
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Da quando, morte le ideologie, si dicono tutti “liberali”, non s’è mai vista tanta gente che passa il tempo a tappare la bocca al prossimo. Appena un tizio dice una cosa fuori dal coro, giusta o sbagliata che sia, un’orda di “liberali” si precipita a zittirlo, a invocare tribunali, authority, comitati, commissioni, sub-commissioni, task force anti-fake news, tavoli, sinedrii, a intimare che sia cacciato […]
Censura “liberale”
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Da quando, morte le ideologie, si dicono tutti “liberali”, non s’è mai vista tanta gente che passa il tempo a tappare la bocca al prossimo. Appena un tizio dice una cosa fuori dal coro, giusta o sbagliata che sia, un’orda di “liberali” si precipita a zittirlo, a invocare tribunali, authority, comitati, commissioni, sub-commissioni, task force anti-fake news, tavoli, sinedrii, a intimare che sia cacciato chi ha parlato e chi gli ha dato la parola, che chiunque passi di lì “prenda le distanze”, mentre il titolista unico estrae il prestampato multiuso: “È bufera”. Facci fa una battutaccia e gli cancellano il programmino Rai: “È bufera”. Saviano insulta premier e vicepremier e gli chiudono il programma Rai (già registrato e pagato): “È bufera”.
Le ultime bufere di questo rito stanco, noioso e autoritario sono due in un giorno solo. Gratteri dà un’intervista al Fatto per dire la sua sulle schiforme del governo? Apriti cielo. Facci, censore censurato, lo accusa di fare il “capo dell’opposizione”. E il Foglio, nota palestra del “liberalismo”, ordina al Csm di “vigilare attraverso la sua sezione disciplinare” sul procuratore che “parla contro provvedimenti del governo” (anziché a favore, come i giullari di corte e il Foglio). Intanto un programma mattutino di Radio1 condotto da Marcello Foa ospita i vaccinisti Zambon e Galli e lo psicoterapeuta antivaccinista Citro della Riva. Il quale ricorda gli effetti avversi (rari, ma troppo sottovalutati) e ripete le fregnacce sui vaccini studiati apposta per “fare del male”. Frase che il conduttore rintuzza blandamente. Riapriti cielo. Il circoletto dei politici renziani e de sinistra che credono di essere stati eletti per dettare i palinsesti invoca punizioni esemplari, seguito a ruota dai giornalisti-tutori dell’ordine costituito. Il meglio lo dà il direttore di Radio Rai Francesco Pionati, leghista di scuola demitiana: “Quelle dichiarazioni non corrispondono in alcun modo né al mio personale pensiero, né alla linea editoriale dei Gr e di Radio1”. Come se ci fosse una legge che impone di corrispondere al pensiero di Pionati (ove mai esistesse) e alla linea editoriale (quella del governo di turno). Come se il Citro – tuttora iscritto all’Ordine dei Medici, che l’aveva sospeso molto liberalmente perché non vaccinato – fosse l’unico spacciatore di bufale che entra in uno studio Rai (che, per espellerli tutti, dovrebbe sbarrare le porte al 90% dei politici e dei giornalisti). E come se i delirii dei Citro non avessero avuto ben altra audience sul web, senza impedire che si vaccinasse oltre il 90 per cento degli italiani (e sarebbero stati ancor di più se il trionfalismo Pro Vax e la censura anti-No Vax non avesse vittimizzato questi ultimi rendendoli affascinanti in certi ambienti). Se questi sono i liberali, ridateci i fascisti e i comunisti.
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Grazie alla Redazione ed un augurio di buona giornata
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Come sempre, gran Travaglio
col suo mix di ironia e logica nei suoi ragionamenti.
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Ho ascoltato la trasmissione di Foa alcune volte la mattina in auto e devo dire che mi e’ parsa piu interessante di Forrest con Bottura e Aprile in onda fino a giugno alla stessa ora.
In una puntata Foa intervistava Gianandrea Gaiani di Analisi Difesa , mai sentito prima sulle reti rai.
Ora Gaiani e’ tra i massimi esperti di geopolitica , riconosciuto imparziale e informato da ( quasi ) tutti.
Prima Bottura e Aprile chiamavano solo Mannocchi e Michelidze , oppure Fabbri.
Anche Gomez , che non mi pare un reazionario, 2 volte la settimana viene sentito su argomenti vari.
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Ormai viviamo dentro un pollaio mediatico permanente, dove assistiamo all’indecoroso quotidiano spettacolo di vedere quante stupide galline che s’azzuffano per niente. La soluzione ormai è leggere sui giornali e vedere in TV solo la pubblicità. O in alternativa spegnere tutto ed accendere il cervello.
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Non sono d’accordo. Non con gli esempi riportati ma con il concetto di base. E’ lo stesso Travaglio che, se non erro, è sempre stato contrario alla “par condicio” (“Se si invita un commissario antimafia ad un talk show allora va invitato anche Riina?”). Tutti hanno diritto alle loro opinioni, ma non tutte hanno diritto di cittadinanza in TV.
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Bravo Travaglio, stanchi di tutte queste censure invocate, anche da persone insospettabili
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Per chi se lo fosse perso, ripropongo Conte a “Porta a porta”:
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Conte (32:09+) – Dottor Vespa [***], (lei) mi dica una misura di un Governo di destra, di Sinistra, agevolazioni varie, che non sia stata soggetta a truffa! Me ne dica una!
Vespa – Tutte quante…
Conte – Perfetto, la ringrazio. Passiamo oltre.
Per la serie TV ONESTÀ INTELLETTUALE, QUESTA SCONOSCIUTA, avete assistito all’unico episodio mai trasmesso su questo pianeta nella storia dell’umanità, in cui un tizio improbabile (“il giornalista (!!) più pralinato d’Italia”!) che sta in TV da decenni a dire bojate immonde e di parte, ne sia stato colpito in maniera oggettivamente grave. Si noti anche che poi ne sia subito guarito, ma quella volta… fu comunque notevole.
PS: Madonna che mito, Conte, perbacco!! Che palle d’acciajo! Che piglio e che portamento! Tenere a bada e col sorriso, non Vespa da solo, ma sostenuto nientemeno che da quel fante alato di Molinari… un vero indicibile sballo!
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È verissimo, Fran’…e poi lo chiamano “bradipo”, “tentenna”, “senza palle”…!!! secondo me non guardano i suoi interventi, altrimenti c’è proprio malafede.
Oh, non ne fa passare una liscia!
Che fantastico polso d’acciaio…con CHIUNQUE.
Basti pensare a ciò che ha risposto a Trump a proposito della “Via della seta”…ha messo in chiaro che era per i NOSTRI interessi e punto.
Perciò poi lo stimano: tiene la schiena dritta e non s’inchina a nessuno.
Altro che la lecchina sovranista…del cesso.
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Censura liberale? Censura cerebrale semmai, il livello culturale di questo paese e’ sottoterra, in sanita’ poi, l’italiano medio non sa’ distinguere nemmeno la differenza fra una aspirina e una tachipirina, ci possono far credere di tutto ormai.
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Hai perfettamente ragione Marco, però la libertà di opinione andrebbe – soprattutto – evocata quando NON vogliono far parlare – oppure il taglio della trasmissione è a senso unico- chi non la pensa come te, non per difendere la tua (lecita e da me condivisa) opinione. C’è stato un periodo, molto vicino a noi, nel quale chi non la pensava come il 99% dell’informazione e tutta la politica, non solo era completamente tagliato fuori dall’informazione ma i mass media enfatizzavano, mostrandoli di continuo, SOLO gl’ignoranti (ed erano tantissimi, ahimé) che di quella minoranza facevano parte. Remember? Eppure gli esperti (ovvero gente laureata)… chiamiamoli dubbiosi c’erano eccome, nonostante le minacce di radiazione dall’albo, ma di gente con le palle quadrate, in grado di tenere un contradditorio in tv, nemmeno l’ombra. Il confronto VERO e proprio, con una moderazione onesta, ossia non giornalisti schierati che interrompono il… “notav” (solo per fare un esempio) quando sta dicendo qualcosa di pregnante per prendere le parti di chi l’opera vuole fare, non è mai esistita. MAI. E l’aforisma «Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu lo possa dire», è una delle tante baggianate che ci raccontiamo. Quello giusto, per giornalisti, politici e buona parte della popolazione sarebbe, “non sono d’accordo con quello che dici, quindi per favore stai ZITTO”.
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Chiamare un no vax spacciatore di bufale ,mi sembra una cantonata di Travaglio (una delle poche).Vedremo quanti si faranno la quarta dose di un vaccino sperimentale.
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Dico la verità: ho scritto il commento senza aver letto tutto l’articolo. Non lo faccio mai, però… mai dire mai :-)) e non pensavo Travaglio scrivesse di vaccino. Difatti mi sono, involontariamente c,ontraddetto (dico di essere d’accordo con lui ma subito dopo mi riferisco al periodo covid, criticando quello che era il comune pensiero). Io di dosi non ne ho fatta nemmeno una, covid una volta da asintomatica, la seconda per NON dovermi vaccinare, io come migliaia di altre persone (grazie Stato, grazie davvero). Sto da… dito in genovese (dio) e così decine di persone che conosco, anche over 75. In un passato, nemmeno troppo remoto, feci, dopo essermi ferito, antitetanica e richiamo, dunque sono novax? NO, semplicemente una persona che non se ne sta di quello che dicono al TIGGI’ e in TIVVU’ anche perché l’ho distrutta 15 anni fa, ed avendo la fortuna di conoscere (bene, molto bene) diversi dottori, ho seguito consigli di chi – essendo amico – da disinteressato ad una cena comune disse “fossi in te – noi lo dobbiamo fare perché teniamo famiglia ergo bisogna lavorare… – non lo farei”. Non devo godermi nessuna vittoria per quanto scritto sopra, anzi, penso che molti italiani, anche giustamente, si siano fidati della cosiddetta scienza che, però, ha facce diverse. E alcune di esse, per esperienza diretta, sono come il deretano, vedi un (presunto) virologo ligure. Saluti, nella speranza che il medioevo moderno non debba più tornare, ma temo di sì.
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Caro Marco la quarta dose non l’ha fatta l’80 % della popolazione.
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Lo strano è che si è parlato di covid per qualche giorno come se fossimo di nuovo in piena catastrofe e poi tutto sparito.
E’ sembrato una sorta di richiamino. Non del vaccino ma dei commentatori.
Per vedere se dopo un paio d’anni di fiacca ancora tutti s’inginocchiavano davanti al santo graal di Pfizer come Tom Hanks alla fine del Codice da Vinci.
Risposta positiva!
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Viviamo tempi di religiosità diffusa e circonfusa da un alone sacrale di indiscutibilità. Ma non più rivolta – se non in minima parte – al creazionismo divino ormai secolarizzato (il papa rimedia integrandolo con la Carità), ma soprattutto verso la SCIENZA in particolare la TECNOLOGIA. Tutto ciò che proviene da questi ambiti viene venerato ancora più di una reliquia. Con buona pace della razionalità e dello spirito critico che dovrebbero essere la sentinelle irrinunciabili dell’essere umano, specialmente in tempi di capovolgimenti di valori. Per dirne uno: non più “l’uomo come fine e non come mezzo” di kantiana memoria, ma l’uomo costretto al ruolo di funzionario dell’apparato tecnoscientifico a cui, per l’appunto, si deve inchinare senza discutere. Anche perché, dicono le vestali di quel tempio, non serve a niente pensare e discutere… La tecno-scienza continua il suo corso indisturbata (There is no alternative!). I vaccini? Irrinunciabili senza se e senza ma, a prescindere dagli effetti secondari che pure esistono (lo dico per averli subiti). E l’economia, con le sue solite ricette NON NEUTRALI MA DI PARTE?? Praticamente leggi divine da rispettare in ginocchio, a mani giunte e con capo chino! Per non dire della guerra, ovviamente dalla parte dell’occidente, inesorabilmente declinante come il suo sole.
Tutto ciò, e altro ancora, io lo chiamo fascismo avanzante che, al confronto, quello qua e là espresso da questo governo risulta acqua fresca. Il vero nemico principale è il turbocapitalismo neoliberale asfissiante, con al cui interno la dose più alta di autoritarismo mai riscontrato nella storia. Soprattutto perché risulta invisibile ad occhi non allenati a scrutare la realtà. Insomma, vincono sempre i mitici “MERCATI” anche nel campo delle idee. Certo, puoi dire ciò che vuoi. Salvo poi dileggiarti e demonizzarti perché… porti i calzini turchesi. Ed apparire in foto segnaletica sulla prima pagina del giornale più venduto. Vince sempre il padrone del vapore. E’ la democrazia (in sedicesimo) bellezza! E la verità?? La grande assente. Perché, dicono, non esiste! Quindi vince sempre quello : cioè chi maneggia il gioco delle tre carte!
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Giusto, perché zittirli? Più divertente invitarli e lapidarli o, meglio ancora, percularli.
So’ soddisfazioni.
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al peggio mai fine , in parlamento abbiamo il senatore Gasparri che insulta a destra e a manca e poi le miserie politiche lo assolvono dalle deliquenziali parole di questo purtroppo non conosco aggettivi dispregiativi per qualificare tale persona.
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al peggio mai fine , in parlamento abbiamo il senatore Gasparri che insulta a destra e a manca e poi le miserie politiche lo assolvono dalle deliquenziali parole di questo purtroppo non conosco aggettivi dispregiativi per qualificare tale persona.
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