fine del mio mandato…
Qual è, a suo modo di vedere, la differenza più grande che si è evidenziata in questi due anni tra la sua amministrazione e quella di Gualtieri?
Il contatto con la gente. Soprattutto nelle periferie. Io ci andavo, parlavo e parlo con i cittadini. Adesso in molti addirittura dicono che questa città un sindaco non ce l’abbia. La sua “luna di miele” è terminata. Io ho avuto 15 giorni prima di essere attaccata in ogni modo. Lui ha avuto due anni ma ora le persone sono stanche delle promesse non mantenute e si stanno facendo sentire. Vedo difficoltà, anche con la sua stessa maggioranza che ormai ha difficoltà a coprirlo e lo attacca apertamente. Per le Europee in molti nel Pd temono un effetto “Gualtieri” e ne stanno prendendo le distanze.
Sull’emergenza abitativa si sono sbloccate numerose partite. È stato elaborato anche un piano casa. Cosa ne pensa?
Lo chieda alle 13mila famiglie che, rispettando la legge, attendono pazientemente in graduatoria di ottenere una casa popolare, mentre si sono visti scavalcare dagli occupanti abusivi che, secondo Gualtieri, debbono essere regolarizzati e, in caso di sgomberi, hanno immediatamente diritto ad una casa popolare. Assurdo. Io abbattevo le case abusive dei Casamonica, opera che si è fermata. Ora scrivono il piano abitativo con il “comitato” degli occupanti abusivi…
È stato abolito il reddito di cittadinanza, in parte. C’è un’emergenza migranti, c’è il carovita. Pensa che a Roma ci sia un’emergenza sociale in corso?
Purtroppo il COVID e la guerra in Ucraina hanno aggravato ancor di più una situazione che già era drammatica. Sono nate nuove povertà. Pensi che la Caritas a giugno di quest’anno ha parlato del 12% in più di accessi alle loro mense, tra cui donne e lavoratori sottopagati.
Come la sta affrontando questa amministrazione?
Da Sindaca avevo aperto il fondo del Microcredito che ha aiutato famiglie e piccole imprese a non finire nella morsa dall’usura: tante persone ne hanno usufruito. Oggi non si sa più che fine abbia fatto.
A fine novembre si decide per Expo. Come pensa andrà?
La sfida è ardua: competere contro Riyad significa sapere di avere un avversario che ha risorse economiche, diciamo, infinite. Sono contenta che su questo tema ci sia stato consenso unanime.
Pensa sia stato fatto tutto il possibile?
Quando ero sindaca mi ero premurata di lavorare da subito sull’Expo a Roma e feci firmare a tutti i candidati sindaco una lettera di richiesta all’allora presidente del consiglio Draghi per la candidatura.
Non pensa che il governo Meloni poteva fare di più?
Secondo me, tutte le Istituzioni avrebbero potuto dare di più.
Cosa si poteva fare di più?
Il Comitato ha lavorato bene e la Farnesina si è impegnata molto. Ecco, fare squadra sicuramente aiuta molto nel raggiungere obiettivi così prestigiosi.
A Virginia Raggi manca fare la sindaca di Roma?
Guidare Roma è stato un onore per il quale ringrazierò sempre tutti i romani.
Tornerebbe a guidare la città?
Penso sia una delle esperienze più belle che possano capitare nella vita ma è davvero tanto, ma tanto, impegnativa…
La Raggi era oro confronto a Gualtieri. Questo inetto signore che passa il tempo a bere cocktail in terrazza e a suonare la chitarra nei programmi di Fiorello ha trasformato Roma in una vera cloaca. In assoluto è il sindaco peggiore ad urbe condita. Si vergogni!
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Concordo con lei Virginia Raggi ha lavorato bene !!
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Spero che i Romani che si sono lasciati sfuggire., abbindolati da un odioso linciaggio mediatico di sconcertante crudeltà ingiustizia e vigliaccheria , una sindaca onesta e competente, affoghino nella m2rda di questa amministrazione incapace e corrotta
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Sempre più convinto che dopo l’ esperienza pd a Roma serve un sindaco di destra targato garbatella per radere al suolo completamente la città compresi i pochi servizi rimasti al cittadino e forse poi i romani impareranno a votare.
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Guarda che il destronzo c’è già stato, Aledanno, ed è finito pure condannato perché aveva messo in piedi un’amministrazione di delinquenti che avevano spolpato il comune, lasciandolo pieno di debiti.
A Roma c’è il PD RENZIOTA guidato da orfini che ha sempre attaccato il M5S per i voti sottratti, spalleggiato dal Messaggero del palazzinaro Caltagirone, azionista di minoranza di ACEA, la più grande multiutility del centrosud Italia, che brigava per papparsela.
Era infatti uno di quelli che godevano dell’ emergenza idrica di Roma per spingere al ribasso le quotazioni in borsa, accaparrandosela a poco prezzo.
Invece la Raggi chiamò al vertice di ACEA un manager capace, Stefano Donnarumma, che avviò e portò a termine una gigantesca opera di riparazione delle perdite e potenziò i prelievi d’acqua dal sottosuolo, dove sono abbondanti, staccandosi progressivamente dai prelievi dal lago di Bracciano, dove i sindaci dei comuni lacustri erano tutti contro il M5S.
In più con Donnarumma venne avviata la cablatura con la fibra ottica di tutto il territorio romani.
Tale manager fu chiamato dal Conte ll come capo di Terna, la società che gestisce granparte della rete elettrica nazionale, portando la quotazione ai massimi storici.
I fasciolegaioli l’hanno silurato sostituendolo con una pazza che era a a capo di Nokia Italia, una società in declino. E non si muovono a sfruttare i miliardi del PNRR per implementare la distribuzione di corrente, che potrebbe raddoppiare con la transizione green e l’incremento del parco veicolare elettrico.
Caltagirone inoltre era il più interessato all’ inceneritore, perché richiederebbe l’uso di tanto cemento e lui potrebbe entrare anche come azionista finale.
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No proveniva però dalla scuola underdog perché anche se la qualità era la stessa non è stretto parente.
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Credo proprio che dovrebbe rileggere il post di Salvo. Magari anche capirlo.
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Evidentemente i romani, con il supporto di Conte, si sono fatti buggerare dall’ennesimo top manager piddino.
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