MELONI, VON DER LEYEN E JOHANSSON ARRIVATE A LAMPEDUSA

(ANSA) – La premier Giorgia Meloni è appena atterrata all’aeroporto di Lampedusa, da dove prenderà il via la visita nell’isola con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e con la commissaria europea per gli Affari interni Ylva Johansson.

La presidente della commissione Ue e la commissaria sono arrivate a bordo dell’aereo di Stato italiano, assieme a Meloni. Secondo il programma, al termine della visita, alle 11.20 la presidente del Consiglio e von der Leyen terranno dichiarazioni congiunte all’aeroporto.

LAMPEDUSANI BLOCCANO IL CONVOGLIO DI MELONI E VON DER LEYEN

(ANSA)  – Il programma della visita a Lampedusa della premier Giorgia Meloni e della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è stato intralciato dalla protesta di alcune decine di cittadini dell’isola che hanno sbarrato la strada al convoglio di auto nel tragitto dall’aeroporto all’hotspot per i migranti.

A quanto si apprende, non sono mancati momenti di tensione con i manifestanti che hanno preteso di poter parlare con la presidente del Consiglio, altrimenti non avrebbero sgomberato la carreggiata. Uno di loro guidava la protesta parlando a un microfono.

MELONI AI LAMPEDUSANI, STIAMO FACENDO IL POSSIBILE

(ANSA) – “Stiamo facendo il possibile”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha cercato di rassicurare un gruppo di cittadini di Lampedusa che hanno sbarrato la strada al convoglio di auto con a bordo anche la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, nel tragitto dall’aeroporto all’hotspot.

MELONI AI LAMPEDUSANI, IO CI METTO LA FACCIA

(ANSA) – “Come sempre io ci metto la faccia”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha cercato di rassicurare un gruppo di cittadini di Lampedusa che hanno sbarrato la strada al convoglio con a bordo anche la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, nel tragitto dall’aeroporto all’hotspot. Le decine di manifestanti minacciavano di non liberare la carreggiata senza un colloquio con le autorità. Sono scesi dalle auto anche von der Leyen e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Dopo qualche momento di tensione e il colloquio, i cittadini hanno ringraziato le autorità e sgomberato la strada.

(ilfattoquotidiano.it) – “Stiamo facendo il possibile”. E’ iniziata tra le contestazioni la visita lampo a Lampedusa della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, arrivata sull’isola insieme alla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. La premier si è trovata a dover rassicurare un gruppo di cittadini di Lampedusa che hanno sbarrato la strada al convoglio di auto nel tragitto dall’aeroporto all’hotspot. Le due leader erano state accolte dal presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, e dal Prefetto di Agrigento, Filippo Romano. Presenti anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il Commissario europeo agli Affari interni Ylva Johansson. “Come sempre io ci metto la faccia”, ha detto Meloni ai cittadini, guidati da Giacomo Sferlazzo, che lamentavano le condizioni dell’isola. “Siamo stanchi che quest’isola sia una passerella per tutti” ha urlato Sferlazzo al megafono . “Vogliamo parlare democraticamente – ha ripetuto – prendetevi l’impegno di darci l’opportunità di parlare”. Un appello seguito da uno scrosciante applauso. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, assieme al capo del Viminale, sono scesi, dalle auto e si sono avvicinati alla folla. Decine di cittadini, accalcandosi, si sono avvicinati alle autorità per cercare di capire e registrare cosa stavano per dire. Un paio di isolani hanno anche afferrato per le spalle i giornalisti e gli operatori alzandoli di peso e li hanno, con violenza, allontanati. “Sono qui per parlare con noi, sono qui per noi. E non per voi” hanno urlato. La polizia con fatica è riuscita a contenere la folla. La premier, scesa dall’auto, ha brevemente risposto ai contestatori: “Stiamo lavorando per voi, anche le istituzioni europee sono oggi qui per voi”. E ha concluso: “Mandatemi una lettera in cui scrivete le problematiche dell’isola”.

Tanto è bastato evidentemente a rassicurare i manifestanti che hanno liberato la carreggiata, permettendo alla presidente del Consiglio di raggiungere prima l’hotspot – dove si sono fermate a parlare con alcuni operatori della Croce rossa, ma non con i migranti ospiti del centro di Contrada Imbriacola – e poi il molo Favaloro, dove premier e presidente della Commissione si sono trattenute per pochi minuti.

Lì, dalla notte, sono sbarcati sull’isola già 240 migranti. Mentre altri 700 sono in viaggio verso la Calabria e 471, salvati dalla Geo Barents, si dirigono al porto assegnato di Bari. Sull’isola, nella settimana dall’11 settembre a questa mattina sono sbarcate complessivi 11.560 migranti. Nello stesso periodo sono state compiute operazioni di trasferimento di 9.752 migranti con 23 vettori diversi. Nel dettaglio, l’11 settembre sono arrivato 1.997 migranti, il 12 settembre 4.829, il 13 settembre 2.172 persone, il 14 settembre 854, il giorno dopo 527, per arrivare ai 1.037 di ieri. Questa mattina, con il conteggio fermo alle 8, erano arrivate a Lampedusa 144 persone. Per un totale di 11.560.