Non c’è pace per il povero generale Roberto Vannacci: la scure della censura continua ad abbattersi su di lui. Il pensiero unico, le minoranze, le donne-megere, gli immigrati, la lobby gay, gli eco-terroristi […]

(DI SELVAGGIA LUCARELLI – ilfattoquotidiano.it) – Non c’è pace per il povero generale Roberto Vannacci: la scure della censura continua ad abbattersi su di lui. Il pensiero unico, le minoranze, le donne-megere, gli immigrati, la lobby gay, gli eco-terroristi e la sinistra radical chic persistono nell’imporgli il bavaglio, impedendogli di esprimere liberamente il suo pensiero.

Dopo che ha venduto 150.000 copie del suo libro autoprodotto, numerose case editrici hanno pensato di chiudergli definitivamente la bocca proponendo a Vannacci di pubblicare la sua autobiografia. E alla fine l’asta è stata vinta dalla rivoluzionaria casa editrice nota per pubblicare sottobanco volumi di pochi, coraggiosi sovversivi che durante la stesura del volume inviano pizzini ai loro editor da località segrete: Mondadori. Insomma, un altro duro colpo per l’epurato generale che continua la sua dura lotta per la libertà d’opinione. Un duro colpo pagato molto bene, a quanto pare, una cifra tale da regalare al generale quella tranquillità economica che gli consenta di vivere serenamente in qualche località segreta, dove nessuno lo minacci, perseguiti, incarceri per le sue opinioni. Si attende una nota ufficiale di Amnesty International che da tempo ha inserito il povero Vannacci nella lista dei più perseguitati al mondo insieme alla politica e attivista birmana Aung San Suu Kyi, agli Uiguri e a Filippo Facci. Del resto, le interviste di Mario Giordano e Paolo Del Debbio sono evidentemente delitti contro la persona e inoltre, secondo i legali della più nota organizzazione per la difesa dei diritti dell’uomo, le sue ospitate nei programmi tv dei suddetti giornalisti sarebbero configurabili come tortura. Nel frattempo, la dura vita da epurato del generale continua: ieri sera era a presentare il suo Il mondo al contrario nella libreria di Roma Termini. Solidarietà.