
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Per dire quanto questa guerra sfugga ai cori da curve ultrà, basta un fatto: dopo le speranze accese dagli accordi di Oslo del 1993 e dalla storica decisione di Ariel Sharon di ritirare le truppe e i coloni (con la forza) da Gaza nel 2005, tutto precipitò a fine anno quando questi fu abbattuto da […]
Rimpiangere Sharon
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Per dire quanto questa guerra sfugga ai cori da curve ultrà, basta un fatto: dopo le speranze accese dagli accordi di Oslo del 1993 e dalla storica decisione di Ariel Sharon di ritirare le truppe e i coloni (con la forza) da Gaza nel 2005, tutto precipitò a fine anno quando questi fu abbattuto da un ictus. È un paradosso, ma è così. La pace fra ebrei e palestinesi è morta nella culla insieme al più falco dei falchi israeliani: l’eroe indisciplinato delle guerre dei Sei Giorni (1967) e del Kippur (’73); il ministro della Difesa che nell’82 invase il Libano e non fermò il massacro di palestinesi perpetrato dai falangisti cristiano-maroniti a Sabra e Chatila; il capo della destra Likud che nel 2000 passeggiò con la scorta armata sulla Spianata delle Moschee di Gerusalemme, scatenando la seconda Intifada. Solo un premier come lui poteva far digerire a Israele l’addio a Gaza. Così come solo il falco Begin, nel 1978, poteva far ingoiare la pace a Camp David con l’Egitto di Sadat.
Begin e Sharon erano due ex militari con le mani insanguinate, ma anche un cervello fuori dal comune. E, quando la Storia chiamò, seppero diventare statisti: guardare oltre l’oggi pensando alle generazioni future. L’uno chiuse il fronte egiziano, pronto alla pace anche con Giordania, Siria e Libano se i tre vicini avessero voluto. L’altro mosse i primi passi per chiudere il fronte palestinese, sposando la linea che Rabin (altro ex generale, ucciso nel ’95 da un ebreo fanatico) e Peres (senza passato militare, sempre sospettato di mollezza) avevano tracciato a Oslo con Arafat: due popoli, due Stati. Non lo fece per buonismo, ma per lungimiranza: presto i palestinesi – in Israele e nei territori occupati – avrebbero superato gli ebrei; e l’occupazione militare non poteva durare in eterno senza minare la sicurezza, anzi la sopravvivenza dello Stato. Mentre lasciava Gaza, Sharon abbandonò anche il Likud per fondare il partito centrista Kadima (“Avanti”), a cui subito aderì l’ex avversario laburista Peres, che di lì a poco divenne capo dello Stato. Poi l’ictus di Sharon spezzò la strana coppia – pugno di ferro e guanto di velluto – che avrebbe accompagnato Israele nella traversata nel deserto. E poco dopo iniziò l’èra Netanyahu, il leader del Likud divenuto premier nel ’96 contestando gli accordi di Oslo, tornato al governo con Sharon, per poi dimettersi da ministro in polemica proprio sul ritiro da Gaza. Dal 2009, salvo brevi intervalli, questo politicante ottuso e corrotto ha governato Israele con la destra più becera, illudendo se stesso e i suoi di poter vivere spensieratamente a prescindere dalla questione palestinese. Sabato la ferocia di Hamas ha presentato il conto a un Paese che da un bel po’ non ha più statisti ed è costretto a rimpiangere Ariel Sharon.
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“il capo della destra Likud che nel 2000 passeggiò con la scorta armata sulla Spianata delle Moschee di Gerusalemme”
Qualis pater, talis filius
https://youtu.be/GQrPprCKeh8?si=oO3Y33H5vVa7oN_d
Capo di stato maggiore del ministro della Sicurezza nazionale israeliano, Chanamel Dorfman, ha urinato pubblicamente nel luogo in cui sono stati uccisi cinque palestinesi a Nazareth
Epperò sempre co sta destra e sin
finirai x autoconvulsionarti!
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio…..
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Da David Ben-Gurion & Golda Meir a Benjamin Netanyahu & Itamar Ben-Gvir: l’involuzione della specie.
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Cosa si aspetta Israele, o la comunità mondiale? Come è possibile intrappolare 2,3 milioni di persone a Gaza, metà delle quali sono disoccupate, in una delle zone più densamente popolate del pianeta per 16 anni, ridurre la vita dei suoi residenti, metà dei quali sono bambini, a un livello di sussistenza, privarli di forniture mediche essenziali, cibo, acqua ed elettricità, utilizzare aerei d’attacco, artiglieria, unità meccanizzate, missili, cannoni navali e unità di fanteria per massacrare indiscriminatamente civili disarmati e senza aspettarsi una risposta violenta? Israele sta attualmente effettuando ondate di attacchi aerei su Gaza, preparando un’invasione di terra e ha tagliato l’elettricità a Gaza, che di solito è fornita per solo due o quattro ore al giorno.
Molti dei combattenti della Resistenza che si sono infiltrati in Israele sapevano sicuramente che sarebbero stati uccisi. Ma come i combattenti della Resistenza in altre guerre di liberazione decisero che se non potevano scegliere come vivere, avrebbero scelto come morire.
Ero un caro amico di Alina Margolis-Edelman che faceva parte della Resistenza armata nella rivolta del Ghetto di Varsavia durante la Seconda Guerra Mondiale. Suo marito, Marek Edelman, era il vice comandante della rivolta e l’unico leader a sopravvivere alla guerra. I nazisti avevano rinchiuso 400.000 ebrei polacchi all’interno del Ghetto di Varsavia. Gli ebrei intrappolati morirono a migliaia, di fame, malattie e violenza indiscriminata. Quando i nazisti iniziarono a deportare gli ebrei rimasti nei campi di sterminio, i combattenti della Resistenza reagirono. Nessuno si aspettava di sopravvivere.
Edelman, dopo la guerra, condannò il sionismo come ideologia razzista utilizzata per giustificare il furto della terra palestinese. Si schierò dalla parte dei palestinesi, sostenne la loro Resistenza armata e incontrò spesso i leader palestinesi. Ha tuonato contro l’appropriazione dell’Olocausto da parte di Israele per giustificare la repressione del popolo palestinese. Mentre Israele si cibava della mitologia della rivolta del Ghetto, trattava l’unico leader sopravvissuto della rivolta, che si rifiutò di lasciare la Polonia, come un reietto. Edelman capì che la lezione dell’Olocausto e della rivolta del Ghetto non era che gli ebrei fossero moralmente superiori o vittime eterne. La storia, diceva Edelman, appartiene a tutti. Gli oppressi, compresi i palestinesi, avevano il diritto di lottare per l’uguaglianza, la dignità e la libertà.
“Essere ebreo significa stare sempre con gli oppressi e mai con gli oppressori”, ha detto Edelman.
La rivolta del Ghetto di Varsavia ispira da tempo i palestinesi. I rappresentanti dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) erano soliti deporre una corona di fiori in occasione della commemorazione annuale della rivolta in Polonia presso il monumento del Ghetto di Varsavia.
https://www.invictapalestina.org/archives/49468
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Com’è strano il mondo, Sharon era considerato, dalla sinistra, un criminale di guerra quando era vivo e quando finì in coma la sinistra mondiale e il mondo arabo festeggiava.
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Quindi figuriamoci che cosa significa doverlo rimpiangere…
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Se stiamo a rimpiangere il militare assassino con le mani sporche di sangue fattosi politico, siamo messi davvero bene. A questo punto un domani mi aspetto anche una rivalutazione di Pinochet. Un assassino rimane un assassino.
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Quindi rimpiangere una persona che perlomeno ..cercava un dialogo..e dietro ci stava comunque una fregatura è un azione di sinistra? C è ancora qualcuno che ha il senso dell equilibrio o comunque volete negare la storia ?per restare al suo livello informativo basico : secondo lei chi è l aggredito ?
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Ps. Secondo lei chi doveva dare le sue terre al popolo ebreov dopo avere provocato e perseguito l olocausto ?
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Eh, Eli… ma loro mica volevano la Baviera… volevano la terra PROMESSA… da Dio in persona!
Pensa te… e Dio sicuramente voleva che depredassero i palestinesi di terre e case e vita, oltre ad essersi già visti assegnare (dai padroni de stocz!) le terre (degli altri!) più fertili.
Come se arrivassero in Sardegna i libanesi, in quanto ex fenici, e pretendessero di buttare fuori e ghettizzare noi, su ordine dell'”Occidente”, vincitore della 2a GM… t’immagini?
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Già Anail! Quello che subì il popolo ebraico non fu di loro aiuto purtroppo.. avrebbero potuto coabitare e includere il popolo palestinese, diventando fratelli! Ma la diaspora continua, ancora e ancora fino alla fine dei giorni.. stolto l’uomo che non impara dai propri errori e dalla storia!!
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Purtroppo, pare che abbiano imparato fin troppo…ma dai loro carnefici.
E si sentano vittime forever e giustificati a compiere qualsiasi negandezza, restituendola moltiplicata, anche contro gli innocenti…
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Ec neFandezza
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>>>
https://youtu.be/1ojUJP4n60A?si=-EDQT4Eyz7vOIhJD
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Beh la Bibbia, per quanto possa risultare strano, parla proprio di eccidi “autorizzati” da Dio.
Giosuè 10, 8 “E il SIGNORE disse a Giosuè: «Non li temere, perché io li ho dati in tuo potere; nessuno di loro potrà resistere di fronte a te».”
Giosuè 10, 28 “In quel medesimo giorno Giosuè prese Maccheda e fece passare a fil di spada la città e il suo re; li votò allo sterminio con tutte le persone che vi si trovavano; non ne lasciò scampare una, e trattò il re di Maccheda come aveva trattato il re di Gerico”.
Passare a fil di spada non significa durante la battaglia, ma finita la battaglia hanno preso tutti gli abitanti della città e, uno ad uno, li hanno ammazzati. Donne, vecchi e bambini inclusi.
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A me non sembra affatto strano, purtroppo… del resto mica l’ha scritta Dio, la Bibbia…l’hanno scritta esattamente persone come queste.
Infatti mi sono rifiutata di leggerla dopo la prima violenta pagina.
Per me non è un libro sacro.
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Se fossi stata Dio, avrei fatto gli umani un pelino meglio và!!🙄
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repetita Giuvan
https://youtu.be/1ojUJP4n60A?si=-EDQT4Eyz7vOIhJD
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Anail, senza dover arrivare ai fenici, qui da noi in Sardegna sono solo arrivati lo Stato Italiano e i cowboy a stelle e strisce prendendoci le terre per farci le loro belle basi militari. Tutto per il bene nostro ovviamente. A si biri mellusu
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Gi è berus!!! 🤦🏻♀️😠
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Io rimpiango Yitzhak Rabin ucciso da un israeliano alla “Kennedy”, eravamo ad un passo dalla PACE.
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Veramente si era a un passo dalla pace nel 2000 quando fu Arafat, che come al solito faceva il doppio gioco, a tirarsi indietro perché si impuntò sul ritorno di tutti i palestinesi sparsi per il mondo in Palestina (un’operazione oggettivamente impossibile da attuare). Questa è la verità ed è l’opinione anche di molti esponenti del mondo arabo. Il Re saudita telefonò ad Arafat mentre era negli Usa pregandolo in ginocchio di accettare la proposta Clinton-Barak ma lui niente. Da lì non si capì più niente perché visto lo stallo del processo iniziarono a valanga gli attentati kamikaze che poi portarono Sharon a vincere le elezioni nel 2001 e da lì in poi i laburisti non hanno più toccato palla e sono spariti politicamente.
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I democraticissima israeliani bombardano Gaza a tappeto in stile ammeri-cano, proprio come piace a loro, in casi come questi dispiace constatare che gli arabi sono solo dei vi cumpra,
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Una filmografia immensa ci ha descritto fino nei minimi particolari l’immane tragedia che “il popolo eletto” ha subito con le persecuzioni naziste e i campi di sterminio. Ma già molto prima la loro distinzione religiosa quasi antropologica li ha esposti per secoli ad un isolamento in parte favorito dalle loro credenze e alla non integrazione completa nel tessuto sociale. Oggi ,dopo aversi costituito uno stato , ci mostrano tutte le debolezze ,miserie e difetti umani che hanno come tutta la nostra specie dimostrando che di eletto non hanno un bel nulla.
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In pochi minuti di ascolto televisivo ho sentito ben 4 persone (Biden, Zelensky, Tajani, Meloni) affermare perentoriamente che “Israele ha tutto il diritto di difendersi!”.
E’ ovvio però che nessuno potrebbe mai anche solo pensare di vietare agli israeliani di catturare gli spietati e sanguinari attentatori di Hamas colpevoli dell’eccidio, e di farsi giustizia (al limite anche sommaria); a cosa quindi alludono esattamente i 4 citati? A cosa si premurano di dare il beneplacito e il via libera?
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Indovina, Luca…
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Domanda (lievemente) retorica, purtroppo.
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Quindi: hamas colpisce innocenti ebrei, ebrei colpiscono innocenti palestinesi, è lecito pensare che compieranno un eccidio! Ergo: hamas, non ha agito assolutamente per il popolo palestinese se questo verrà annientato.. il fine di tutto questo cos’è?
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Mokj
Hamas non combatte per la liberazione della Palestina. È un movimento estremista islamico che vuole la cancellazione di Israele dalle cartine geografiche. In questo momento i due milioni di abitanti nella Striscia di Gaza sono loro ostaggi. Ed è terribile quello che gli sta accadendo e che probabilmente accadrà.
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Santo, tanto vale dire: via gli israeliani, via i palestinesi!! Mondo em..rda!!! 🤬🤬🤬🤬🤬🤬
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Di una cosa siamo certi, le efferatezze dell’una e dell’altra parte, Palestina ed Israele monopolizzando giornali e TV,
Hanno cancellato dal MSM la narrativa ucronazistan che vince pur ritirandosi perdendo decine di migliaia di soldati e migliaia di equipaggiamento così da permettere allo zio Sam e i suoi vassalli di ritirarsi con la coda tra le gambe lasciando la cricca di (Z)alenski a vedersela da soli contro i russi.
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Sarebbe l’unico aspetto positivo di tutta la faccenda…
Magari potrebbe finalmente scoppiare la pace, almeno lì.
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In confronto a Netanyahu, Sharon era un giudizioso premier con la tipica intelligenza di chi sa che, in certi casi, conviene non esagerare. Possiamo solo immaginare cosa sarebbe successo ai coloni lasciati a briglia sciolta nel territorio di Gaza. Di notte avrebbero dormito con un occhio solo, e nel coltivare i campi essere protetti a vista da un battaglione di soldati. Ricordo un filmato drammatico girato nei giorni in cui sono stati costretti ad abbandonare quelle terre. Ferventi ebrei con le treccine cantare salmi della Torà con rabbia e lacrime mentre con cazzuola in mano spalmavano cemento sui mattoni usati per costruire una casa… anziché partire – come poi furono costretti a fare – spinti dalle canne dei fucili dei militari di Sharon.
Netanyahu? Il peggio del peggio!
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Buongiorno,
cosa si fa pur di vendere il giornale.
Peres non avrebbe passato militare.
Allora chi è stato
Nel 1948, Shimon Peres divenne capo della marina israeliana durante la guerra di indipendenza del nuovo Stato israeliano.
Caro M.T. ogni tanto spara meno bugie.
Basta fare una minima ricerca in Internet, pensa un po’ a quale livello si arriva !
https://it.wikipedia.org/wiki/Shimon_Peres
Ogni giorno un editoriale presunto “antagonista”.
Ieri, è addirittura arrivato a scrivere che i veri oppositori del primo ministro sono i giornali israeliani che gli contestano (contesterebbero) la tracotanza, l’assenza di una politica visionaria, di futuro.
Peccato che la maggior parte di quei giornalisti campano, hanno uno stipendio perchè lo stato intero depreda da anni la parte palestinese, gli fa pagare l’acqua almeno due volte quella che paga ogni israeliano, gli toglie la proprietà della terra, gli abbatte le case, a seconda della situazione toglie l’energia elettrica, blocca i conti correnti rubando gli interessi and so on.
Quanti di quei presunti, secondo M.T., portatori di “intelligenza editoriale”, abitano in case sottratte ai palestinesi, quanti hanno lo stipendio garantito da quei furti?
Ci rinuncerebbero, andrebbero a vivere in un campo profughi pur di essere coerenti con la loro mission?
Nella saga delle menzogne rivaluta personaggi che meriterebbero almeno l’ergastolo, ma non gli basta.
Spaccia come atto superiore gli accordi di Oslo che sono il peggior imbroglio precedente alle successive puntate.
Tralascia il rifiuto del ‘diritto al ritorno’, il non risarcimento delle migliaia di persone deproprietarizzate’, costrette a fuggire, massacrate le quali avrebbero dovuto dimenticare ed accontentarsi al massimo di una citazione, la propria cultura passata al vaglio delle commissioni israeliane che avrebbero deciso cosa gli “arabi non residenti” avrebbero potuto praticare.
M.T. non dice che la presunta futura Palestina avrebbe dovuto accontentarsi del 25% del suolo originario.
Ma non solo.
Per compensazione della terra sottratta e non restituita avrebbero ricevuto porzioni di deserto, e tutte le persone presenti nel territorio da allora definitivamente israeliano, sottratto agli “arabi non residenti”, avrebbero dovuto abbandonare i luoghi di vita, dove erano cresciuti i propri antenati a meno di accettare di essere considerati una razza inferiore, di vivere ai confini della società, di dimenticare lingua, religione, di nascondersi fino alla fine dei propri giorni.
Di non poter trasmettere le proprietà residue ai figli.
Di non poter essere rappresentati sindacalmente a meno di non riconoscere la superiorità dell stato degli occupanti.
Quello che scrive M.T. non è molto differente dai vari portatori d’acqua di Israele.
Ieri, ancora non si sa quanto sia vera, è stata diffusa per ore e oggi continua la proiezione, la notizia di un (1) neonato decapitato da Hamas.
Fornisco una notizia:
I neonati palestinesi morti nel parto sono stati diverse migliaia negli anni.
Non c’è stato bisogno di decapitarli.
Ai soldati israeliani che controllano i check point è bastato e basta non far passare, la donna, il marito, il rottame di taxi, l’ambulanza, per accedere all’ospedale situato nel territorio palestinese occupato, motivando il rifiuto per presunto sospetto di azione a vantaggio del terrorismo.
Lo sa M.T. che la riduzione dell’acqua fino al totale taglio colpisce in modo esiziale i neonati?
Nei primi mesi di vita un neonato consuma molta più acqua di un adulto, disgraziato lui che lo pretende.
Ha bisogno di essere ‘pulito’ anche dieci volte in un giorno per diversi mesi.
Se non viene pulito alla fine si ammala e quasi sempre muore.
Sa indicare M.T. oggi, 13 Ottobre, e nei prossimi giorni, come dovrebbero sopravvivere quei neonati ?
Sarebbero disposto a pubblicare le foto, i racconti, a documentare mentre muoiono sul suo giornale?
Aumenterebbe le vendite?
Cosa consiglia quelle madri mentre vedono morire i figli che non hanno neanche un anno, impotenti : di leggersi un editoriale degli illuminati giornalisti dei quotidiani israeliani?
I figli muoiono lo stesso ma vuoi mettere la soddisfazione!
La verità purtroppo, amara è che non c’ e una soluzione praticabile.
Israele, TUTTA, tranne piccole minoranze che esistono ma non contano nulla, non perchè satanica, ha comunque scelto la strada della espulsione, dell’annientamento, della riduzione scadenzata nel tempo della presenza.
Poi a cosa fatte, fra 50 anni potranno gli israeliani di allora pubblicare melensi reportage che ammettano a distruzione effettuata un eccessivo uso della forza, qualche limitata violenza tanto per riempire il buco e dimostrare al mondo che non avrebbero potuto essere meno feroci.
Chiedo a voi: la Palestina e tutti quelli che ne sono coinvolti deve dipendere dagli editoriali di M.T. ?
Oltre a dire mille volte come un disco rotto, che Israele è feroce, che gli U.S.A. sono complici, che la EU è a sua volta solidale con i due precedenti, alla grossa, tagliando l’aria con l’accetta, oltre al giardino confinato dei “social network”.
tutti noi, cosa siamo disposti a fare in concreto magari solo per far morire invece di duecento neonati al massimo cento?
Senior systems Engineer
stefano tufillaro
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Dear Tufillaro,
Ad ascoltare lei sembrerebbe che tutte le colpe delle disgrazie dei Palestinesi dipendano dagli editoriali di Travaglio.
Ce lo dica lei cosa si dovrebbe fare per non fare morire quei neonati anziché porre la domanda e, poi, darsela a gambe.
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Buongiorno,
questo è quello che ha voluto comprendere Lei.
M.T. anche volendo non va oltre il confine virtuale del proprio giornale.
Dovrebbe mettere la primo posto la ribellione, il non voler sottostare alle imposizioni israeliane della maggior parte del popolo palestinese.
Dovrebbe lanciare o aderire agli appelli, alle iniziative che da almeno 50 anni organizzazioni umanitarie mettono in pratica per consentire almeno la sopravvivenza.
E che non hanno nulla a che fare con Hamas, che è la risposta sbagliata ad una causa giusta.
Questa è una delle tante
https://secure.avaaz.org/campaign/en/israel_palestine_save_kids_42/?bYtPilb&v=151655&cl=20850094725&_checksum=d9cf69e479cc26bfc8dde8026aad861cb77e8bd1878707ff17fb04d87f90d82d
Un’ organizzazione che agisce da molti anni e non può certo essere tacciata di essere “filopalestinese”.
Se vuole invece di fare l’avvocato di M.T. firmi l’appello per fermare i massacri dei bambini, dei ragazzi palestinesi e israeliani.
M.T. invece di metter sul piedistallo i suoi omologhi documenti quanti bambini palestinesi sono stati uccisi, quanti sono detenuti, a quanti è negata l’istruzione.
Come da decenni fanno Il Manifesto, Popolare Network
Ma si sa che queste cose non fanno vendere il giornale.
Ella, Gsi, che fa, almeno firma o ciarla di M.T. ?
Almeno abbia il coraggio di dire che non vuol fare nulla per limitare la mattanza.
Che va bene così e accodarsi al coro dei tanti che asseriscono “Israele ha il diritto a difendersi”, “I palestinesi non sono maturi ai negoziati di pace” e compagnia cantante.
Senior systems Engineer
stefano tufillaro
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Che ne sa lei ingegnere
di quel che firmo non firmo io?
Se permette so io quel che fare per me, su quello che fa lei non mi permetto di sindacare. Al limite posso esprimere un’opinione badando, però , a tenere un atteggiamento di rispetto. I suggerimenti (non certo quelli che assomigliano ad imposizioni come i suoi), li do ai nipotini non certo a persone adulte.
L’avvocato di M.T.?
Semplicemente volevo farle notare che Travaglio stava facendo una disamina storica sugli effetti della politica israeliana negli anni (con tutti i limiti di essere concentrata in un minieditoriale) mettendo a confronto
vari personaggi storici della Storia israeliana.
Niente di più.
Non crederà davvero che un giornale come il Fatto abbia la potenza di cambiare il corso della storia tra Palestina e Israele? Siamo seri.
Il Manifesto?
L’ultima volta che ho guardato una sua prima pagina è stato una settimana o due fa, quando ha titolato a grandi titoli del missile russo che ha colpito un mercato facendo più di dieci morti.
Non so se ha poi rettificato mettendo a grandi titoli in prima pagina che non era vero niente e che l’ordigno era probabilmente (dico probabilmente perché noi Occidentali non lo verremo mai a sapere) ucraino.
Quindi lei continui a leggere il Manifesto.
Io sto sul Fatto Quotidiano che lei ha così in ansia di denigrare.
Buona serata.
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X ChaGPTufilllaro:
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🤭🤭🤭🤭🤭🤭
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Ai Romani nel terzo secolo gli riuscì e nessuno se ne ricorda. Si parla di diaspora ,ma quanti sanno da cosa e nata ?
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Certo che i bulli del quartiere, ossia gli ammeri-cani, hanno inviato 2 portaerei con relative bagnarole al seguito, facile fare i grossi con i piccoli,
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E per non farci mancare nulla, visto che poi a pagare il conto saremmo noi.
“Le autorità del Qatar minacciano di creare una carenza globale di gas come parte del loro sostegno alla Palestina. “Se i bombardamenti su Gaza non si fermano, taglieremo la fornitura di gas al mondo”, ha affermato l’emiro Tamim bin Hamad Al Thani.
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Hezbollah, invece, ha rilasciato una dichiarazione ufficiale:
Nel nome di Allah,
In risposta agli attacchi israeliani di questo pomeriggio alla periferia di alcune città del Libano meridionale, combattenti della Resistenza Islamica hanno attaccato i seguenti obiettivi israeliani: Al-Abad, Misquam, Ramiyah e Jal Al-Abad, Jal Al-Alam, con fuoco diretto e armi adeguate, hanno ottenuto colpi accurati.
La vittoria appartiene solo ad Allah, l’Onnipotente e il Saggio.
Pertanto, questa è la prima conferma che gli Hezi hanno combattuto l’IDF “sul campo” con armi leggere. Prima di questo, c’erano solo video di colpi di mortaio e dell’uso del PTRK
Nota: secondo round. IDF e Helbollah. L’ultimo round è stato molto spiacevole per l’IDF”
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