(Stefano Rossi) – L’intelligenza artificiale è come la bomba atomica: ci potrà dare grandi soddisfazioni ma potrà essere una vera catastrofe.

Da una bella notizia si cela l’inferno.

La Apple Corps Ltd., società che ha acquistato i diritti delle canzoni dei Beatles, ha pubblicato “Now and Then”, una nuova canzone dei Beatles con la voce di John Lennon notoriamente morto nel 1980.

La canzone altro non è che un lungo e sofisticato lavoro di questa IA che ha riadattato la voce di John Lennon memorizzata prendendo alcune canzoni e registrazioni.

“Now and Then” altro non è che un inedito incompleto dimenticato in un cassetto come succede a tutti i musicisti.

Volevano abbassare il volume del pianoforte per esaltare la voce di Lennon ma non ci sono riusciti. Per ora.

Tutto molto bello per i fans.

Un po’ meno per il futuro dei nostri figli.

Dopo lo “scherzo” della telefonata alla Meloni, che poi, forse, tanto scherzo non è stato, molti hanno pensato che l’unica via per ovviare a ulteriori brutte figure possa essere una videochiamata per vedersi de visu.

Il problema nascerà quando un software ti farà vedere il volto e ti farà ascoltare la voce di una persona apparentemente reale ma che in realtà si troverà da tutt’altra parte.

Se cantano i morti oggi, parleranno i vivi domani. Solo che non sapremo più quale sarà quello vero.

Nella foto, un esempio di come si può manipolare, oggi ancora in fase sperimentale, la realtà; Putin in ginocchio da Xi Jinping.