Ha commosso l’Italia la storia, rivelata dal Fattodel signor Carlo Bonomi che per vergogna e un pizzico di vanità si firma “dottore” essendo ragioniere. Chissà Vittorio De Sica quale struggente e comico affresco ne […]

(DI DANIELA RANIERI – ilfattoquotidiano.it) – Ha commosso l’Italia la storia, rivelata dal Fattodel signor Carlo Bonomi che per vergogna e un pizzico di vanità si firma “dottore” essendo ragioniere. Chissà Vittorio De Sica quale struggente e comico affresco ne avrebbe tratto (titolo: “Carlo B.”, o “Il Ragioniere”). Non stiamo qui a indignarci se il capo di Confindustria, in predicato di diventare contra legem presidente della Luiss, università frequentata da danarosi rampolli-futura classe dirigente, non è laureato. Manco Benedetto Croce lo era, stante che quest’ultimo era Benedetto Croce, mentre Carlo Bonomi è Carlo Bonomi. Magari Bonomi è, a dispetto dell’apparenza e degli attestati, una persona molto colta, un autodidatta. Quel che interessa, letterariamente parlando (pare un saggio del neurologo Oliver Sacks: “Il Ragioniere che scambiò se stesso per un Dottore”), è che Bonomi millantasse la laurea dei padroni, quella in Economia e Commercio, la stessa millantata dal suo amico Oscar Giannino e dal ministro Crosetto, al che possiamo solo immaginare il disagio e il senso di inferiorità ogni qualvolta un vero laureato si inchinava davanti a lui, esperto in partita doppia, a quei convegni di Confindustria in cui si decidono le sorti del mondo (e di milioni di giovani laureati e disoccupati).

Curioso che a 57 anni suonati Bonomi non abbia trovato il tempo di prendersi uno straccio di laurea vera, pure triennale, o anche non vera, magari telematica, come invece ha fatto Lollobrigida, il cognato della Meloni e dunque ministro, che discetta di concetti di antropologia (razza, etnia, etc.) forte di una laurea in Giurisprudenza conseguita presso la Niccolò Cusano, università online fondata da quel Bandecchi (ex Msi) sindaco di Terni che ha provocato una rissa in consiglio comunale. Eppure rilasciava interviste alla grande stampa in qualità di Economista-Intellettuale severo ma giusto, alla stregua di quelli che operano la gente fingendosi chirurghi estetici e hanno il diploma di tatuatori. Faceva il Megadirettore Galattico, invece era Fantozzi.

Comunque, noi lo diciamo da sempre: quelli che più si riempiono la bocca col merito qua e il merito là sono in realtà i meno meritevoli, e se si applicassero i loro criteri dovrebbero stare molto più in basso nella scala sociale. Invece, dall’alto della loro condizione di miracolati, non solo si fingono giganti del pensiero, ma comandano di togliere il Reddito di cittadinanza a quei disoccupati e non-scolarizzati che non riescono a contraffare i titoli di studio.