
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Chi ama Israele perché è l’unica democrazia del Medio Oriente, per quanto sfigurata da 16 anni di governi Netanyahu (salvo brevi intervalli), dovrebbe leggere i suoi principali quotidiani e prendere esempio. Da quelli conservatori a quelli progressisti, dal Jerusalem Post ad Haaretz al Time of Israel, sono unanimi nel puntare il dito sull’unico vero responsabile […]
Dagli amici li guardi Iddio
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Chi ama Israele perché è l’unica democrazia del Medio Oriente, per quanto sfigurata da 16 anni di governi Netanyahu (salvo brevi intervalli), dovrebbe leggere i suoi principali quotidiani e prendere esempio. Da quelli conservatori a quelli progressisti, dal Jerusalem Post ad Haaretz al Time of Israel, sono unanimi nel puntare il dito sull’unico vero responsabile politico della débâcle che ha regalato ad Hamas una vittoria insperata quanto inedita: “Bibi”, il premier più corrotto e più incapace, ma anche più longevo della storia dello Stato ebraico. Il “Mister Security” che non ha saputo garantire la sicurezza del suo Paese e del suo popolo, mettendo la firma sulla più cocente sconfitta dai tempi delle due guerre in Libano. Forse che la stampa israeliana se la fa con i terroristi di Hamas? O non sa distinguere fra aggressore e aggredito? O è al soldo dell’Iran? No, assolve semplicemente al primo dovere dell’informazione libera: raccontare, analizzare e commentare i fatti senza sconti per nessuno. E i fatti dicono che Israele ha tutto il diritto di esistere nei confini tracciati dall’Onu nel 1948; ha tutto il diritto di difendersi dalle aggressioni; merita tutta la solidarietà per le stragi e i sequestri di innocenti subiti nell’attacco terroristico di sabato. Ma oggi, trent’anni dopo gli accordi di Oslo fra Rabin e Arafat, non regge più la giustificazione dei territori occupati in attesa di restituirli in cambio del riconoscimento dai Paesi arabi, come Begin fece con Sadat a Camp David nel 1978. Anche perché, diversamente da allora, nessun vicino di Israele può (anche se volesse) distruggerlo. E della causa palestinese i Paesi arabi si sono sempre bellamente infischiati.
Persino un falco e un eroe di guerra come Ariel Sharon si era rassegnato all’idea dei due Stati, ritirandosi da Gaza e iniziando a farlo dalla Cisgiordania, e poi mollando la destra del Likud col fido Olmert per fondare il partito centrista Kadima. Non per bontà, filantropia o irenismo, ma per pragmatismo: non puoi convivere a lungo con milioni di palestinesi che ti odiano in casa tua o alla tua porta, reprimendoli dalla culla alla tomba e violando le risoluzioni Onu. I dati demografici sono impietosi: Israele ha 10 milioni di abitanti, di cui 7,5 ebrei, 2 palestinesi e il resto di altre etnie (tutti cittadini con diritto di voto); in Cisgiordania i palestinesi sono 3,5 milioni e a Gaza altri 2. Ebrei e palestinesi ormai si equivalgono e, siccome i primi fanno molti più figli dei secondi, il sorpasso è vicino. Annettere la Cisgiordania significherebbe consegnare in pochi anni parlamento e governo ai rappresentanti degli arabi: la fine dello Stato ebraico. Sharon e Olmert l’avevano capito vent’anni fa. Netanyahu neppure oggi.
E non potendo risolvere il problema annettendo i territori o deportandone gli abitanti, l’ha rimosso. Tutto tattica e niente strategia, ha ripreso le colonizzazioni, mandando in partibus infidelium centinaia di esaltati, che poi necessitano di sforzi immani di sicurezza per proteggerli dalle rappresaglie dei palestinesi espropriati in Giudea e Samaria. Infatti è lì a Nord che stazionano ben 26 battaglioni dell’esercito, lasciando senza bussola i servizi segreti (un tempo i migliori del mondo) e sguarnito il fronte Sud: quello di Gaza, presidiato da due compagnie di reclute e dalla polizia locale, subito uccise o catturate da Hamas. I veri nemici di Bibi erano ben altri che Hamas, usata con cinismo e finta furbizia contro Abu Mazen e gli altri leader “moderati” dell’Autorità palestinese che cogestisce con Israele la Cisgiordania. Una miopia folle e scollegata dalla realtà che il premier aveva persino rivendicato dinanzi alla polizia che lo interrogava in uno dei suoi tre processi per corruzione: “Abbiamo dei vicini che sono nostri acerrimi nemici… Io mando loro messaggi in continuazione, li inganno, li destabilizzo e li colpisco in testa… È impossibile raggiungere un accordo con loro… ma noi controlliamo l’altezza delle fiamme”. Sabato le fiamme, com’era ovvio dopo 56 anni di occupazione, non hanno bruciato solo Netanyahu, ma centinaia di vite innocenti. E ora bruceranno quelle di tanti riservisti che finora manifestavano contro la sua guerra privata ai giudici e la sua milizia privata voluta dal truce ministro Ben Gvir, e ora partono per il fronte della vera guerra. Intanto Bibi, prima dell’ultimo capolinea, dovrà trattare anche ufficialmente con Hamas per riavere gli ostaggi.
Questi purtroppo sono i fatti, anche se il coro degli ultrà delle opposte tifoserie cerca di oscurare la metà sgradita con la stessa tecnica di moralismo selettivo seguito per la guerra fra Russia e Ucraina: lo schema fumettistico dei “buoni” e dei “cattivi” che pretende di cancellare la complessità di grovigli storici, politici, etnici e religiosi pluridecennali. L’ironia della storia è che chi negava la “complessità” della questione russo-ucraina ora la riscopre per quella israelo-palestinese. Per costoro la “pace giusta” in Ucraina scatta in automatico col ritiro delle truppe dai territori occupati. Ma su Israele la formula magica non vale: è tutto più “complesso”. E lo è (infatti compriamo il gas dai migliori amici di Hamas). Ma lo è anche per l’Ucraina. Dopo decenni di conflitti latenti o guerreggiati, chi vuole fermare la guerra mondiale a rate deve porsi il problema della sicurezza di tutti, non di qualcuno a scapito degli altri. E la sicurezza non si ottiene scomunicando, bombardando e bulleggiando, ma ragionando, parlando e trattando compromessi.
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Gaza” il nuovo moderno “ghetto di Varsavia”.
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio
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Articolo sontuoso!
Da leggere, elaborare e mandare a memoria.
Giornalismo di altissimo livello.
Grazie MT
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Ampissima e in qualche modo Circoncisione Massiva atta ad equilibrismo sulla crina.
Quindi il tutto si traduce a
quel birbaccione di Bibi
(detto Beep Beep per gli amici),
più corrotto più incapace e pure più longevo.
D.
“Forse che la stampa israeliana se la fa con i terroristi di Hamas?”
Ma Beep, lui, non la può controllare,
perché controlla già tutta quella occidentale
(Shhh, non lo dite a nessuno)
R.
“No, assolve semplicemente al primo dovere dell’informazione libera: raccontare, analizzare e commentare i fatti senza sconti per nessuno.”
Sarebbe la prima volta che succede dai tempi biblici 😁
E poi la storia incalza inesorabile,
ma pure la statistica…
(un ricordo dell’Azzecca-garbugli
e Totò fa scattare la molla del latinismo estremo:
ma sì, fai vedere che abbondiamo!
Abbundandis abbondandum),
prendono il sopravvento
e stendono una coltre,
(più che una coltre, c’hai presente un
Ghibli sahariano gonfio di finissima sabbia fonoassorbente? Uguale!
LECHIACCHIERESTANNOAZERO!
https://www.dailymotion.com/video/x8nw4d0
Non vorrei sbagliarmi ma quanto stà accadendo è legato ad un ordito non complesso ma Assai Molto Complessissimo,
e questa potrebbe essere la resa dei conti di un buco del Cwlo
che si sente l’ombelico del mondo!
Mo ‘devo andare poi entrerò nei dettagli.. Il mossad – lo Stato profondo mondiale…
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Situazione:
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Basta che posti tre ore di video a caso e sei contento, eh, lucciolone?
SM Situazione, stavamo tutti aspettando lui.
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Viene detto in tutte le lingue del mondo : chi troppo vuole, poi nulla stringe!
Se Israele cominciasse a bloccare l’occupazione di terra da parte dei coloni in Cisgiordania, lancerebbe un bel segnale di pacificazione. Se poi allentasse la morsa in cui viene stretta la popolazione palestinese nella striscia di Gaza, lancerebbe un altro segnale. E se inoltre, dopo il ritiro dalle alture del Golan, acconsentisse alla nascita di uno Stato palestinese con tutti i crismi… vivrebbe in pace senza più dover guardarsi le spalle ad ogni angolo di strada.
I veri lupi famelici, da più di di 70 anni, sono stati gli israeliani. Mentre i palestinesi sono stati i soccombenti. Ma lo dice la stessa Bibbia: “tremenda sarà la collera dei dominati!”. Infatti, il detto si sta avverando!
Se l’esercito israeliano dovesse entrare con i tank nella Striscia, e sparare alla cieca… scoppierebbe un altro pezzo di guerra mondiale!
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Stasera il pur decente TG-5 è riuscito a spiegarci i problemi della Striscia e di Israele senza nominare nemmeno una volta la parola ‘assedio’ oppure ‘apartheid’. Che altro aggiungere, questa è la qualità delle testate giornalistiche italiane, del resto spesso e volentieri rette da sionisti/popolo eletto (Ferrara, Mentana, Mieli, Mimum per dirne qualcuno) o da qualche sionista/’gentile’ che fa di tutto per essere gradito a lorsignori.
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Quando uno guarda il Tg5, e lo trova pure decente, vuol dire che è arrivato.
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Cosa c’é J.D. non sei ancora partito per la Palestina a dirgli di arrendersi che sennò finiranno solo per soffrire di più?
Vai, vai.
Magari ti becchi il Nobel. Alla memoria.
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Jonny 👏👏👏👏😂
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Wow, che raffinata disamina. SM Sempliciotto ha colpito ancora.
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A proposito.
Quando gli amici americani ti dicono cosa è vero e cosa no.
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Cosa si può pretendere dal consumatore seriale delle scempiaggini di Mazzucco? Non ha neanche la buonafede o il lume della ragione per comprendere che produrre e postare video demenziali come questo negli US è legittimo e consentito, altrove hanno persino censurato Winnie The Pooh perchè troppo somigliante a Xijinping, solo per restare sul leggero…. ;D
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Cosa si può pretendere da un ucrofilo spinto e spento come Frankie?
Quando è che parti per combattere per la libertah, sarà sempre tardi. Ma tranquillo: una granata sulle gengive non la si nega a nessuno a Donetsk.
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SM Lucciolone,
perchè non parti tu per la Palestina o il Donbass? Ah già, sei solo bravo a cianciare, dimenticavo.
Dai, postaci un altro video a cavolo, vai che sei solo. Certo, questo è perfetto al caso tuo
“Gli amici americani” 🤦🏻♂️ Canta, SM Lucciolone, canta, visto che non ci capisci mai un tubo almeno un pò di sollazzo adatto a te c’è.
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Certo che devo scusarmi: dovevo postare un video più adatto, per venire incontro alle tue minime capacità mentali.
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Te che frigni de minime capacità mentali: anvedi questo. Me pari er GianBurrasca de quelli che sbavano, e cianci pure
Ma asciugate er moccolo ar naso na ‘bbona volta e vaj a scuola, che ssei ggià in ritardo
Vaj, vaj
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SM Lucciolone,
perchè non parti tu per la Palestina o il Donbass? Ah già, sei solo bravo a cianciare, dimenticavo.
Dai, postaci un altro video a cavolo, vai che sei solo. Certo, questo è perfetto al caso tuo
Canta, SM Lucciolone, canta, visto che non ci capisci mai un tubo almeno un pò di sollazzo adatto a te c’è.
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Così, per sapere,
Israele è quello stato che settimanalmente bombarda i suoi vicini, che ammazza donne e bambini, che i suoi cecchini si divertono a fare il tiro a segno sui contadini, sono coloro che rubano la terra ai contadini, distruggono i loro raccolti, ammazzano giornalisti come fossero galline?
Senza considerare che sono intolleranti verso le altre religioni arrivando a bastonare i fedeli e dissacrare le loro chiese,
Così, giusto per sapere.
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E non dimentichiamoci del Libano e degli Hezbollah che ce l’hanno a morte con gli sionisti, nel vero senso della parola, e a ragione tra l’altro.
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Nel 48 furono gli americani a far sorgere lo stato d’Israele che fino a quel momento non esisteva. Esistevano però le popolazioni ebraiche e palestinesi che convivevano più o meno pacificamente nonostante il vecchio testamento. L’Onu sugellò il diritto ad esistere d’Israele ma questo passò sulla testa dei palestinesi che abitavano da secoli Gerusalemme e d’intorni costringendoli ad emigrare o diventare stranieri in patria. La risposta alle deportazioni hitleriane fu fatta pagare non ai tedeschi ma ai palestinesi.
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Devo correggerti Cesare: il terrorismo sionista era già un fatto ben noto dagli anni ’20-30, e tutto è iniziato in realtà con la Partizione della Palestina (come quell che ha fatto ancora più danni dell’India postbellica) da parte inglese e prima ancora, dalla dichiarazione programmatica del 1897 da parte di T. Hertz ‘una terra senza popolo per un popolo senza terra’. Fino ad allora, gli ebrei in Palestina erano pochi, pacifici e ben accetti essendo studiosi o pellegrini.
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@cesare
Gli americani? Io credevo fossero stati gli inglesi i primi ideatori dello Stato d’Israele… Ma visto che la tua lezioncina di Storia ha ricevuto ben tre like 👏 👏 👏 andrò a fare un ripasso.
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Bravo Loquasto. Studiamo insieme.
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Si, insomma. Grazie
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Marco Travaglio….”Chapeau”….👏👏👏👏👏👏👏👏
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E ora un breve riassunto della nascita di Israele.
Nel 1881 c’erano in Palestina 500.000 abitanti, di cui solo 20.000 ebrei.
Dopo l’affare Dreyfus, Herzl se ne uscì con le sue idee sulla Palestina (una terra senza popolo per un popolo senza terra). Ma dagli inizi del ‘900 arrivarono molti ebrei spesso superstiti dai pogrom russi.
Poi vennero i britannici con la Dichiarazione Balfour del 1916, e altri trattati con arabi per l’indipendenza dalla Turchia, e con la Francia per spartirsi tra loro e UK i territori mediorientali.
I sionisti iniziarono già nel 1918 e subito iniziarono gli scontri con gli arabi, traditi dagli inglesi. Nel 1922 gli ebrei erano diventati 160.000. Nasce il fondo nazionale ebraico, l’agenzia ebraica, la creazione dell’Haganah. Prima ancora del 1930 c’erano già organizzazioni ebree e arabe armate, con una guerra interna che durò fino al 1939. Gli inglesi proposero di fare due stati differenti: il 20% solo per gli ebrei, ma erano i territori più fertili. Nel 1939 Chamberlain disse che bisognava fare uno stato solo con gli ebrei, cosa che non piaceva agli israeliani.
Nel frattempo i palestinesi di Hussein rifiutarono a loro volta la condizione e si associò piuttosto all’Asse, che prometteva la totale indipendenza dagli inglesi.
Poi venne la guerra e infine, la guerra d’indipendenza. GLi inglesi si ritirarono nel 1947, Israele con il 55% e Palestina con il 44% + 1% internazionale. Al 37% popolazione israeliana venne data il 55% della terra. Da allora iniziò il disastro. Iniziò la ‘catastrofe’, dopo il massacro in un villaggio con oltre 250 morti e la fuga di centinaia di migliaia altri.
Ecco come iniziò Israele, prima ancora della guerra mondiale e delle politiche naziste.
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E non dimentichiamoci del povero tuttoguasto che nonostante i suggerimenti si è ben guardato dal fare scorta di legna per riscaldarsi,
Tutti gli indicatori ci segnalano che a breve avremmo rincari astronomici del costo del gas e dl petrolio.
Ma mi raccomando,continuate ad essere atlantisti, europeisti, pro nato nazi.
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Mi sembra che ci sia un errore di fondo nell’analisi. Hamas non è il governo riconosciuto come autorità nazionale palestinese e non rappresenta i palestinesi. È un feroce gruppo terroristico finanziato dai paesi arabi che da trent’anni sfrutta sulla pelle dei palestinesi l’instabilità creatasi a seguito delle solite imposizioni occidentali in casa altrui.
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Molti documenti dimostrano che Hamas sia stata creata da Israele per dividere i palestinesi,
Israele ha usato Hamas finanziandolo e armandolo contro il governo siriano, ma com’è noto i mercenari hanno la cattiva abitudine di mordere la mano di chi li utilizza.
Macchiavell
I mercenari sono ambiziosi e senza disciplina, infedeli, e gagliardi con gli amici e vili con i nemici.
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Travaglio ieri sera in tv.
Anche questa Basile ultimamente sta dicendo cose sensate, immagino gliela faranno pagare cara, più cara di quanto già gliel’abbiano fatta pagare.
severgnini da vomito as usual.
https://www.youtube.com/watch?v=vMOTyHUrlfc
Qui invece l’ambasciatore palestinese (non di Hamas, sono due cose diverse).
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Lei scrive sul fatto, quindi è fortunatamente abbastanza libera
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Scusate se abbasso il livello del dibattito ma non è sbagliato l’articolo quando dice che i “primi”(gli ebrei) fanno molti più figli dei “secondi” (i palestinesi)?
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“L’ironia della storia è che chi negava la “complessità” della questione russo-ucraina ora la riscopre per quella israelo-palestinese.”
In effetti, le due situazioni sembrano sovrapponibili.
La Russia entra in Ucraina (finanziata dai paesi Nato) per ragioni di sicurezza. Israele entra a Gaza (finanziata dai paesi arabi + Iran) per ragioni di sicurezza.
Se è legittima la condotta di Israele lo è pure quella della Russia.
Se sono dei banditi i russi lo sono pure gli israeliani.
Chi dà ragione agli uni e torto agli altri è un bel pinocchione.
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Aggiornamenti di oggi:
Per chi si fosse perso un pò di storia contemporanea, Israele e l’occupazione della Palestina.
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