FI e figlia di Silvio: ritorsioni di Giorgia su dl Energia, giustizia e nomina di Amato. Il ministro di FdI: “Non aiuteremo il Biscione”. Un ritorno in silenzio. Dopo il weekend del caso Giambruno, Giorgia Meloni si presenta in […]

(DI GIACOMO SALVINI – ilfattoquotidiano.it) – Un ritorno in silenzio. Dopo il weekend del caso Giambruno, Giorgia Meloni si presenta in Consiglio dei ministri ma preferisce non parlare. Viene descritta come furiosa e preoccupata per possibili altri audio che potrebbero uscire, stavolta con frasi di Giambruno coinvolgono lei. La sua rabbia si riflette con alcuni segnali che piombano su Forza Italia, il partito espressione della famiglia Berlusconi, accusata dalla premier di non aver fermato i fuori onda dell’ex compagno su Striscia La Notizia. Tant’è che, dopo il Consiglio dei ministri, è il ministro Francesco Lollobrigida, plenipotenziario di Fratelli d’Italia, a mandare un messaggio ad Arcore: “Non abbiamo mai avuto occhi di riguardo e favorito Mediaset, né lo faremo in futuro”. A Palazzo Chigi, d’altronde, pensano che sia in atto un complotto per colpire la premier. Meloni lo ha scritto venerdì nel suo post di separazione e lo ha ripetuto domenica nel videomessaggio alla festa di Fratelli d’Italia in cui ha parlato di “meschinità” e “lotta nel fango”. Il primo riferimento è alla famiglia Berlusconi, e in particolare a Marina. Giovanni Donzelli, numero due del partito, ha spiegato domenica che il governo “non avrà occhi di riguardo nei confronti di Mediaset”.
Ieri così è stata la giornata dei segnali politici. Il più significativo ha riguardato il decreto Energia voluto dal ministro dell’Ambiente di Forza Italia Gilberto Pichetto Fratin, che conteneva anche la norma per prorogare il mercato tutelato e le concessioni idroelettriche: la norma però è saltata per il veto del ministro Raffaele Fitto che non poteva accettare di vedersi approvato un decreto in contrasto con gli impegni sul Pnrr. Un primo messaggio di Fratelli d’Italia a Forza Italia. In serata, poi, Meloni ha riunito Nordio e i sottosegretari a Palazzo Chigi per parlare di Giustizia: sulla prescrizione però non c’è ancora accordo definitivo perché FI vuole il ritorno alla ex Cirielli. La premier ha chiesto “maggior raccordo” agli alleati.
L’altro segnale agli azzurri riguarda la nomina, che risale a mercoledì, di Giuliano Amato a capo del comitato sull’Intelligenza artificiale da parte del sottosegretario di FI Alberto Barachini. Ieri, a cinque giorni di distanza, a freddo, Meloni ha fatto trapelare la sua “irritazione” nei confronti di Barachini per una nomina di cui la premier “era totalmente all’oscuro”, ispirata da Fazzolari. Un messaggio anche alla famiglia Berlusconi visto che Barachini è considerato un uomo Mediaset. In questo clima di scontro a bassa intensità, ci pensano gli esponenti di FdI a parlare per la premier. Domenica era stato Donzelli a mostrare freddezza nei confronti di Mediaset, ieri è stato il giorno di Lollobrigida, ministro della real casa meloniana. Nel percorso tra Palazzo Chigi e la Camera il titolare dell’Agricoltura spiega che a fronte degli attacchi al governo, la destra “dà schiaffoni a tutti”, a partire dalle vittorie elettorali del Trentino e di Monza. Ma lo fa precisando che questo avviene grazie a FdI che è “primo partito” e anche se “gli alleati non sono andati bene”, dice riferendosi a Forza Italia che resta fuori dal consiglio provinciale di Trento. A proposito di Mediaset e del caso Giambruno, Lollobrigida sposa la linea Donzelli: “Avere un occhio di riguardo nei confronti di Mediaset significa che questo sia avvenuto in passato” risponde freddo. E a chi replica che si tratta di un’azienda strategica per il Paese, il ministro di FdI replica: “Non abbiamo mai fatto favori a Mediaset né li faremo in futuro”. Prime ritorsioni. Un modo per cacciar via i sospetti che aleggiano su Palazzo Chigi. Nell’entourage della premier sono tutti convinti che ci siano altri audio che riguardano Giambruno ancor più pesanti dei primi due. Questi potrebbero riguardare la premier e arrivare a coinvolgere il governo. Ieri Striscia ha replicato alla premier spiegando che non c’è nessun complotto ma sbeffeggiando la festa di FdI di domenica ricordando tutti i fallimenti del governo.
a proposito di AI e nomina di AMATO (omiccolo per tutte le stagioni)
“La mente umana non è, come ChatGPT e i suoi simili, una goffa macchina statistica per il riconoscimento di strutture, che ingurgita centinaia di terabyte di dati ed estrapola la risposta più plausibile per una conversazione o la più probabile per una domanda scientifica.
Al contrario… la mente umana è un sistema sorprendentemente efficiente ed elegante che opera con una quantità limitata di informazioni. Essa non cerca di inferire correlazioni brute da dati ma cerca di creare spiegazioni. […]
Smettiamo di presentarla come “Intelligenza Artificiale” e chiamiamolo per quello che è “software per il plagio”. Non crea alcunché, copia lavori esistenti da artisti esistenti e cambia a sufficienza per sfuggire alle leggi del copyright.
È il più grande furto di proprietà mai avvenuto dopo le terre dei nativi americani da parte dei coloni europei”. – Noam Chomsky, New York Times – 8 marzo 2023
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