Basta! Basta! Così grida al mondo la carneficina nell’ospedale di Gaza bombardato. Quando si parla di un possibile ricorso alla diplomazia per far cessare il massacro in corso i nostri Sturmtruppen da […]

(di Antonio Padellaro – ilfattoquotidiano.it) – Basta! Basta! Così grida al mondo la carneficina nell’ospedale di Gaza bombardato. Quando si parla di un possibile ricorso alla diplomazia per far cessare il massacro in corso i nostri Sturmtruppen da intrattenimento spesso storcono il naso come se avvertissero puzza di fellonia o di renitenza alla leva. Alla parola negoziato il traduttore simultaneo installato nelle loro testoline nucleari digita pacifismo, buonismo, resa, capitolazione e dunque sottomissione ad Hamas. I più colti citano invariabilmente la Conferenza di Monaco che nel tentativo di arginare Hitler ne scatenò gli appetiti dimenticando che tutte le più pericolose crisi del dopoguerra (da quella dei missili di Cuba tra Usa e Urss ai ripetuti conflitti In Medio Oriente) sono state sempre risolte grazie all’intervento della politica dai denti bene affilati. Quella (capovolgendo von Clausewitz) che si presenta come la continuazione della guerra con altri mezzi, ma ugualmente convincenti. Per capirci, se davvero il presidente Joe Biden riuscisse nelle prossime ore a volare a Tel Aviv (e a non inciampare) sappiamo tutti che non si limiterà a portare a Netanyahu la solidarietà e il cordoglio dell’America e dell’intero il mondo civile per la inaudita sofferenza inflitta dai tagliagole al popolo di Israele. Gli chiederà di evitare l’invasione di terra della Striscia e lo farà con tutto il peso politico, economico e militare che il grande alleato potrà esercitare. Soprattutto dopo la strage dell’ospedale. Se l’esercito israeliano ha già fatto sapere che la risposta “potrebbe non essere l’invasione di Gaza” significa che forse non ci sarà bisogno che l’amico americano dietro il sorriso mostri i denti. Sul fronte opposto a quello Usa si muovono Vlad Putin e Xi Jimping (oltre a Erdogan e a Bin Salman) ciascuno con il proprio gigantesco carico di cinismo ma decisi a recitare un ruolo in quello che lo zar del Cremlino (ben contento che sia sviata l’attenzione occidentale dall’Ucraina) definisce “il nuovo ordine mondiale”. Un terreno minato sul quale Giorgia Meloni sembra muoversi con la stessa prudenza predicata da Washington quando riceve Hussein di Giordania, appena ritornata (piano Mattei) dall’Africa più sensibile alle ragioni dei palestinesi. In uno spirito bipartisan e lontano dalle frasi fatte e rifritte. Capita perfino che si debba dire bravo al ministro della Difesa Guido Crosetto quando afferma che “a una manifestazione a favore della Palestina, dei bambini e dei civili di Gaza minacciati dalla guerra, vado anch’io”. E oggi anche noi con lui.
Caspita! Indosserà persino l uniforme degli assaltatori come un Salvini qualsiasi ?
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E non come ieri sera all’inizio della partita quando il minuto di silenzio e raccoglimento e stato dedicato solo alle vittime israeliane dopo che solo qualche ora prima c’era stata la tragedia dell’ospedale di Gaza.
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E poi l’Inghilterra ha massacrato per la 2a volta di fila l’Italia.
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L’ho letto solo ora. Padellaro inquietante
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